Per terminare il racconto della nostra esplorazione di Oahu, non posso non portarvi a Pearl Harbor, il luogo dove la storia della seconda guerra mondiale ha subìto una svolta irreversibile.
L’isola principale delle Hawaii, Oahu, non è famosa solo per Magnum P.I., Waikiki e le altre incantevoli spiagge (come ho già raccontato qui > Honolulu con bambini) ma anche per alcuni musei imperdibili: oltre al Bishop Museum (museo di storia naturale che ho raccontato in questo articolo > Bishop Museum Honolulu) Pearl Harbor è una tappa imperdibile per chi si trova da queste parti.
Che cos’è Pearl Harbor
Pearl Harbor è un luogo che fa parte della storia di tutti noi, studiato sui libri di scuola e sempre percepito così lontano, nel tempo e nello spazio. Dire Pearl Harbor significa quasi chiamare per nome un pezzo della seconda guerra mondiale. Si tratta invece di un luogo fisico e, se si ha la fortuna di poter fare un viaggio alle Hawaii, è davvero un peccato non andare a Pearl Harbor, non lontano da Honolulu, proprio per toccare con mano un frammento di storia dell’umanità…e magari anche imparare qualcosa sulla percezione della guerra da parte del popolo americano.
Si tratta di un’esperienza indicata sia per gli adulti che per i bambini, anche se magari non hanno ancora studiato la seconda guerra mondiale, poiché la visita è ricca ed intensa e capace di rimanere nella memoria anche dei più piccoli, che possono semplicemente viverla come un gioco o un’avventura.
Era il 7 dicembre 1941 quando gli Stati Uniti subirono un attacco a sorpresa da parte del Giappone, nel loro avamposto occidentale situato, appunto, a Pearl Harbor, sull’isola di Oahu. Il grande smacco subìto e la perdita di migliaia di vite indussero gli Stati Uniti ad entrare ufficialmente nel secondo conflitto mondiale, determinandone le sorti.
Oggi Pearl Harbor è un vero e proprio museo a cielo aperto che celebra il patriottismo americano e commemora ogni singola vittima di quel bombardamento. E non è raro trovare qualche americano che si commuove di fronte ai monumenti commemorativi, o alle navi che furono protagoniste della seconda guerra mondiale, ancora visitabili da parte dei turisti. Durante la mattina, poi, è possibile scambiare qualche parola con i veterani che quel giorno sfuggirono al massacro.
A Pearl Harbor, insomma, si può studiare da vicino la versione americana di quello che i libri di storia ci hanno insegnato, del perché gli Stati Uniti hanno deciso di entrare in guerra e di come ne hanno poi influenzato l’andamento, senza possibilità di scampo per gli avversari.
Non procedo oltre sulla storia americana e sulle vicende belliche perché Wikipedia esiste già ;-). Mi limito quindi a fornirvi le informazioni utili per visitare Pearl Harbor con bambini.
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Visitare Pearl Harbor con bambini: com’è strutturato il sito?
Capire com’è strutturato Pearl Harbor e come organizzare la visita non è stato semplice. Per questo ho pensato di riassumere tutto in questo articolo, sperando che sia di aiuto a voi se avrete occasione di andarci.
In sostanza, Pearl Harbor è una grande area all’aperto, denominata “Pearl Harbor Historic Sites”, all’interno della quale sono presenti diversi siti visitabili singolarmente.
Dopo aver lasciato l’auto nel parcheggio gratuito antistante il sito, si può accedere al centro visitatori (Aloha Court). Questo è il punto ideale da cui partire, poichè qui si possono acquisire:
- i biglietti gratuiti per visitare liberamente l’area e partecipare al tour guidato all’USS Arizona Memorial (da prenotare obbligatoriamente);
- i biglietti a pagamento per visitare i singoli siti storici al suo interno (di cui parlerò dopo);
- i tour guidati organizzati o le audioguide (anche in italiano).
Se si ha intenzione di visitare l’intero sito, conviene acquistare il “passport to Pearl Harbour“, un pass che consente di accedere a tutte le attrazioni ad un prezzo vantaggioso (65$ adulto e 35& bambino).
Limitarsi alla parte gratuita della visita significa passeggiare in lungo e in largo in un’ampia area dove sono allestite sculture, pannelli esplicativi, missili, attrezzature belliche su cui si può salire o entrare: educativo per gli adulti e divertente per i più piccoli. Limitarsi a questo sarebbe un peccato, ma se il tempo che avete è poco, meglio di niente.
Se invece avete almeno un’ora a disposizione e potete scegliere un’unica attrazione, vi consiglio senz’altro la visita all’USS Arizona Memorial, che è gratuita ma necessita di prenotazione.
USS Arizona Memorial National Park
Il tour che include la visita all’Arizona Memorial rappresenta un po’ il fulcro di Pearl Harbor. Dopo aver visionato un filmato di 20 minuti (in inglese) che racconta in modo molto toccante le vicende del 7 dicembre 1941 (ho visto omoni grossi e tatuati asciugarsi le lacrime dopo averlo visto) si sale a bordo di un traghetto che naviga sulle acque della laguna, conducendo fin sull’USS Arizona, la nave abbattuta dai Giapponesi. Da quel giorno, infatti, i resti sono stati lasciati sul posto (nonostante il petrolio che ancora quotidianamente viene rilasciato in mare) e i corpi di 900 vittime giacciono al suo interno. Per questo motivo, è fondamentale mantenere un atteggiamento rispettoso e silenzioso (bambini compresi!).
Sul relitto sommerso, è stato costruito un memoriale, che si raggiunge con il traghetto ed è possibile visitare (purtroppo non ai tempi della nostra visita, poiché era in ristrutturazione, quindi ci siamo limitati a circumnavigarlo, ascoltando la guida che ci raccontava ogni informazione utile).
Attenzione: i posti per visitare il memorial vanno a ruba, quindi è importante prenotare con quanto più anticipo possibile, soprattutto in alta stagione. Le modalità di prenotazione sono tre:
- telefonicamente, anche due mesi prima
- online, la mattina stessa della visita (acquistabili dalle ore 7am ora locale, 525 biglietti disponibili)
- sul posto: ogni giorno vengono rilasciati 1300 biglietti prenotabili una volta arrivati sul posto, con almeno 1 ora di anticipo rispetto all’orario previsto per il tour.
Tutti i biglietti sono gratuiti (solo quelli online richiedono il pagamento di una commissione di 1.5$) e consentono di selezionare l’orario in cui si intende prendere parte al tour, che dura circa 75 minuti. Il primo tour parte alle 7.30 e l’ultimo alle 15.
Acquistando l’audioguida (USS Arizona Memorial Narrated Tour), è possibile inoltre visitare tutto il sito impiegando circa 2 ore complessivamente (tour al Memorial incluso) con una comoda mappa che aiuta ad orientarsi.
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USS Bowfin Submarine Museum and Park
Oltre al Tour del Memorial, l’attrazione che non ci siamo lasciati sfuggire è stata la visita dentro al USS Bowfin Submarine, il sommergibile americano varato il 7 dicembre 1942, ad un anno esatto dal famoso attacco di Pearl Harbor, che affondò tantissime navi nemiche nel Pacifico.
Inutile dire che si tratta di un’esperienza molto bella per i bambini (un po’ meno per le mamme claustrofobiche, che possono evitare di pagare il biglietto!), visto che si può entrare dentro ad un vero sottomarino, ancora attrezzato ed arredato con cuccette-letto, cucine, cabine di pilotaggio e veri missili!
Anche in questo caso è molto interessante usufruire dell’audioguida, che ha una versione per bambini ma non è disponibile in italiano (Amy l’ha ascoltata in spagnolo): solo così si possono approfondire tutte le informazioni relative a ciò che si sta visitando.
Il biglietto va acquistato al centro visitatori e costa 12$ adulto, 5$ bambini da 4 a 12 anni (sotto i 4 anni i bambini non sono ammessi). Nel biglietto sono compresi l’audioguida e l’ingresso al museo (che altrimenti costerebbe 6 $ adulto e 3 $ bambini). Anche il Museo è molto interessante e mostra la storia e le caratteristiche dei sommergibili americani.
Il sottomarino è visitabile dalle 7 alle 17, con permanenza massima di 1 ora (escluso il museo la cui visita è libera).
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Pacific Aviation Museum
Anche questa tappa è consigliata con i bambini, ma noi non siamo riusciti a farla per questioni di tempo.
Il Pacific Aviation Museum è un grande museo realizzato all’interno dell’hangar che sopravvisse all’attacco giapponese del 1941: qui è esposta la più ampia collezione hawaiiana di aerei da guerra ed è possibile rivivere la gloriosa storia della flotta americana attraverso video e simulatori.
I biglietti vanno acquistati presso il Centro Visitatori, ma il museo si trova su Ford Island, raggiungibile attraverso un ponte percorribile con la navetta che parte all’esterno di Pearl Harbor ad orari prestabiliti. E’ disponibile anche un’audioguida gratuita.
Il museo è aperto dalle 8 alle 17, e la visita dura circa 2 ore.
I biglietti costano: 25$ adulti, 12$ bambini, 10$ Aviator Tour, 10$ Simulazione di volo.
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Battleship Missouri Memorial
Un altro sito particolarmente famoso è rappresentato dalla nave Battleship Missouri (lunga quanto 3 campi da calcio!), la cui visita però è più impegnativa ed è raccomandata per adulti e bambini sopra i 10 anni.
La “Mighty Mo”, varata nel 1944, è l’ultima nave da guerra costruita dagli americani, partita come supporto alla battaglia di Okinawa e attualmente ormeggiata nei pressi dell’Arizona Memorial, a testimonianza del glorioso passato bellico americano.
La nave è visitabile dalle 8 alle 16 (o 17 a seconda della stagione) e si raggiunge con la navetta per Fort Island. Si può scegliere tra un tour guidato o un tour in autonomia con audioguida. Si può partecipare inoltre ad un tour ristretto (10 persone per volta) fino all’interno della nave, per vedere da vicino i meccanismi che la facevano muovere. Il tour è fisicamente faticoso e richiede scarpe molto comode. Costa 52$ adulti, 25$ bambini (10-12 anni). Durata indicativa 75 minuti.
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Altri siti
Oltre a questi siti principali sono presenti:
- USS Oklahoma Memorial – visita di 15 minuti – ingresso gratuito – raggiungibile con la navetta per Ford Island
- Attack Museum
- Road to War Museum
- Vari stop all’interno del sito, visitabili gratuitamente lungo il percorso
Informazioni pratiche per visitare Pearl Harbor con bambini
Per poter visitare tutti i siti con la dovuta attenzione, è necessaria almeno una giornata intera, ma se il tempo a disposizione è meno, si possono scegliere quelli che interessano maggiormente. Noi avevamo a disposizione un pomeriggio (circa 4 ore) e abbiamo scelto di visitare tutta l’area esterna del sito, l’USS Arizona Memorial e l’USS Bowfin Submarine Museum and Park.
Un’annotazione fondamentale: dentro a Pearl Harbor non è ammessa alcuna borsa, neanche piccola! Si può tenere la macchina fotografica al collo, si possono riempire le tasche e nulla più, quindi tenetene conto per gestire al meglio portafogli, oggetti di valore ed eventuali snack/bottiglie;
E’ disponibile un guardaroba/deposito borse all’ingresso (3$ al pezzo) che torna molto utile per evitare di lasciare oggetti di valore in auto.
All’interno sono presenti bar e punti ristoro.
Ho visto entrare dei passeggini ma non so se siano poi rimasti all’ingresso o se si possano utilizzare all’interno. Il centro visitatori e le attrazioni incluse nel pacchetto gratuito sono accessibili anche a persone in carrozzina. Per le altre attrazioni è necessario chiedere direttamente al Parco.
Consiglio vivamente di usare le audioguide per tutti i siti (anche se non è molto comodo tenerle tutte al collo durante la visita) perché sono disponibili anche in italiano e c’è una versione per i bambini, quindi consentono di godersi appieno la visita;
Il sito è aperto tutti i giorni dalle 7 alle 17 (con un’ultima partenza per il Memoriale alle 15) tranne nei giorni di festa (Ringraziamento, Natale, e Capodanno).
Ecco alcuni LINK UTILI:
Tutte le informazioni sui costi e sulle visite guidate sono riportati sui siti
Le informazioni aggiornate per prenotare questo tour o altri pacchetti combinati su Pearl Harbor sono riportate sul sito:
N.B.: Le informazioni fornite in questo articolo risalgono alla nostra visita di luglio 2016. Per informazioni aggiornate è sempre opportuno visitare i singoli siti web (a volte alcune attrazioni chiudono per restauri o ristrutturazioni anche per lunghi periodi, quindi informatevi bene per non rimanere delusi una volta sul posto).
Per concludere
Pearl Harbour è un’esperienza per tutta la famiglia, che può essere vissuta in modo libero a seconda dell’età: come un gioco da parte dei più piccoli, con tanti missili, sommergibili o grandi cannoni da puntare; come una vera e propria lezione di storia per i più grandi, che qui rivivono attimo per attimo quelle vicende.
Il sito è ben fatto, paesaggisticamente meraviglioso, a tratti davvero commovente. Io ne sono uscita, però, con un po’ di amaro in bocca. Credo che ogni singolo morto di ogni singola guerra meriterebbe un mausoleo come quello di Pearl Harbor. Ma ancora meglio sarebbe se non servisse alcun mausoleo.
Cosa ho capito da Pearl Harbour?
Ho capito quanto sia radicato il patriottismo americano. Ho toccato con mano la volontà di lottare fino in fondo per difendere la memoria dei propri morti.
A Pearl Harbor però ho anche capito, ancora una volta, quanto siano terrificanti le guerre, e quanto sarebbe bello se non ci fosse bisogno di erigere mausolei, nè in America né in nessun altro paese al mondo.
In questa pagina trovate tutti gli articoli sul nostro:
>> VIAGGIO ALLE HAWAII <<<
Dopo aver ultimato la visita di Oahu, ci prepariamo a trasferici ad Hawaii, meglio nota come Big Island, l’isola di cui ho già raccontato i vulcani > Dove vedere l’eruzione del Kilauea a Big Island
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Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
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