Se i vostri figli sono appassionati di Indiani e cowboy, non potete perdervi il racconto di Daria che, col suo Chicco di 4 anni, ha trascorso una bellissima giornata nel “Far West” di Voghera, in provincia di Pavia…
Questa volta vi portiamo con noi a Cowboyland, l’unico parco a tema western in Italia, che si trova a Voghera, in provincia di Pavia.
Come sempre tutto parte da una delle passioni di nostro figlio e da un coupon acquistato di impulso su Groupon qualche tempo fa.
Per evitare l’eccessivo caldo e la possibile ressa, optiamo per un’escursione autunale, da abbinare al quarto compleanno di Chicco. Decidiamo quindi di non dirgli esattamente dove stiamo andando per fargli una sorpresa, ma gli facciamo mettere nello zaino il suo cinturone con le pistole… e casualmente gli facciamo portare il cappello da sceriffo!
Una giornata a Cowboyland con bambini
Arriviamo verso le 11:00, lasciamo l’auto in un grosso prato di fronte a quello che dall’esterno sembra più un maneggio/cascina che un parco divertimenti, pagando al parcheggiatore 2 euro per tutta la giornata.
Entriamo e l’emozione fa brillare gli occhi del cucciolo, che inizia ad avvistare segni di Far West: all’ingresso svetta una grande scritta Cowboyland ed al botteghino, dove facciamo una brevissima e rapida coda, ci accolgono ragazzi e ragazze vestiti da cowboy. Consegniamo il coupon, ci mettono un braccialetto che servirà per entrare ed uscire dal parco durante la giornata, ci consegnano un buono per 1 giro sul pony e finalmente entriamo.
All’ingresso ci sono dei recinti con un po’ di caprette simpatiche a cui dar da mangiare e l’atmosfera è tranquilla e rilassata… niente a che vedere con i caotici parchi dei divertimenti più grandi e rinomati.
Com’è organizzato Cowboyland Voghera
Il parco è diviso in tre tipologie di attrazioni: ci sono recinti con animali tipici della prateria nord americana, tra cui persino i maestosi bisonti, attrazioni stile luna park e spettacoli ad orari programmati.
Consiglio di organizzare la visita in base agli orari degli spettacoli, perché sono carini e interessanti e permettono di essere visti con calma alternandoli alle altre attrazioni. Alcuni spettacoli sono ripetuti mattina e pomeriggio, mentre altri sono solo pomeridiani.
La prima attrazione che proviamo è il GOLD MINE TRAIN, un piccolo trenino/montagna russa, che richiama quelli delle miniere. Va veloce e ci sono un paio di discese ripide, ma niente ribaltamenti sottosopra, quindi è adatto anche per i bambini più piccoli a partire dai 4 anni.
Il giro è veramente corto, quindi chiedono chi voglia farne un secondo senza scendere: io e Chicco decliniamo l’invito, ma papà Marco si concede un secondo giretto.
La seconda attrazione, molto più tranquilla e a misura di cuccioli è il COWBOYLAND RAILROAD, un trenino in partenza da una vecchia stazione, che percorrendo molto lentamente un breve percorso su rotaia, permette ai più piccoli di assaporare un po’ di selvaggio West attraversando una miniera, passando vicino alla tenda degli indiani e ad un bivacco di cercatori d’oro.
Costeggiando il recinto dei grandi bisonti arriviamo alla suggestiva COW TOWN, la riproduzione ben fatta di una cittadina western. Qui di fatto non c’è niente, ma è un bello sfondo per fare qualche foto davanti al saloon o alla casa dello sceriffo.
Alle spalle della cittadina si trovano le toilette ed il parco giochi FORT ALAMO dove lasciamo Chicco libero di scorrazzare un po’ sparando a destra e a manca con le sue pistole giocattolo, suscitando l’ammirazione e l’invidia degli altri bambini per il suo bel cinturone (che in realtà è una mia vecchia cintura di cuoio riadattata).
Mentre Chicco gioca io mi metto in coda per il giro sul pony all’attrazione PONY RIDE. Questa sarà l’unica coda degna di nota della giornata, ma alla fine ce la caviamo con venti minuti di attesa o poco più, che facciamo passare sgranocchiando qualche cosa, visto che ormai siamo arrivati all’ora di pranzo.
Finalmente Chicco sale sul pony che, tirato da un cowboy a piedi, lo guida attraverso un breve percorso all’interno di un boschetto. Alla partenza del giro, il pony col suo cavaliere viene fermato di fronte ad un cartellone raffigurante la Monument Valley per una foto fatta dal fotografo ufficiale del parco, che potrete poi visionare ed acquistare all’uscita.
Nel biglietto di ingresso c’è incluso 1 solo giro, ma al costo di 1 euro si può fare un giro in più, quindi approfittiamo dell’occasione e naturalmente facciamo doppio giro.
I bimbi alti fino a 140 cm fanno il giro sui pony, mentre per i bambini più alti di 140 cm, c’è la possibilità di fare un giro in sella a cavalli veri e propri in un recinto separato presso l’attrazione FIRST EMOTION.
Terminata la cavalcata, corriamo velocemente a mangiare al saloon fuori dal parco, per poi recarci al villaggio indiano INDIAN VILLAGE per assistere allo spettacolo.
Qui, oltre ad essere stato ricreato un piccolo accampamento indiano, c’è un palcoscenico con gradinate su cui sedersi per poter vedere la messa in scena della storia di un coraggioso indiano a caccia di una piuma di aquila, corredata da musiche, canti e danze. A noi lo spettacolo è piaciuto, belli i costumi e le musiche e Chicco è rimasto affascinato dal guerriero indiano che si è esibito con arco e frecce.
Finito lo spettacolo, che non dura più di mezz’ora, restando in tema indiani ci dirigiamo all’INDIAN RIVER, un fiume lento che trasporta delle canoe su cui i bimbi anche piccolini possono salire venendo dotati di pagaia (che in realtà è solo scenografica) per navigare come piccoli indiani lungo il Colorado.
Accanto all’INDIAN RIVER c’è la TEPEE CANOA, una canoa gigante che ondeggia avanti e indietro come un grosso dondolo. Chicco ha molto gradito e mi ha obbligata a fargli fare tre giri, per grande gioia del mio stomaco
Seguendo il programma della giornata, torniamo verso la COW TOWN e ci dirigiamo al WYOMING STAGE, una baracca di legno con palco e gradinate, dove assistiamo ad altri due spettacoli simpatici e coinvolgenti. Il primo è uno spettacolo di magia, in cui due buffe signore hanno fatto divertire i bambini con semplici ma affascinanti trucchetti. Il secondo ancora più coinvolgente è uno show di LINE DANCE, dove non solo si assiste a cowboy e cowgirl lanciati in sfrenati balli country, ma si impara anche a ballarli assieme a loro! Finita la loro performance infatti vengono invitati tutti i bambini a salire sul palco e gli viene insegnato uno dei balli tipici del west.
Vedere Chicco che batte i piedi a ritmo di musica sulle assi di legno del palco è stata una delle cose più belle della giornata!
Quando usciamo, torniamo a COW TOWN e prendiamo posto attorno ad un grande spiazzo erboso recintato da una palizzata di legno, per assistere allo spettacolo più importante, il CATTLE DRIVE E CAMP WAGON.
In pratica, poco dopo aver preso posto, arrivano al galoppo alcuni cowboy spingendo una piccola mandria di vitelli in corsa ad entrare nel recinto, seguiti da un carro tipico del West. Devo ammettere che è davvero una cosa emozionante, soprattutto se si pensa che le mandrie nel Far West erano composte anche da centinaia di capi di bestiame. Una volta che i vitelli sono nel recinto i cowboy iniziano un piccolo spettacolo accompagnato da qualche colpo di pistola a salve (purtroppo però l’audio non era il massimo e non capivamo bene i dialoghi tra i personaggi).
Comunque alla fine dello spettacolo, per coinvolgere il pubblico (e ci sono riusciti) hanno servito a tutti delle scodelle con una specie di “zuppa” di carne e fagioli in salsa di pomodoro, che Chicco ha letteralmente spazzolato, apprezzando moltissimo la merenda del cowboy!
La giornata è ormai arrivata quasi a termine, ma prima di lasciare il parco Chicco, mosso da uno slancio imprevisto di coraggio, chiede di poter fare un altro giro sul GOLD MINE TRAIN provato all’ingresso al parco.
Durante il giro inizia a piovere, quindi un po’ trafelati, non avendo con noi né ombrelli, né k-way, decidiamo di rifugiarci all’interno del maneggio coperto, che si trova subito fuori dal parco, dove si stavano svolgendo delle gare di agilità.
In pratica cavalieri e cavallerizze rigorosamente vestiti da cowboy e con sella americana, si sfidavano con i loro bellissimi cavalli in uno slalom a tempo tra dei pali piantati in terra. L’ingresso chiaramente era libero, quindi ci siamo seduti sulle gradinate e siamo rimasti per un po’ a guardare divertiti la gara. Sicuramente è stata la ciliegina sulla torta di questa particolare ed emozionante giornata.
In alcune date, al ranch la sera si svolge il rodeo, quindi è possibile assistervi pagando un supplemento sul prezzo del biglietto di ingresso.
Prima di lasciare il ranch non poteva mancare un’ultima tappa al negozio di gadget e souvenir, dove Chicco ha scelto una busta di indiani e cowboy di plastica, che si sono andati ad aggiungere a quelli con cui tanti anni prima giocava papà Marco e che ora, grazie alla nonna che li ha tenuti da parte, sono uno dei giochi preferiti del cucciolo.
Felici e soddisfatti lasciamo il vecchio West… con la promessa di tornare ancora qui, ma soprattutto di portare Chicco a vedere l’originale… la Monument Valley, che a noi è rimasta nel cuore qualche anno fa.
Cowboyland: Qualche informazione per visitare questo parco divertimenti
Nel parco ci sono diverse aree attrezzate con i tavoli per il pranzo al sacco, ma non c’è praticamente nessun posto/ristorante dove mangiare. Accanto al parco giochi c’è solo un piccolo bar che vende gelati, bibite, patatine e caffè (non so se sia così sempre o solo a settembre causa stagione quasi terminata).
Se si vuole mangiare al ristorante/tavola calda, bisogna uscire dal parco e appena oltre le scuderie dei cavalli c’è il saloon con i tavoli fuori per pranzare. Noi ci siamo andati dopo il giro sul pony ed abbiamo mangiato hot dogs, crocchette di pollo e pannocchia alla brace…insomma, anche in questo caso siamo rimasti più o meno in tema.
Il parco è aperto da marzo a ottobre, ma non tutti i giorni.
Tutte le informazioni su aperture, costi, programmi e novità sono sul sito: Cowboyland
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Daria
{testi e fotografie di Daria Saini}
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