New York resta sempre una delle mete predilette dalla community di Bimbieviaggi. Oggi è mamma Martina a condividere il suo bellissimo itinerario nella Grande Mela, assieme a Jacopo, 8 anni…
Affrontare un viaggio, che sia breve o lungo, vicino o lontano, con un bambino è sempre un’avventura.
Non sai mai se gli piacerà la meta, se si troverà bene, se apprezzerà monumenti, musei, strade cittadine o spiagge assolate, se si stancherà e se magari ti dirà “voglio tornare a casa”.
Quando abbiamo proposto New York a nostro figlio Jacopo, 8 anni, ci ha guardato dubbioso, poi è andato a prendere uno dei suoi tanti libri, e ci ha mostrato la foto dell’Empire State Building e ha detto: “Qui ci andiamo vero?”. Ok, meta aggiudicata!
L’organizzazione è stata veloce, mancavano pochi mesi alle date previste, dal 29 agosto al 7 settembre. Siamo partiti con il volo diretto Venezia – Newark con la United Airlines. Nove ore e mezza per il primo volo intercontinentale di nostro figlio, superato brillantemente senza un attimo di noia, anche grazie ai film per bambini anche in italiano. Da Newark siamo arrivati direttamente a Manhattan presso l’hotel che avevamo scelto con lo Shuttle condiviso Go AirLink. Servizio buono, peccato essere stati gli ultimi ad arrivare, ma nell’ora e mezzo del trasferimento ci siamo goduti la città e i suoi grattacieli. Jacopo era entusiasta!
Alloggiare a New York con bambini
La sistemazione alberghiera da noi scelta era una suite con angolo cottura, soggiorno e camera da letto presso il Marmara Manhattan Hotel nell’Upper East Side. Soluzione per noi perfetta. Prima di tutto la possibilità di fare la prima colazione e la cena a casa, mangiando sano e abbattendo i costi. Si sa infatti che il cibo americano non è propriamente salutare, e se lo cerchi salutare, non è economico. Secondo, perché il quartiere è propriamente residenziale e poco turistico. Questo ci ha permesso di sentirci per 9 giorni dei veri Newyorkers, frequentando il supermercato e il parco pubblico, e mescolandoci ai pendolari che quotidianamente prendevano la metropolitana per Midtown o Downtown. La nostra suite era al 27esimo piano, con una vista mozzafiato sui grattacieli di NYC. La sera non serviva accendere la televisione, bastava spegnere le luci e godere dello spettacolo della città di notte. Indimenticabile!
La prima giornata è così volata, tra viaggio aereo, trasferimento e sistemazione. Facciamo solo un giro al supermercato per riempire il frigo, cena in appartamento e poi a nanna.
Itinerario a New York con bambini: le nostre tappe
Midtown e Times Square
La seconda giornata nella nostra nuova città ci vede svegli molto presto (fuso orario o emozione?), colazione e via, pronti ad esplorare la grande metropoli.
Il mio programma per la giornata prevede la visita di Midtown e Times Square.
Alla stazione della metro facciamo la MetroCard per 7 giorni al costo di 32 $, che ci permette si spostarci illimitatamente con metro e bus.
Prima fermata, Grand Central Terminal. Un giro in questa grande e storica stazione e poi ci dirigiamo alla New York Public Library. L’entrata è libera e vale la pena di visitare le stanze all’ultimo piano e di salire la maestosa scalinata di marmo.
All’uscita decidiamo di fermarci al Bryant Park, uno dei numerosi parchi cittadini, che abbiamo trovato estremamente puliti e tutti dotati di bagni pubblici, cosa da non sottovalutare! Ci rimettiamo in cammino diretti alla Saint Patrick’s Cathedral, che visitiamo velocemente in quanto si sta celebrando la Santa Messa. Decidiamo di mangiare il nostro primo hot dog acquistato per strada, davvero goloso! E per scegliere il migliore, basta vedere dove c’è la coda non dei turisti, ma degli americani.
Ora siamo pronti per salire in alto, Top Of The Rock! Visitiamo prima la piazza del Rockfeller Center e il negozio della Lego che si affaccia su essa. Quindi andiamo a cambiare il City Pass per la salita all’osservatorio.
Il City Pass è un carnet per 6 entrate nelle maggiori attrazioni newyorchesi. 3 sono fisse, 3 si posso scegliere tra due opzioni. Il carnet costa 116 $ per l’adulto e 92 $ il bambino. Hai un piccolo risparmio, ma soprattutto salti le code, che non è poco.
L’osservatorio è davvero bello, ci sono tre piani di terrazze, e la vista soprattutto su Central Park è magnifica.
Terminata la visita, ci incamminiamo sulla Broadway per raggiungere Times Square. Per Jacopo è un’esperienza esilarante: schermi, luci, confusione, suoni! E ancora di più quando ci avviciniamo alla grata sonora. In molti pensano che i suoni che da essa provengono siano provocati dalla metro. E invece si tratta di un’installazione sonora che l’artista Max Neuhaus installò nel 1977. E’ un suono metallico che ricorda molto l’ohm della meditazione, e per sentirlo bene bisogna posizionarsi proprio al centro della grata. Un giretto per i negozi e rientriamo a casa per la cena.
Statua della Libertà, Museo Immigrazione e dintorni
La terza giornata ci vede pronti a visitare la Statua della Libertà e il museo dell’Immigrazione ad Ellis Island. Quest’ultimo ha dei pannelli dedicati ai bambini, non un vero e proprio percorso, ma Jacopo l’ha trovato interessante. Rientriamo a Battery Park, sosta pranzo con gli scoiattoli, e iniziamo l’esplorazione di Wall Street. Foto di rito con il toro, e quindi ci immettiamo nella piccola stradina tra i grattacieli famosa per la Borsa di New York. Arriviamo quindi al lungo fiume, e decidiamo di fermarci all’Imagination Playground, un parco giochi piccolo ma davvero bello con giochi d’acqua, una sabbiera enorme, costruzioni azzurre e tubi rossi.
Ci incamminiamo quindi verso i vecchi magazzini portuali di South Street Seaport. La zona è ancora in ristrutturazione per l’apertura di locali, quindi non proprio curata e pulita, e anche il museo è ancora chiuso. Da qui in 15 minuti siamo all’inizio del Brooklyn Bridge, e decidiamo di percorrerlo tutto, godendoci il paesaggio di Manhattan. Riprendiamo la metropolitana a Court Street – Brooklyn e rientriamo nel nostro appartamento.
Ground Zero e Memorial 11/09
Il quarto giorno ci svegliamo con la pioggia. Decidiamo quindi di visitare Ground Zero e il Memoria 11/09. Il museo è molto toccante e non è stato facile spiegare a un bambino di 8 anni quanto accaduto. Non c’è un percorso per i bambini, né didascalie a loro dedicate. Sono raccolti molti cimeli, ci sono i video di quella giornata che ha cambiato il mondo e ci sono le fotografie e la storia di coloro che hanno perso la vita. Ne siamo usciti un po’ frastornati e onestamente non lo consiglierei a bambini delle scuole primarie.
Facciamo quindi il giro delle fontane, ammiriamo la Freedom Tower dal basso e ci avviamo verso una struttura bianca enorme che ci aveva incuriosito arrivando. E’ la nuova stazione del World Trade Center progettata da Calatrava, enorme, luminosa, totalmente bianca. Oltre alla stazione dei treni e della metro, al suo interno ci sono molti negozi. Poiché la pioggia non smette, decidiamo di andare al Century 21, un grande outlet di marche famose davvero conveniente. Terminato lo shopping, e anche la pioggia, prendiamo la metro per Midtown diretti alla funivia più spettacolare d’America, la Roosevelt Island Tramway. Si utilizza il MetroPass e in 10 min di funivia si è a Roosveelt Island passando a fianco del Queensboro Bridge, costruito a inizio del 1900 in ferro che nulla ha da invidiare al più famoso Brooklyn Bridge. La parte più spettacolare della funivia è però il ritorno a Manhattan, si passa tra i grattacieli e si ha una visuale dall’alto che lascia a bocca aperta. Da non perdere!
Central Park
Quinto giorno: c’è il sole e andiamo a Central Park! Prima visitiamo lo Zoo, diventato famoso per il film Madagascar. Non ci sono il leone Ale e la zebra Martin, ma i pinguini sì! Sono simpaticissimi e si esibiscono in tuffi e scivolate. Lo zoo non è molto grande, ma curato, ha una bella serra tropicale. Alle 12.00 abbiamo la fortuna di assistere al pasto dei leoni marini. Lo Zoo ha un’altra sezione dedicata agli animali da fattoria: caprette, galline, maialini e asinelli a cui è possibile dare da mangiare acquistando il mangime negli appositi distributori. Da qui ci mettiamo in cammino per il Belvedere Castle, famoso per il film dei Puffi. Arriviamo prima al Bethesda Fointain per le foto di rito con le barche a remi. Poi tra gli scoiattoli camminiamo e scaliamo il Belvedere Castle dal quale si gode una vista davvero bella.
Ci fermiamo per il pranzo al Rudin Family Playground, dove ritroviamo i giochi d’acqua per la felicità di Jacopo. Ripartiamo quindi per il grande lago di Central Park, che purtroppo è totalmente recintato. Rientriamo in appartamento e ci riposiamo perché la serata la passeremo con degli amici.
Prima andiamo a visitare il MOMA, che il venerdì sera è gratuito. Nonostante la grande folla, riusciamo a visitare diverse sale e le opere esposte sono notevoli. Jacopo si è divertito ad ascoltare l’audioguida per bambini sul sito del Moma dal mio cellulare. Ci sono circa una ventina di opere che vengono spiegate anche in italiano in modo curioso e semplice.
Mangiamo una pizza italiana in compagnia e poi raggiungiamo Dumbo, un quartiere di Brooklyn appena sotto il ponte, da cui si gode una vista indimenticabile di Manhattan, che anche di notte ti incanta.
Coney Island e Empire State Building
Sesto giorno, si va al mare! Prendiamo la metro per Coney Island, la famosa spiaggia con il Luna Park. Qui ci uniamo a tante famiglie americane per il pic-nic sulla spiaggia, passeggiamo poi lungo il pontile e andiamo alla scoperta del Luna Park, che è stato salvato dalla chiusura da una ditta vicentina, la Zamberla. Alcune attrazioni sono nuove, altre più storiche. Jacopo sceglie però di andare a visitare il New York Aquarium, una cui parte è in ristrutturazione a seguito dei danni dell’uragano Cathrina.
Vediamo lo spettacolo dei leoni marini, poi andiamo a immergere le mani in acqua per toccare un Horseshoe Crab, un granchio che non avevamo mai visto se non in TV, salutiamo i pinguini, le lontre e gli squali. Ci sono poi diverse postazioni didattiche con delle ragazze che intrattenevamo i bambini. Ritornati sul lungomare, ci imbattiamo prima in una festa cubana, poi in una esibizione di deejay, e camminiamo tra musica e persone che ballano di ogni età, razza e cultura.
Ritorniamo a Manhattan e decidiamo di fermarci all’Empire State Building proprio per l’ora del tramonto. Anche qui entriamo con il biglietto del CityPass, facciamo un po’ di coda per salire, ma è molto scorrevole e ne vale la pena: la vista è mozzafiato!
Greenwich Village, High Line e Intrepid Sea, Air and Space Museum
Settimo giorno: oggi destinazione Greenwich Village, High Line e Intrepid Sea, Air and Space Museum. Prima esploriamo il quartiere diventato famoso per la casa di Carry Bradshop in Sex and the City in Perry Street, passiamo di fronte alla Magnolia Bakery e facciamo una sosta al Bleecker Palyground. Partiamo quindi per la stupenda High Line, una passeggiata alberata che si sviluppa sul tracciato sopraelevato della vecchia ferrovia. Qua e là ci sono installazioni d’arte, scorci sul fiume Hudson, grattacieli in costruzione, panchine e sedute da cui godere della vista di Manhattan.
La percorriamo tutta sino ad arrivare sul lungo fiume. Di qui, in circa 10 min di cammino, arriviamo all’Intrepid, una portaerei diventata museo. Qui purtroppo facciamo una coda davvero lunga, più di un’ora.
Entriamo con il biglietto contenuto nel CityPass, e andiamo subito ad esplorare la portaerei. Vsitiamo il museo dell’aviazione americana e della conquista dello spazio. Possiamo salire su un piccolo elicottero, provare le brande della portaerei, fingere di essere dei comandanti sulla plancia di comando, provare a prendere gli oggetti indossando i guanti degli astronauti. Poi usciamo sulla pista di decollo dove sono esposti davvero tanti aerei, anche un aereo delle Frecce Tricolori italiane.
Visitiamo poi la plancia di comando dell’Intrepid, e quindi scendiamo per visitare il sottomarino ancorato sulla banchina. Usciamo dal museo all’ora di chiusura e rientriamo a casa.
American Museum of Natural History
Ottavo giorno. Finalmente si va a vedere l’American Museum of Natural History! Il museo è diventato famoso per la serie di film “Una Notte al Museo” con l’attore Ben Stiller, così noi ci divertiamo a trovare le analogie e le differenze. Esploriamo tantissime sale, passiamo dall’Africa all’asia, dalla preistoria con gli scheletri di dinosauri enormi alla collezione di pietre preziose, ci perdiamo in Messico e ci ritroviamo seduti di fianco a Theodore Roosevelt.
Assistiamo presso il planetario allo spettacolo che racconta l’esplorazione dell’Universo. Quando usciamo è già pomeriggio, e ci incamminiamo di fianco a Central Park passando per il Dakota Building e i ricchi palazzi della Central Park West. Arriviamo al Lincoln Center e con la metropolitana ci spostiamo sulla Brodway. Un po’ di shopping e poi via a Litte Italy. Percorriamo le stradine addobbate a festa con i colori della nostra bandiera. Ci sono i carretti che vendono i gelati e i cannoli siciliani, pizzerie e bar. Attraversiamo Canal Street e siamo magicamente in Cina! Insegne con i draghi rossi, bancarelle di frutta e pescherie, insegne illeggibili: siamo a Chinatown!
Facciamo rientro in appartamento, dobbiamo preparare le valige, purtroppo!
Metropolitan Museum of Art
Nono giorno. Oggi abbiamo a disposizione solamente mezza giornata, poi passa la navetta a prenderci per portarci in aeroporto. L’ultimo biglietto del CityPass che ci resta è quello del MET, il Metropolitan Museum of Art.
Jacopo afferma che è il più bel museo che abbia mai visitato, e gli do pienamente ragione! L’Antico Egitto, il Medioevo, il Rinascimento italiano e francese, il liberty americano, l’arte asiatica, giapponese e africana, è un susseguirsi di sale e scenografie che ci incantano.
Ho visto mio figlio a bocca aperta davanti alle armature medievali e ai sarcofaghi egiziani! Abbiamo fatto il giro del mondo in quattro ore, ammirando e assaporando tutto quello che potevamo.
Ultimo hot-dog, e in poche ore siamo in aereo per rientrare a casa, quella italiana, questa volta.
Consigli e link utili per pianificare un itinerario a New York con bambini
- www.nycgovparks.org qui trovate tutti i parchi pubblici di NYC, con descrizione dei servizi, playground e piscine pubbliche gratuite. Se andate d’estate, portatevi il costume, le piscine gratuite sono davvero molte, e una anche a Central Park.
- Attenzione alle festività pubbliche. Noi siamo capitati durante il Labour Day che è il primo lunedì di settembre. Purtroppo le metropolitane facevano servizio ridotto, e non sapendolo siamo stati ad aspettare inutilmente una linea che non sarebbe mai passata!
- Scaricatevi Citymapper, una app che oltre ad avere la mappa della città, ha anche quella della metropolitana e funziona anche off-line.
- Fatevi un giro in un qualunque supermercato americano. Per noi è stato divertente! Hanno tantissimi prodotti che in Italia non esistono e che abbiamo visto però nei film, come il latte o il succo d’arancia nelle confezioni da 3 litri in plastica (sembrano i nostri detersivi) o le confezioni famiglia da 20 donuts. E comprate l’acqua da 5 lt, costa 99 centesimi. Le bottigliette da mezzo litro ai baracchini degli hot-dog costano dai 2 ai 4 dollari.
- Se cenate in locale e vi avanza del cibo, chiedete di portarlo via. E’ normale, viste anche le porzioni americane, che sono più o meno doppie rispetto alle nostre!
- Fate attenzione alle piste ciclabili. I ciclisti sono davvero spericolati, evitate quindi di metterci piede e tenete lontani i bambini se siete a piedi!
- Controllate nei siti dei musei, spesso hanno degli orari di ingresso gratuiti. Sicuramente ci sarà molta gente, ma se volete risparmiare qualcosina è una buona opportunità.
- Non dimenticare di richiedere un ESTA USA prima della partenza, anche per i bambini!
Martina
{testi e fotografie di Martina Pavanello}.
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Bellissimo leggere la tua esperienza… siamo stati in America poco prima che rimanessi incinta e non vediamo l’ora di portarci Ambra…
Ciao Natascia! New York (e gli Stati Uniti in generale) sono perfetti per un viaggio in famiglia.. vedrai che ci tornerai prestissimo!