Eccomi appena rientrata da un’altra meravigliosa avventura alla scoperta della Sicilia più autentica, al di fuori delle rotte note, ormai percorse da tanti turisti ogni anno…
Sono tornata la scorsa notte da un blog tour in Sicilia e ho un gran bisogno di mettere ordine a tutte le esperienze vissute… Ho talmente tante cose da raccontare che non so davvero da dove iniziare.
Diciamo che questo è un articolo introduttivo, una sorta di inno ad un lavoro che amo e che mi regala emozioni uniche. Ma proprio perché sono uniche è giusto fare una precisazione…
Sono una privilegiata!
Chi mi segue sui social avrà già avuto modo di apprezzare day by day l’itinerario che ci ha consentito di attraversare l’intera Regione: siamo partiti da Palermo e arrivati a Taormina, per conoscere da vicino tutti i Comuni che hanno aderito ai Cammini Francescani Sicilia, di cui avevo già parlato qui > Bimbieviaggi torna in Sicilia
Si tratta di un progetto finalizzato a promuovere la scoperta del territorio in modo alternativo rispetto a quanto siamo abituati. Avrò modo di raccontarvi più approfonditamente i cammini, ma oggi vorrei provare a riassumere quello che la Sicilia è stata capace di regalarmi in questi pochi giorni.
Perché mi ritengo una privilegiata? Perché ero in Sicilia per dare il mio supporto ad un progetto innovativo e mettere la mia professionalità a disposizione di una terra magica. Non è stato un “viaggio” nel senso comune del termine, quello che avrei potuto fare normalmente con la mia famiglia spostandomi da un punto all’altro. E’ stato molto di più, perché questa esperienza mi ha consentito di scoprire la Sicilia da privilegiata, non c’è alcun dubbio, ammirandola da un punto di vista inusuale, unico e quindi speciale.
Perché la Sicilia non sta mica lì a disposizione di tutti, non fa l’occhiolino al turista, non ammicca a nessuno, si ricopre spesso di patine oscure e di difetti. Terra timida e orgogliosa, introversa e misteriosa, religiosa e campanilistica, ma anche accogliente e goliardica, fatta di storie da scoprire, di tracce lasciate dalle numerose popolazioni che nel corso dei secoli l’hanno conquistata, amata o massacrata.
Non è facile conoscere la vera Sicilia, e io ho avuto l’onore di farlo grazie a questo progetto, grazie al quale sono stata presa per mano e accompagnata dai Siciliani stessi.
Ho incontrato chi sta dietro le quinte di uno spettacolo che va in scena in questo “continente” a sé (già perché i Siciliani non si considerano isola ma continente, e io credo che abbiano ragione!).
Siamo tutti capaci di vedere chi c’è sul palco, ed è comunque emozionante. Ma poter entrare dalla porta di servizio è un’esperienza che non ha prezzo.
Ho parlato con appassionati d’arte e di storia, che mi hanno fatto conoscere le loro città, raccontandomi aneddoti che si tramandano oralmente da secoli, o che hanno scoperto curiosando tra i libri antichi trovati in biblioteche private; ho incontrato le mani e i sorrisi dei frati francescani e cappuccini che accolgono pellegrini e trekker nelle loro dimore; sono entrata in Chiesa da porticine laterali aperte appositamente per me, attraversando chiostri nascosti allo sguardo del turista di passaggio…
Ho potuto visitare polverosi ripostigli che accolgono opere d’arte di inestimabile valore. Ho letto negli occhi della gente l’orgoglio per la propria terra e la voglia di preservarla da intromissioni esterne, che spesso si scontra con il desiderio di urlare al mondo la sua bellezza.
La Sicilia è una delle terre più ricche che io conosca, capace di mettere assieme paesaggi da cartolina, opere d’arte uniche al mondo e borghi antichi che sembrano usciti dalle mani di abili scultori, arroccati sulla cima di speroni rocciosi che dominano la campagna circostante, con sfondi che vanno dal mare all’Etna, fatti di mille sfumature di verde.
Ho percorso sentieri a mala pena battuti, scavalcato cancelli arrugginiti in attesa di essere sistemati per far passare tutti i trekker. Ho mangiato in casa di pastori che mi hanno offerto il cibo da loro prodotto, ho parlato con Sindaci che mi hanno raccontato difficoltà e soddisfazioni del loro lavoro, potendo toccare con mano le mille risorse presenti ma anche la moltitudine di difficoltà che si incontrano quando si vuole lavorare concretamente per andare avanti.
Anche se non sempre andare avanti è un bene. Perché non posso negare che i luoghi che mi hanno colpito di più sono quelli dove il turismo arriva poco, quelli in cui il tempo sembra essersi fermato ad un’epoca imprecisata, fatta di ragazzini che si incontrano in piazza dopo la scuola, Chiese Barocche che dominano vallate, signori con la coppola che alzano la testa, seduti nel loro bar, quando passa uno “straniero”.
Insomma, ho conosciuto una Sicilia speciale, che forse non a tutti è concesso di scoprire.
Mi sono riempita il cuore di emozione, ogni volta che i miei occhi si sono posati su una piazza o su un panorama inatteso, e soprattutto ogni volta che ho stretto mani di persone “illuminate” che hanno scelto una missione davvero speciale e ambiziosa: quella di dedicarsi alla loro terra per farla conoscere al mondo in modo sano e trasparente.
Ora a me spetta l’arduo compito di tradurre in parole le bellezze che ho avuto l’onore di vedere da qui, sperando di farvele cogliere anche se entrate dall’”ingresso principale”. Però devo chiedervi una cortesia: non andate tutti in Sicilia, perché lei è proprio bella così, con i suoi luoghi intatti e non invasi dal turismo…
Scherzo ovviamente, andateci tutti, ma con lo spirito umile di chi si mette a disposizione di una terra di fatto sconosciuta e che ha solo voglia di farsi scoprire nel modo più adatto: con il cuore… e con la pancia (che ve lo dico a fa’?).
Siete pronti per scoprire con me alcuni borghi che non avete mai sentito nominare ma che difficilmente scorderete dopo averli visti?
Ve li racconto fra qualche giorno 🙂
Intanto leggete qui:
- Vacanza in Sicilia con bambin con Trek&Kids
- Sicilia con bambini? Sì ma fate attenzione!
- Salire sull’Etna in inverno con bambini
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Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni, salvo diversa indicazione}
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Che te lo dico a fare???… Meravigliose emozioni, meravigliose parole, meravigliose giornate!!!
ciao Milena, non vedo l’ora di leggere le tue impressioni, anche in merito alla tappa nicosiana, del tuo cammino siculo. Avete promesso un ritorno in terra di Sicilia….ogni promessa è debito, picciotta!!!!
Grazie! Arriveranno sicuramente: Nicosia è stata una tappa davvero speciale e inaspettata 🙂