Vanessa ci porta alla scoperta del “suo” Senegal, accompagnandoci in una terra inesplorata, con tanti consigli utili per viverla in modo responsabile.
“Per fare crescere un bambino occorre l’intero villaggio”
Partiamo da questo proverbio Senegalese per raccontarvi la nostra esperienza di viaggio in Africa con bambini!
Dopo 10 anni di andate e ritorno in Senegal ho attaccato questa passione anche a mio figlio (Nico 6 anni) e a mio fratello Kevin (3 anni), che già non vedono l’ora di tornarci. Oggi vi scrivo per condividere con voi l’ultimo dei nostri viaggi… durato un mese!
Il Senegal è l’amico speciale che profuma di mango, maturo come la sua gente e goloso come dovrebbe essere la vita…
Ma è anche un piatto unico speziato e cipolloso a base di riso al pesce… ricco di gusto e che va condiviso con gli altri da un unico grande piatto: l’Africa, è un inno alla condivisione.
Se fosse una bevanda, sarebbe almeno tre succhi: il succo rosa di guayava, il succo di ibisco e quello di baobab.
Una destinazione che funge un po’ da elisir di buona vita.[traduzione da canzone in wolof]
Il Senegal, a sole 5 ore di volo dall’Italia, è un’ottima meta per una vacanza in famiglia tra oceano, safari, baobab, musica, tradizioni…e #Teranga (accoglienza) in wolof, il dialetto tradizionale!
Senegal con bambini: qualche informazione
Noi ormai siamo affezionati alla linea di volo Royal Air Maroc (partiamo da Bologna) con scalo a Casablanca: il biglietto si aggira sui 500€, ma si possono trovare offerte migliori e voli diretti da Milano con Meridiana!
Non serve visto d’ingresso per soggiorni inferiori ai 3 mesi.
Secondo me la stagione migliore per andarci è aprile – maggio, quando l’acqua dell’Oceano è migliore e inizia la stagione dei manghi!
In occasione del nostro ultimo viaggione, siamo arrivati all’aereoporto di Dakar, dove le famiglie con bambini hanno la precedenza, abbiamo recuperato velocemente i bagagli e il nostro amico taxista Ellagi era li che ci aspettava con un grande sorriso per portarci a 80 km a sud di Dakar, verso Somone, a “Sama Africa” (visibile anche su TripAdvisor e Google).
Sama Africa è il nostro eco-camp, il nostro sogno in valigia: un bungalow per vacanze disponibile nella Petite Cote che rivela molte sorprese..
Situato Tra Ngaparou e Somone, questa Casa Vacanza immersa nel verde è un luogo confortevole per passare delle vacanze tranquille e anche economiche: dispone di 2 camere con angolo cucina e bagno, oltre a 400mq2 di giardino super confortevole.
E’ possibile richiedere lettino e accessori per bebè; a fianco del bungalow abita Ellagi, un autista che può accompagnarvi per spostamenti e escursioni! Il team è formato tutto da ragazzi giovanissimi, una coppia italo senegalese ha creato questo piccolo “angolo di paradiso per dar lavoro ad amici e parenti, in qualità di autisti, guardiani, cuochi e domestici.. Una casina senza troppe pretese ma con tutti i piccoli comfort di chi vuole fare un viaggio in Africa, ma con qualcosina che sappia di casa…
Insomma una piccola esperienza Eco-solidale, per chi volesse abbandonare grandi alberghi e far lavorare e farvi coccolare dalle Teranga senegalese… per info: samaafrica@gmail.com Sito web: http://samaafrica.weebly.com/ Blog: www.samaafrica.blogspot.com
Il Senegal, chiamato la porta dell’Africa Nera, ha un clima molto piacevole, vanta di 365 giorni di sole all’anno, c’è un periodo delle piogge (luglio-settembre), da nord a sud offre paesaggi molto diversi, tra il deserto, l’oceano e le foreste tropicali del sud.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, noi non ne abbiamo fatte di extra, ma vi consiglio di consultare il medico o pediatra di fiducia per un consulto.
Senegal con bambini: cosa fare e dove andare
Il villaggio di Somone, a 2 passi da Ngaparou è una bellissima stazione balneare, dotata della sua piscina naturale: la Laguna! Questa riserva naturale non è molto grande, ma nasconde un meraviglioso lago con mangrovie dove molti uccelli nidificano. Arrivati alla Laguna decidiamo di fare il giro in piroga.. e ci godiamo una fusione tra uomo e natura: uccelli e mangrovie si fondono nel percorso che dura circa 1 ora! Alcune capanne colorate sul mare ci accolgono al ritorno, e qui decidiamo di mangiare. Il menù: alcuni piatti tradizionali o del pesce fresco, veramente fresco! La capanna più conosciuta è sicuramente PARADISE RASTA!
La Riserva di Bandia si estende su un rettangolo di 3500 ettari. Il paesaggio è punteggiato da Baobab. Si tratta di una proposta safari adatta anche ai più piccoli, poichè si può visitare in mezza giornata, a un quarto d’ora di macchina da Mbour. Si può scegliere di visitare la riserva con la propria auto (prezzo conveniente) oppure noleggiando sul posto un 4×4.
Durante il giro, accompagnati da una guida, si fa una sosta al grande Baobab sacro dei GRIOT (i cantastorie Senegalesi) e poi si possono vedere tanti animali in totale libertà: zebre, giraffe e rinoceronti, sciacalli, scimmie, coccodrilli, tartarughe, struzzi..e circa 120 specie di uccelli che cantano sugli alberi. Insomma, un’escursione che rimane nel cuore di grandi e piccini,
Approfittiamo anche del parco esotico di Nguerigne, a pochi minuti da Somone, per un tour originale che si svolge all’interno di una grande voliera. In un lussureggiante giardino botanico, risiedono in piena libertà una grande varietà di uccelli esotici: Pappagalli dell’Africa e dell’Amazzonia che aprono le loro ali, coccodrilli, lama, fenicotteri rosa che si destreggiano negli stagni che circondano il ristorante e molte altre specie endemiche e d’importazione. Dopo la visita del parco una bibita è offerta nel ristorante del parco dove è anche possibile pranzare.
In Senegal sono presenti tantissimi villaggi: io amo frequentarli perché lì trovo la pace dei sensi, un senso di libertà infinta… è sufficiente arrivare al villaggio e calpestare con il piede il suolo per sentire il calore penetrare dentro di te.. Un calore che non ha nulla a che vedere con la temperatura.. Un calore che viene dalla gente, dal suo modo di guardarti, di sorriderti, di parlarti…
La sera il cielo è pieno di stelle, di frequente si svolgono “feste” tradizionali, con danze, canti e percussioni e in grande rapidità queste feste ti travolgono, ti fanno sentire vivo, vicino a una terra dove si cammina a piedi nudi, a contatto con la natura- Questi riti la prima volta danno l’impressione di averli già vissuti…I bambini si sentono come a casa loro nel villaggio: mentre noi scambiamo chiacchere con gli adulti, loro corrono, saltano e giocano con gli altri bambini, come se si conoscessero da una vita, come se in quel villaggio ci fossero sempre stati.
Le tradizioni sono tantissime e si possono incontrare celebrazioni al villaggio o nelle città praticamente in ogni periodo dell’anno.
In Africa molti gruppi etnici conservano con tenacia ed ostinazione le loro tradizioni mistiche sfidando l’appiattimento della globalizzazione e l’uso della pittura corporea per esempio durante le cerimonie è largamente diffuso, spesso in sostituzione delle maschere.
Una delle più note è la danza del falso leone (simb in lingua wolof). Si tratta di una manifestazione popolare, organizzata in molte regioni del Senegal in occasione delle festività più importanti. In origine si trattava di un rito di possessione, che risale all’epoca in cui il paese era ricoperto da fitte foreste. Ancora oggi nei villaggi o nei quartieri popolari delle città, il ruggito del leone terrorizza e riempie di frenesia tutta la popolazione!
Un’altra manifestazione antichissima e molto importante praticata un po’ ovunque è la lotta (lamb in lingua wolof): originariamente era utilizzata sia come rito iniziatico che come esercizio preparatorio per i guerrieri, ma col passare del tempo è anche diventata una forma di corteggiamento, di dimostrazione di forza e virilità e poi una competizione; alcuni lottatori avrete occasione di vederli allenarsi sulla spiaggia a qualsiasi ora del giorno. Anche nei villaggi vengono organizzati dei tornei dedicati a questo sport nazionale, uno sport che riempie gli stadi africani!
Senegal con bambini: escursioni in barca e non solo
Durante una vacanza in Senegal certo non può mancare una visita col battello all’Isola di Gorèe: ad attendervi piroghe spennellate artigianalmente con scritte e forme geometriche, giardini e vialetti pieni di buganvillee rigogliose, tessuti e quadri esposti dagli artisti del mercato artigianale. Gorée affonda le sue origini nel 1400, quando l’uomo ha iniziato a spingersi oltre i confini, a sbarcare lungo le coste dell’Africa e a conquistare questo continente, trasformandolo e sfruttandolo. Quest’isola così piccola e oggi così vivacemente accogliente, è stata per secoli teatro di incredibili orrori, come la vendita di esseri umani: visitiamo il museo degli schiavi, riflettiamo sulla crudeltà dell’uomo e, dopo aver sentito la pelle d’oca, ci lasciamo affascinare dai suoi vicoli, dalla sua storia, dalle case coloniali colorate, dal buon cibo, dal carro armato della seconda guerra mondiale installato sulla collina e dal tramonto mozzafiato!
Un’altra escursione originale per i bimbi è sicuramente l’AccroBaobab, di fronte alla riserva di Bandia, il solo parco al mondo costruito sui Baobab e in piena Savana! Il parco offre percorsi in tutta sicurezza e per tutte le età, a partire dai 4 anni: i bambini, ma anche gli adulti, possono divertirsi in mezzo alla natura e conservare dei bellissimi ricordi durante una giornata diversa dalle altre!
Un’altra tappa molto piacevole è sicuramente Joal, un porticciolo scoperto da alcuni navigatori portoghesi che ha saputo conservare nel tempo tutte le sue curiose caratteristiche, famoso per le sue case a due piani e per le sue palme da datteri e da cocco e le deliziose piccole ostriche che si trovano tra le mangrovie, che crescono aggrappate alle radici sommerse degli alberi.
Di fronte a Joal l’Isola di Fadiouth, piccolo isolotto lungo 500 m, è costituita da un accumulo di conchiglie che si sono depositate nel corso dei secoli. Oggi la popolazione raggiunge i seimila abitanti circa.
Atraversando la passerella di legno che la collega a Joal e passeggiando lungo le sue stradine, si scoprono le bellezze di Fadiouth: tra le curiosità troviamo i granai per il miglio su palafitte ed il cimitero cattolico-musulmano-animista delle conchiglie.
Da non perdere anche il lago Retba o lac Rose, chiamato così per le sue acque rosa, causate da alghe presenti nell’acqua che producono un pigmento rosso. Il colore è particolarmente visibile durante la stagione secca.
Il lago è anche noto per il suo alto contenuto di sale, che permette alle persone di galleggiare facilmente.
L’Africa non è poi così lontana..anzi è più vicina di quanto sembri e io penso che ogni viaggiatore che mette piede in Africa ne rimanga affascinato!
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Vanessa
{testi e fotografie di Vanessa di SamaAfrica}
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