Andiamo alla scoperta di Lisbona con Francesca, che vi ha trascorso una bella vacanza di primavera con i bimbi Margherita (4 anni) e Dario (7 mesi): dove andare e cosa visitare.
Ho già raccontanto qui > Come organizzare una vacanza in Portogallo con bambini
Oggi vi porto a Lisbona, la prima tappa del nostro viaggio.
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La nostra permanenza a Lisbona è stata caratterizzata da un tempo molto variabile e un freddo che non ci aspettavamo, ma non ci siamo fatti scoraggiare: eravamo partiti armati di giacche impermeabili e passeggino con parapioggia e ci siamo vestiti e svestiti più volte nel corso delle giornate. Purtroppo il tempo variabile ci ha costretti a pranzare più spesso al ristorante che all’aperto, e a saltare alcune soste parchetto che Margherita avrebbe preferito fare.
All’inizo della nostra vacanza ci siamo dovuti un po’ riconciliare col clima, che ci ha fatti sentire ancora di più genitori degeneri per aver portato Dario in un posto freddo in piena convalescenza post varicella. Nonostante questo però Lisbona ci è piaciuta moltissimo.
Siamo rimasti affascinati dai vicoli stretti del Barrio Alto, dai tram vecchi e rumorosi, affollatissimi e colorati, che sferragliano a tutta velocità, dai miradores popolati da coppiette, famiglie e studenti seduti a rilassarsi guardando il panorama, dalle mille salite e discese. Abbiamo incontrato anche tanti cantieri che ci hanno fatto pensare ad una città che si migliora e progredisce.
La città di Lisbona ci si è presentata subito allegra: la sera del nostro arrivo ci siamo imbattuti in un grande festival di street food in Praca Martim Muniz dove, non curanti del freddo, tanti ragazzi affollavano la piazza mangiando alle baracchine. Vista la nostra situazione di salute “precaria” abbiamo preferito, dopo aver gironzolato un po’ per la piazza, prendere qualcosa d’asporto e andarlo a consumare in appartamento.
Ecco in breve che cosa abbiamo visitato a Lisbona e che ci ha particolarmente colpito.
Lisbona con bambini: cosa vedere
CASTELLO DI SAO JORGE
Il castello è in una bellissima posizione panoramica: domina la città e il Rio Tajo dall’alto. E’ molto bello il giro sopra le mura e nel castello incontriamo vari figuranti vestiti in abiti medioevali: suggestivo! Margherita e Dario rimangono anche molto colpiti dalla presenza di un gran numero di pavoni appollaiati sugli alberi o che passeggiano tranquilli.
ELEVADOR DE SANTA JUSTA
E’ una costruzione… incredibile! Si tratta di un ascensore in ferro battuto opera di un allievo di Eiffel (proprio l’ideatore della famosa torre parigina), incastrato tra due palazzi e che porta ad un belvedere. Scopriremo poi che in realtà congiunge rua de Santa Justa ad un vicolo che costeggia il del Museu Archeologico do Carmo. Per evitare la fila si può anche evitare di prendere l’ascensore: costeggiando il Museu Archeologico do Carmo e passando attraverso un bar si raggiunge la piattaforma di arrivo dell’ascensore. Da lì volendo si può salire da quattro piccole scale a chiocciola che portano all’ultimo piano dell’elevador. Dopo una sbirciata alla scaletta a chiocciola ho decretato che non faceva proprio per me e per le mie vertigini, ma Margherita è stata presa dallo spirito dell’esploratrice ed è voluta salire a tutti i costi, trascinandomi ovviamente con sé! Tralasciando la scaletta da brividi il panorama è spettacolare!
MUSEU ARCHEOLOGICO DO CARMO
Il museo sarebbe interessante forse solo per chi è appassionato di archeologia. Lapidi e statue antiche però trovano spazio tra le navate di una chiesa distrutta dal terremoto del 1755: sono rimaste le pareti e le colonne ma manca quasi completamente il tetto. Passeggiare all’interno di questa chiesa diroccata ma veramente ben tenuta è molto particolare e Margherita ne rimane affascinata. Alcuni mesi dopo la nostra vacanza mio padre, dovendo andare alcuni giorni a Lisbona, ha chiesto a Margherita cosa le fosse piaciuto di più della città. Lei a colpo sicuro ha detto “nonno, devi andare nella chiesa senza tetto, è bellissima!”.
BELEM
Per arrivare a Belem bisogna prendere due tram diversi e scopriamo che il tragitto non particolarmente veloce: ci vuole circa 1 ora dal centro di Lisbona. Arriviamo a Belem più tardi del previsto e siamo costretti a fare una scelta: Monastero dos Jeronimos o Museo delle carrozze? Se non viaggiassimo con una bimba di 3 anni la risposta sarebbe ovvia, ma Margherita aspetta dalla mattina di vedere queste carrozze e quindi a malincuore decidiamo di rinunciare alla visita al ben più famoso monastero!
MUSEU DOS COCHES
Il museo è molto ben fatto, sono esposte tante carrozze, alcune veramente grandi e riccamente decorate. Per ogni carrozza c’è un cartello che illustra l’epoca in cui è stata costruita e a quale uso era destinata. La fantasia di Margherita vola tra principesse, papi e regine.
TORRE DE BELEM
La posizione è molto suggestiva, protesa sul Rio Tajo. Da questa torre di controllo passavano tutte le navi che entravano ed uscivano dal porto di Lisbona e da qui sono partite tutte le grandi esplorazioni navali portoghesi. Oltretutto quando ci arriviamo noi tira un forte vento e si avvicinano grandi nuvoloni, il che rende molto più suggestiva la vista. Unica pecca: per raggiungerla si deve oltrepassare una strada trafficatissima e per attraversare c’è solo un passaggio pedonale rialzato, ovviamente senza ascensore: col passeggino non è proprio il massimo!
MONASTERO DOS JERONIMOS
Come ho già detto abbiamo dovuto rinunciare alla visita di questo monastero, ma quando ci siamo passati di fianco per tornare verso il centro di Lisbona abbiamo avuto la fortuna di trovare la chiesa aperta.
Ci siamo intrufolati cercando di fare silenzio e di rispettare i fedeli che partecipavano alla Messa. La chiesa è bellissima, imponente, con grandi volte a crociera e decorazioni a tema marittimo. La tomba di Magellano attira moltissimo la curiosità di Margherita, e la lascia un po’ turbata quando capisce di cosa si tratta. Questo monastero meriterebbe decisamente una visita calma e approfondita… probabilmente ci toccherà di tornare a Lisbona prima o poi!
PARQUE DAS NACIONES
Arriviamo in metropolitana al Parque Das Naciones e appena usciti dalla bella stazione del treno progettata da Calatrava, abbastanza inconfondibile con la copertura bianca ondulata, finiamo dritti dentro al gigantesco centro commerciale Vasco De Gama. Dalla terrazza all’ultimo piano il panorama sul fiume merita una sosta, magari mangiando qualcosa in uno dei tanti bar. Usciti dal centro commerciale arriviamo in uno spazio grande, spoglio, completamente pedonale che ci porta fino al Rio Tajo. Questa zona ha ospitato l’Expo del ’98 ed ora è occupata da uffici, teatri e alcuni musei tra cui l’Oceanario, che è la nostra destinazione. Per raggiungerlo facciamo una lunga passeggiata costeggiando il fiume e passiamo vicino al ponte Vasco de Gama: il più lungo d’Europa (ben 17 km)… impressionante!
OCEANARIO
Di solito gli acquari piacciono tantissimo ai bambini e poco agli adulti, ma per noi non è questo il caso! La vasca centrale è enorme e ha una struttura molto particolare: sembra quasi di essere sott’acqua circondati da squali, razze, mantre. Margherita si affeziona ad un buffissimo pesce luna dalla faccia particolarmente stupita, mentre Dario con aria altrettanto stupita cerca di capire come mai non basta allungare la mano per poter toccare i pesci. Il resto dell’acquario è bello e ai bimbi piace molto, passiamo molto tempo davanti alle varie vasche ad osservare le lontre che pranzano e i pinguini che nuotano, ma ogni volta che capitiamo vicino alla vasca centrale non possiamo non sederci incantati e in silenzio a guardare questi meravigliosi animali che nuotano tranquilli.
MAE D’AGUA
La Lonely Planet dedica poche righe a questo posto, ma dopo aver cercato le foto su internet abbiamo deciso che lo avremmo assolutamente voluto visitare. Si tratta di un vecchio bacino idrico ora in disuso, dal quale partiva l’acquedotto cittadino. L’ambiente è affascinante: l’acqua cade da una cascata ricoperta di muschio e finisce in una vasca fonda parecchi metri sotto a imponenti volte di pietra. L’ambiente e l’acustica sono davvero particolari, in una parola: bellissimo!
Dietro al bacino idrico c’è anche un bel parco con giochi, proprio sotto gli archi dell’acquedotto.
BARRIO ALTO
Per andare alla scoperta del barrio alto mettiamo via la cartina e la guida e giriamo senza meta: le facciate delle case sono coperte di azulejos e ricche balconi in ferro battuto: bellissimo e affascinante! Siamo convinti che alla sera sia ancora più bello, con la musica e i locali affollati, ma ci accontentiamo di passeggiare al tramonto per queste stradine caratteristiche.
MIRADOURO DE SANTA CATARINA
Questo miradouro è una piazza a gradoni che invogliano a sedersi ad ammirare il panorama sul rjo Tajo. La piazza è frequentata da “Studenti che improvvisano ritmi scatenati, hippy che fumano spinelli, genitori con bambini e coppie di innamorati” (cit. Lonely Planet), ed è proprio così! Siamo circondati da gruppi di persone molto diversi tra loro, con cui condividiamo lo spettacolo del tramonto. Mentre noi ci godiamo il panorama, Dario affronta le prime prove di gattonamento e Margherita salta e balla al suono dei bonghi di un gruppo di ragazzi che bivaccano accanto a noi.
TRAM 28
Il tram 28 è una vera istituzione di Lisbona, sfreccia per le strade del barrio alto passando a pochi centimetri dalle case. Noi riusciamo a prenderlo in un momento (rarissimo, anche in bassa stagione) di scarso affollamento e ci divertiamo molto! Quando cerchiamo di salirci alla sera per tornare verso l’appartamento, però, ci viene chiesto di chiudere il passeggino. Al nostro rifiuto, dovuto al fatto che Dario stava tranquillamente dormendoci dentro, l’autista del tram ci lascia (forse giustamente?) a terra. Il fatto che poi nell’andare a prendere la metro ci sia piovuta in testa tutta l’acqua del mondo non è colpa dell’autista, però sul momento non l’abbiamo presa con molta filosofia!!
BAIXA
Praca de Figueira e Rossio sono due piazze belle ed animate, ma tutto sommato questa non è la zona di Lisbona che ci colpisce di più. In questa parte della città le strade sono molto più ampie e pianeggianti, e i grandi vialoni pedonali circondati da negozi e grandi magazzini portano fino a Praca do Comercio. Questa piazza è molto chiusa su 3 lati da edifici imponenti, mentre il quarto lato si affaccia sul Rio Tajo. Mentre siamo in questa zona veniamo travolti da un violento acquazzone e siccome non accenna a diminuire, ci rifugiamo nel Lisboa Story Center.
LISBOA STORY CENTER
Questo museo è interessante ed interattivo. Ci sono dei begli audiovisivi che ripercorrono la storia della città dalle origini fino ai giorni nostri. Margherita però è troppo piccola per seguire bene, per non parlare di Dario! Ad un certo punto del percorso si entra in una stanza in cui viene proiettato su maxischermo un film molto realistico che ripercorre il terribile terremoto di Lisbona del 1755. Sarà che Margherita è molto sensibile alle stimolazioni visive, ma rimane molto turbata da questo filmato e ne parla ancora a distanza di un anno. Quando il nonno le ha chiesto consiglio su cosa vedere a Lisbona, lei ha citato subito la chiesa senza tetto, ma la seconda cosa che ha detto è stata di stare attento al terremoto, e di non andare assolutamente a vedere “quel film”!
Mi sento quindi di sconsigliare la visita a questo museo a chi ha bambini piccoli o facilmente impressionabili. Potrebbe essere invece molto interessante per chi ha bambini in età scolare.
VERSO PORTO
Per qualche motivo che nemmeno noi sappiamo spiegarci tendiamo sempre a prediligere i mezzi pubblici quando viaggiamo. Decidiamo di andare in stazione dei treni in bus per non dover fare le scale della metro: a Lisbona infatti quasi nessuna stazione della metropolitana ha l’ascensore, e non fa eccezione quella di Martim Muniz. La prospettiva di fare le scale con un passeggino, una valigia, un trolley e una bimba per mano non ci elettrizzava particolarmente!
Il bus però tarda ad arrivare, tarda talmente tanto che rischiamo di perdere il treno! Saliamo quindi su un taxi che per soli 7 euro ci porta in stazione dei treni… se avessimo saputo prima che il taxi era così economico forse lo avremmo sfruttato di più per i nostri spostamenti!
Il treno (Alfa Pendular) è comodo, pulito e puntualissimo e in circa 3 ore ci troviamo a Porto…
Fra qualche giorno vi porto a visitare: Lisbona con bambini
Tutte le tappe del nostro viaggio in Portogallo sono a questo link: Portogallo by Francesca
Francesca
{testi e fotografie di Francesca Rubbianesi}
{foto di copertina e placa do comercio, tratte da Shutterstock}
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