In Lombardia, non lontano da Brescia, si trova il Giocabosco, un parco didattico in cui vivono gnomi e fate e i bambini giocano per ottenere il diploma di “guardiani del bosco”. Oggi ce ne parla Angela, che ci è andaata con i suoi bimbi Andrea (quasi 5 anni) e Greta (2 anni), e anche papà Claudio!
Da bambina mio nonno Annibale, nome altisonante per una persona piccola di statura come lui, ma piena di energie e fantasia, mi raccontava spesso le favole degli gnomi e delle fate. Ebbene, quei racconti mi hanno tenuto compagnia e hanno rafforzato in me l’immaginazione e la creatività. Oggi cerco di fare lo stesso con i miei figli Andrea e Greta, leggendo le storie degli gnomi del bosco e magari cercando luoghi incantati dove far vivere loro un po’ di magia.
Per l’appunto, ho scoperto il Giocabosco, il parco didattico degli gnomi e delle fate e ho pensato subito ai miei bambini e anche a me stessa.
Giocabosco di Gavardo: come diventare “guardiano dei boschi”
Il bosco in questione si trova a Gavardo, in provincia di Brescia, a pochi chilometri dalle più belle località del lago di Garda; è proprio qui, tra le alte querce, che vivono gli gnomi e le fate. In questo bosco frondoso vi sono sparse, qua e là, le loro minuscole casette ed è al sole e al venticello fresco che stendono il loro minuscolo bucato.
I bambini sono i benvenuti in questo luogo e così anche i genitori. Qui possono trovare un’area per il gioco libero, attrezzata con giochi figurativi in legno (casette, macchinine, labirinto, tunnel, casa sull’albero, dondolo, altalene, scivolo, ponte tibetano… ecc.). C’è addirittura una scuola: la scuola degli gnomi. I bambini che decidono di recarsi qui, devono studiare, conoscere gli gnomi, le fate, le regole del bosco. Devono imparare il rispetto per gli animali, per l’ambiente e proteggere la natura: solo così le fate insegnanti, potranno consegnare loro la medaglia di “guardiano dei boschi”.
Le fate sono più di una, tutte belle e con qualcosa che le contraddistingue: sanno cantare, son divertenti e soprattutto sanno creare la giusta atmosfera per quegli occhietti curiosi sotto il cappellino rosso da gnomo. Il percorso è sicuro, i genitori possono decidere se seguire i bambini, ops!, gli gnomi durante il percorso didattico, oppure starsene sdraiati tranquilli a prendere il sole o bersi una birretta al chioschetto, o semplicemente fermarsi per uno spuntino nelle aree pic–nic.
Ah, non preoccupatevi se l’estate incede e il caldo vi spaventa, il bosco è ombreggiato, le querce riparano tutta l’area rendendo il tutto molto piacevole e fattibile. Noi eravamo in dodici, sei adulti e sei bambini, abbiamo banchettato all’aperto ed è stato meraviglioso…
Si trovano molte panchine lungo il percorso, servizi igienici per bambini, adulti e diversamente abili. Sono presenti i servizi igienici attrezzati per il cambio dei piccolissimi con fasciatoio. Insomma, non manca proprio nulla al Giocabosco.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, i bambini sono stati invitati dalle fate a creare dei lavoretti con materiale riciclato e in seguito hanno ricevuto in omaggio lo zucchero filato.
Ai bambini è piaciuta moltissimo anche l’area gioco con le vaschette della sabbia: per fortuna in macchina portiamo sempre il set da spiaggia, così un bel po’ di tempo è stato speso a scavare, creare castelli e sporcarsi le mani.
La giornata è trascorsa piacevolmente, tutti, grandi e piccini, siamo tornati a casa molto felici. Mio Figlio Andrea, con le amiche Alessandra e Marta, hanno vissuto intensamente l’esperienza di essere gnomo per un giorno, mano nella mano, da soli, ascoltando e cantando insieme ad altri bambini.
Il bosco è salvo, i “guardiani” hanno lavorato così tanto che alla fine sono crollati in un sonno profondo e ristoratore, gli gnomi e le fate hanno gradito, ma anche noi genitori ci siamo rilassati un bel po’.
Per maggiori informazioni, visitate il sito ufficiale > http://www.giocabosco.it
Angela
{testi e fotografie di Angela }
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