Dopo aver trascorso due meravigliose settimane di viaggio nelle Filippine con bambini, inizio oggi a raccontarvi questo Paese che ci ha stupito e ci ha lasciato con la voglia di ritornarci quanto prima!
Siamo partiti lo scorso giugno, per due settimane di viaggio nelle Filippine con 2 bambini di 8 e 9 anni: noi 3 e la famiglia della mia amica Crinviaggio.
Filippine con bambini: com’è nato il nostro viaggio
Non è stato facile decidere di partire…poi capirete perché…
Molto più semplice era stato acquistare il volo. In quel periodo io e la mia amica Cristina ci stavamo documentando per andare da tutt’altra parte, ma non riuscivamo a trovare una buona tariffa aerea. Poi un giorno Pirati in Viaggio, la nostra “droga” quotidiana, ci ha segnalato un’offertona per le Filippine: 370 euro a/r con Oman Air. Ottimo prezzo, ottima compagnia. Il periodo non era dei migliori da un punto di vista meteorologico (proprio in giugno inizia il periodo delle piogge) ma visto il costo ce ne saremmo fatti una ragione. Detto fatto. In poche ore avevamo in mano i biglietti. Era febbraio e saremmo partiti il 20 giugno.
Nei mesi successivi ci siamo occupati della pianificazione (soprattutto i mariti, per essere sinceri), cercando di conciliare le numerose mete/attrazioni da vedere, il tempo a disposizione (2 settimane) e la volontà di visitare le isole meno colpite dalle piogge. Due soli punti fermi: bel mare per tutti e un vulcano per me.
Spoilerando la conclusione, posso dire che il meteo è stato dalla nostra (solo qualche acquazzone poco fastidioso), il mare ha superato ogni più rosea aspettativa e il vulcano è piaciuto a tutti!
Filippine con bambini:
perchè andare o perché no
È sempre molto difficile riassumere i motivi per cui un paese meriti di essere visitato. Molto più facile sarebbe elencare i motivi per cui bisognerebbe evitarlo.
A ridosso della partenza, noi stessi ci siamo interrogati bene se fosse il caso di partire o meno. Le Filippine soffrono da anni di problemi intestini nella regione di Mindanao, quella più meridionale e, nelle settimane precedenti la nostra partenza, pareva esserci stato un peggioramento. La difficoltà più grande era ricevere informazioni realistiche perché evidentemente in Italia le Filippine non se le fila nessuno: i media ogni tanto le tirano fuori per alimentare il solito terrorismo psicologico, mentre la Farnesina ne descrive minuziosamente episodi tragici avvenuti nel corso degli anni (che poi -a pensarci- in Italia succede anche di peggio), per poi arrivare a NON sconsigliarle (cosa paradossale, considerando la scrupolosità delle loro allerte). Leggendo la stampa locale avevamo capito che il presidente attuale stava portando avanti da tempo una drastica repressione sia del problema della tossicodipendenza sia di tutto ciò che riguardava l’estremismo islamico a Mindanao. Quello che ci ha fatto propendere per la partenza alla fine sono state le rassicurazioni da parte di persone che vivono a Manila e anche di alcune famiglie del nostro gruppo facebook (Famiglie Globetrotter) che proprio in quei giorni erano là in vacanza, nelle stesse zone che avevamo deciso di visitare anche noi. Questo, unito al ‘non sconsiglio’ della Farnesina ci ha indotto a partire, con la consapevolezza che in caso di problemi sul posto avremmo potuto decidere di volare altrove.
Detto ciò, per sottolineare l’importanza di partire sempre informati, soprattutto in questo periodo storico molto delicato, le Filippine si sono infine rivelate un paese molto accogliente ed amichevole, dove non abbiamo MAI percepito alcun tipo di pericolo. Certo, all’ingresso dei centri commerciali o dei resort ci sono controlli da prte di personale in divisa, ma questa dovrebbe essere ormai la quotidianità anche da noi, purtroppo.
Nelle Filippine abbiamo incontrato tante persone che, pur abituate ad avere a che fare con i turisti, non hanno ancora sviluppato quell’atteggiamento tipico da “sfruttatori del turismo” (che spesso rovina l’atmosfera delle destinazioni tropicali): sorrisi sinceri e reale apertura verso lo straniero sono stati i biglietti da visita dei Filippini che abbiamo incontrato. Mi ha stupito molto conoscere questa cultura che mixa elementi tipicamente “asiatici” con altri spagnoli: la dominazione spagnola infatti si respira ancora anche nella lingua parlata (il filippino usa alcune parole spagnole), nel buon spagnolo parlato da molte persone e nelle danze tradizionali, decisamente spagnoleggianti.
Ero abituata a sentir parlare delle FIlippine solo quando al tg raccontano dei tifoni che distruggono interi villaggi. Ora ho finalmente toccato con mano un paese ricco di bellezze naturalistiche uniche, che ci hanno fatto spalancare gli occhi (e il cuore) in più di un’occasione.
Insomma, se mi chiedete “ci consigli di andare nelle Filippine?”, la mia risposta, in base alla mia esperienza, è sicuramente sì!
Filippine: qualche informazione pratica per chi viaggia con bambini
Manila, la capitale delle Filippine, si trova a circa 14 ore di volo dall’Italia (che possono variare in base alla compagnia scelta e al conseguente scalo).
Le ore di differenza rispetto all’Italia sono + 7 (6 se in Italia c’è l’ora legale)
Noi abbiamo trovato una situazione igienico sanitaria buona, alloggiando in strutture di media – alta categoria.
Il cibo è molto buono, anche nei ristoranti più semplici, e con un gusto molto simile al nostro (raramente abbiamo trovato cibi piccanti ma, se i bimbi non lo amano, sempre meglio precisare “no spicy”). Tanto pesce ma anche tanta carne, riso, frutta, verdure cotte… insomma, di tutto!
Le prese di corrente sono quelle a due lamelle piatte, ma nei resort a volte si trovano anche le nostre.
La moneta locale è il peso filippino ma in generale accettano volentieri anche dollari e euro; in aeroporto a Manila si trovano sia money changer che sportelli per il prelievo di moneta locale.
La connessione dati per i telefoni è disponibile quasi ovunque (nelle zone da noi visitate) e spesso si trovano wifi liberi funzionanti (solo a El Nido e ai piedi del Pinatubo la connessione era molto debole, ma con le SIM locali era comunque possibile telefonare.
Non abbiamo mai visto seggiolini auto per i bambini quindi è meglio chiedere prima della partenza se si viaggia con bimbi piccoli.
In alcuni ristoranti erano presenti seggioloni per bambini.
Come organizzare un viaggio con bimbi nelle Filippine
DOCUMENTI
Innanzitutto è bene sapere che per andare nelle Filippine è necessario il passaporto elettronico (sia adulti che bambini) con validità residua di almeno 6 mesi, mentre non serve alcun visto.
Per saperne di più: documenti di viaggio per bambini
Per informazioni sempre aggiornate (sia in tema di documenti che per ogni altra informazione ufficiale sul paese, consultare il sito Viaggiaresicuri).
Io consiglio sempre di registrare il proprio viaggio sul portale “Dove siamo nel mondo”.
QUANDO ANDARE
Come accennavo sopra, teoricamente in giugno inizia il periodo delle piogge, che culmina poi con il periodo a maggior rischio tifoni tra agosto e settembre.
Questa è la teoria ma i fatti dimostrano che:
- non si può mai generalizzare (noi stessi, in giugno, abbiamo trovato un ottimo tempo e so di viaggiatori che hanno trovato tifoni in periodi dell’anno diversi da agosto);
- il paese è molto ampio e quindi il meteo cambia da una zona all’altra.
Conclusione: preghierina per i credenti, cornino portafortuna per gli altri.
Il caldo che abbiamo trovato era intenso e umido ma sopportabilissimo, soprattutto al mare, dove abbiamo dormito anche senza aria condizionata.
VOLO
Dall’Italia non esistono voli diretti per le Filippine. Diverse compagnie aeree volano sul Paese, prevalentemente sulla capitale Manila o sull’isola di Cebu.
Noi, come detto sopra, abbiamo trovato una super offerta con Oman Air: 370 euro a testa per un volo andata/ritorno Milano – Muscat – Manila, con scalo di poche ore a Muscat. Come avevamo già raccontato, la compagnia si è rivelata molto valida: buon intrattenimento nei monitor di fronte ai singoli sedili (compresi giochi e film per bambini, anche in italiano), velivoli comodi e silenziosi. Continuo a non capire la logica con cui vengono serviti i pasti a bordo (pasto completo alle 8 di mattina e snack alle 10 di sera) comunque il cibo era discreto (child meal sempre migliore di quello degli adulti, da prenotare in anticipo).
Per saperne di più: Oman Air con bambini
Nella scelta del volo, a parità di costi, valutate bene gli orari del viaggio e la durata degli scali. Come detto, il nostro volo aveva ottimi scali, ma la combinazione mi ha distrutto…forse perchè i 40 anni iniziano a farsi sentire? 🙁 Nella prima tratta Milano – Muscat, 6 ore notturne sono decisamente poche per poter dormire abbastanza tra un pasto e l’altro, e le successive 8 ore Muscat – Manila sono state di giorno… con la conclusione che sono arrivata a destinazione stremata! Unica nota positiva, essendo arrivati la sera, sono letteralmente crollata sul letto e la mattina dopo ero già ricaricata. I bambini erano molto più carichi di noi, pur avendo dormito complessivamente non più di 2 ore!
Per saperne di più: Voli lunghi con bambini: meglio di giorno o di notte? e Come gestire voli lunghi con bambini
TRASPORTI IN LOCO
In generale il trasporti all’interno del paese tendono ad essere meno rapidi di quanto ci si possa immaginare, quindi meglio non prevedere tappe troppo serrate per evitare di rimanere “indietro” sulla tabella di marcia. Il paese è ampio e spesso richiede lo spostamento tra isole quindi è normale che ci voglia tempo: prenderla come un’occasione per ammirare i dintorni, anche se di sfuggita, è il modo migliore per godersi anche questi momenti.
TRASPORTI VIA TERRA
Se decidete di noleggiare l’auto, ricordatevi che serve la patente internazionale. Io consiglio poi di scegliere il noleggiatore tramite il portale Rentalcars, anche se noi in questa occasione abbiamo preferito evitare di guidare.
I taxi sono economici e i costi trattabili (ancora più economici i jeepney, i bus locali, aperti ai lati) e per le lunghe distanze esistono diverse opzioni. Alcune località, per esempio, sono raggiungibili con pullman pubblici o di compagnie private (vedi la tratta Puerto Princesa – El Nido): in genere sono economici ma non sempre confortevoli, quindi consiglio di cercare bene le recensioni online.
Se siete a Manila, sappiate che c’è traffico: tanto, intensissimo, quasi sempre e quasi ovunque. Quindi per calcolare i tempi di percorrenza è necessario stare mooolto larghi.
Noi, essendo in 6, abbiamo quasi sempre optato per mini van con driver, sia per viaggi lunghi (Manila – Pinatubo 5 ore) sia per spostamenti più brevi (per esempio all’interno dell’isola di Bohol): comodità estrema, ci ha consentito di non dover pensare alla strada e goderci il mondo anche dal finestrino (oltre che di dividere i costi!).
Imperdibili poi i Tricycle, i taxi caratteristici delle Filippine, che con pochi dollari ti portano a spasso per le città. Sono delle moto sulle quali vengono realizzate delle carrozzerie tipo auto e possono trasportare da 2 a un numero indefinito di persone. Ne esistono di ogni forma, colore, luce e musica. Impossibile venire qui senza usarli, perché sono caratteristici e molto divertenti (occhio però al fattore sicurezza stradale, che qui non è una priorità)!
TRASPORTI VIA MARE
Una delle opzioni più utilizzate per spostarsi tra le isole è certamente quella dei traghetti. Attenzione perché alcuni collegamenti sono poco frequenti e bisogna organizzarsi bene per combinare gli orari.
Non trascurate la possibilità di organizzarvi sul posto attraverso i proprietari di barche che incontrerete. Noi, per esempio, per spostarci da Cebu a Bohol, abbiamo contrattato con le persone del porticciolo di Mactan Island che ci hanno portato dall’altra parte con una Bangka (la tipica imbarcazione locale) tutta per noi, partendo all’ora che abbiamo scelto noi e facendo le soste che volevamo.. insomma, un servizio a 5 stelle! 😉
TRASPORTI AEREI
Infine, per le tratte più lunghe, l’opzione più comoda resta ovviamente l’aereo. Noi abbiamo usato due compagnie:
AIR ASIA: affidabile, economica e puntuale come già ci era capitato in Indonesia e Malesia. Air Asia propone voli low cost in gran parte dell’Asia, aerei non sempre nuovissimi ma confortevoli. Noi l’abbiamo usata per volare da Bohol a Manila ed erano molto rigidi sul controllo del peso dei bagagli imbarcati quindi in fase di prenotazione valutate l’opportunità di acquistare qualche chilo in più
AIR SWIFT: è una piccola compagnia privata che vola da e per El Nido (l’unica che arrivava in questo paradiso terrestre al momento della nostra visita). Unica nota dolente: il costo. Per un volo di meno di 1 ora, circa 120 euro a testa. Per il resto, promossa a pieni voti e stra consigliata: aerei a elica piccoli ma nuovissimi e super confortevoli, servizio ottimo, con bevanda per tutti servita a bordo, pasto servito in aeroporto di Manila prima della partenza. Volo confortevole e puntuale.
ATTENZIONE AL PESO DEI BAGAGLI
Se pensate di utilizzare voli interni o traghetti, prestate molta attenzione ai bagagli che portate con voi. Se è vero che sui voli intercontinentali si possono imbarcare gratuitamente bagagli di 20-30 kg a seconda delle compagnie, sui voli interni c’è spesso una franchigia di 10 kg al pezzo quindi è indispensabile portare valigie leggere (o si pagheranno supplementi sul posto).
DOVE ALLOGGIARE
Come intuibile, nelle Filippine si trova ogni tipo di alloggio, dalla guesthouse gestita da persone del posto con standard di vita locali alle più famose catene di resort internazionali con ogni tipo di servizio. Il mio consiglio resta sempre quello di optare per sistemazioni “local owned” in modo da far girare l’economia locale, e posso garantire che la cosa è fattibilissima anche per strutture di alta categoria.
Noi abbiamo testato diverse tipologie di alloggio, di varie categorie, che racconterò negli articoli dedicati alle singole destinazioni.
Quanto costa un viaggio nelle Filippine?
Un viaggio nelle Filippine costa tendenzialmente poco (certo molto meno di un viaggio in Italia 😉 ) ma il costo complessivo varia soprattutto in funzione del costo del volo intercontinentale, del tipo di trasporti scelti in loco e del tipo di alloggi.
Ecco le principali voci di costo (riporto indicazioni di massima basate sulla nostra esperienza):
- volo intercontinentale: l’offerta che abbiamo trovato noi è sicuramente la migliore che mi sia mai capitata tra le mani (370 euro con Oman Air). Diciamo che un volo per l’Asia può costare normalmente da 550 euro in su con ottime compagnie (Emirates, per esempio);
- spostamenti interni: in media 100 euro a testa per ogni volo interno; taxi/tricycle/van costi variabili da pochi dollari a max 50 dollari al giorno per van con driver (7 persone);
- alloggi: da 10/15 euro a testa (pernottamento e colazione) in su (volendo anche meno, se si opta per alloggi più spartani);
- pasti: da 5 euro per uno snack a 10-12 euro per una cena completa a base di pesce;
- telefonate e internet: con una sim locale acquistata in aeroporto (circa 20 euro) abbiamo telefonato e navigato per due settimane;
- escursioni: i costi indicativi vanno da circa 15 euro a testa per una gita in barca a El Nido a circa 35 euro a testa per l’escursione sul Monte Pinatubo;
- voci varie ed eventuali (in particolare souvenir)
Insomma, per concludere, noi in due settimane abbiamo speso complessivamente circa 3500 euro (incluse TUTTE tutte tutte le spese, 2 adulti e 1 bimba di 9 anni).
Non dimentichiamoci poi alcune voci di costo che io definisco fisse, a partire dall’assicurazione medica e annullamento! Come sapete, la mia scelta da qualche anno ricade su Columbus: se pensate di stipularla anche voi, ricordate il codice BIMBI per usufruire del 10% di sconto.
Per saperne di più:
Assicurazione di viaggio con bambini: la nostra scelta è Columbus
Cosa vedere nelle Filippine?
Ovviamente non esiste una risposta univoca a questa domanda, quindi mi limito a riassumere il nostro itinerario, che tratterò più approfonditamente nei prossimi articoli.
Il nostro itinerario, dal 20 giugno al 4 luglio 2017, ha toccato le seguenti tappe:
Giorno 1: arrivo a Manila e pernottamento presso Paris Beach Club (zona Paranaque, a circa 25 minuti dall’aeroporto, prenotato su Airbnb). Appartamento minuscolo e con servizi davvero basic, ma situato in un grande resort con tanto di piscina, perfetto per una prima mattinata di ricarica dopo il lungo viaggio.
Giorno 2: trasferimento in mini van con driver da Manila a Santa Juliana, passeggiata a Santa Juliana, pernottamento presso Alvin Guesthouse: semplice e con cucina poco varia ma sicuramente ottima scelta per visitare il Pinatubo.
Giorno 3: escursione (MERAVIGLIOSA!) al vulcano Pinatubo: jeep più trekking fino al cratere! La rifarei mille volte e la straconsiglio a tutti gli appassionati del genere.
Giorno 4: trasferimento da Santa Juliana a Manila e volo per El Nido (Air Swift); pernottamento presso Telesfora Beach Club a Corong Corong (sicuramente l’alloggio meno carino tra quelli scelti, camere piccole e non proprio pulitissime, bagno basic) MA lo consiglio comunque perché ha il ristorante sulla sabbia, la cucina molto buona e organizza direttamente le escursioni per l’arcipelago di Bacuit quindi ne vale la pena (e costa poco!).
Giorni 5 e 6: escursioni nell’arcipelago di Bacuit, assolutamente IMPERDIBILI! Uno dei mari più belli che abbiamo mai visto. Da godersi finché il turismo non lo avrà rovinato. Pernottamento presso Telesfora.
Giorno 7: volo da El Nido per Cebu (Air Swift), per la precisione a Mactan Island, l’isola dove si trova l’aeroporto. Pernottamento presso Be Resort, prenotato pochi giorni prima tramite Booking. Si tratta di un resort molto bello, elegante e dotato di ogni tipo di servizio, comprese due bellissime piscine, di cui una per i bimbi; spiaggia privata e attrezzata, immenso buffet per la colazione. Per i nostri gusti, resta un alloggio troppo anonimo, di quelli che potresti trovare identici ovunque nel mondo, ma a Mactan Island non si trova altro genere di alloggio.
Nel bilancio del nostro viaggio, la tappa a Mactan Island è l’unica che eliminerei, dedicando una notte in più a El Nido e una a Bohol.
Giorno 8: island hopping da Mactan Island con una bangka locale affittata presso il porticciolo. Isole molto belle, buono snorkeling, stra consigliato se si è in zona; pomeriggio in spiaggia e pernottamento al Be Resort.
Giorno 9: trasferimento in bangka da Cebu a Bohol (con sosta snorkeling a Nalusuan); arrivo a Bohol e trasferimento a Loboc (con soste lungo il percorso alle risaie e alle Chocolate Hills). Qui abbiamo alloggiato presso il Loboc River Resort: meraviglioso e straconsigliato! Elegante, super confortevole e allo stesso tempo integrato nell’ambiente circostante. Si trova proprio sul fiume e ha tutti i servizi di un resort di lusso pur avendo sistemazioni “local style” (bungalow in paglia) e prezzi ottimi (circa 60 euro a notte in 3 con colazione). Ottimo ristorante per tutti i pasti e tante attività nella natura.
Giorno 10: partenza in minivan da Loboc, visita all’Eco Adventure Loboc per escursione in funivia sul fiume e poi al Tarsier Sanctuary di Corella. Trasferimento a Panglao dove siamo stati ospiti del Bluewater Resort, ideale per chi cerca il massimo comfort, in una struttura elegante ma nel rispetto delle tradizioni locali, sia in termini di arredamento che in cucina.
Giorni 11 e 12: relax in resort e varie attività nei dintorni (Alona Beach, island hopping nelle isole – MERAVIGLIA)
Giorno 13: partenza da Panglao e volo da Tagbilaran a Manila (Air Asia). Pomeriggio a Manila e pernottamento a presso Paris Beach Club.
Giorno 14: volo da Manila per Muscat e poi Milano.
Questo è il riassunto del nostro viaggio. Nelle prossime settimane vi porterò a conoscere le singole tappe (ci vorrà un po’ di pazienza perché ho tantissimi articoli in arretrato da pubblicare).
Tutti gli articoli sul nostro viaggio saranno a questo link: Filippine by Milly
Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
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E io di tornarci 😉