State progettando il vostro primo viaggio a New York e non sapete come orientarvi con tutte le informazioni che trovate in giro? Ecco l’ABC della Grande Mela per i principianti come noi!
Siamo appena tornate dal nostro primo viaggio a New York: 9 giorni alla scoperta della Grande Mela, un viaggio molto diverso dai nostri soliti.
Innanzitutto eravamo solo donne: io, Amy e la nonna Mariangela. Papà non aveva le ferie e il nonno è stato a casa a fargli compagnia 😉 quindi abbiamo pensato ad un viaggio un po’ diverso.
Inoltre siamo rimaste ferme per 9 giorni. Non mi ricordo quando sia stata l’ultima volta in cui ho trascorso un intero viaggio nello stesso hotel.. arrivata alla fine della vacanza mi sembrava quasi di essere in casa mia!
Infine eravamo in una metropoli. Come sapete, io adoro la natura, essere circondata dal verde, vedere fuori dalla finestra le palme, il mare o la foresta. Questa volta niente di tutto ciò.
Devo essere sincera: l’idea di trascorrere 9 giorni in una città mi spaventava un po’…
…ma ci ho messo poco a capire che per New York ne valeva veramente la pena!
Perché siamo andate a New York?
Il nostro viaggio a New York è nato per caso: vi ricordate il famoso volo cancellato da American Airlines, che ci aveva fruttato un voucher da spendere con la compagnia?
La prima parte l’abbiamo utilizzata per il viaggio alle Hawaii dello scorso anno.
Erano rimasti 900 euro da spendere entro gennaio, quindi ci siamo messe alla ricerca di un volo e abbiamo trovato un bellissimo Bologna – Londra – New York a 290 Euro a testa (che per noi significava volare gratis) operato da British Airways: potevamo rinunciare?
Non ero certa, come ho accennato sopra, che New York mi sarebbe piaciuta. La immaginavo troppo “inflazionata”, troppo caotica, troppo città, troppo tutto…
E invece mi sono bastati i primissimi giorni per capire il motivo per cui tutti adorano New York, ne decantano le meraviglie e, quando possono, ci tornano.
New York rappresenta la concretizzazione di tante fantasie che ci siamo costruiti guardando la TV, è la porta d’ingresso a un mondo che tutti noi abbiamo idealizzato fin da bambini.
New York è grattacieli ma è anche parchi, giardini e playground. New York è la gente che cammina veloce col bicchierone di caffè in mano, ma è anche la gente che si ferma per indicarti la strada senza che tu gliel’abbia chiesto. New York è la città dei grandi edifici lussuosi che solleticano il cielo, e delle persone che chiedono l’elemosina nelle stazioni. E’ la città dello shopping sfrenato e del brunch del sabato e domenica mattina (il mio pasto preferito!). New York è un panorama mozzafiato sulla città ammirato da un suo grattacielo ed è la Statua della Libertà sempre ferma laggiù in fondo, grande e imponente quando ci arrivi in traghetto, piccolissima se la vedi da Manhattan. New York è la città dei tombini che fumano e degli idranti onnipresenti, è la città delle barriere antisfondamento e dei controlli all’ingresso di ogni attrazione, ed è la città multietnica dove incontri quotidianamente gente da tutto il mondo.
A New York puoi passeggiare, correre, andare in bicicletta, in metro o taxi. Puoi mangiare, fare shopping, visitare luoghi storici e architetture moderne, musei per bambini e biblioteche da cui non usciresti più. A New York puoi fare il bagno in mare, una gita in barca, visitare un antico luna park, o salire su uno dei grattacieli più alti al mondo.
New York è New York e va vista. Punto. E se partite da zero come è successo a me, troverete molto utili le informazioni pratiche che condivido oggi in questo articolo.
Prima volta a New York: com’è fatta la Grande Mela?
Qual è la prima cosa che fai quando devi organizzare un viaggio in un luogo in cui non sei mai stata e hai tantissime amiche viaggiatrici? Ovviamente chiedi a loro!
Il problema dei “NY lovers”, però, è che danno per scontato che tu capisca di cosa stanno parlando.
“Vai a Central Park, prendi la metro downtown e poi la F e poi vai a Coney Island, poi qui prendi il traghetto e invece là la funivia, e poi il Bronx e poi l’East Side, e non puoi perdere questo e neanche quello….”. Tutti posti che hai già sentito nominare mille volte ma che non sai collocare fisicamente né, tantomeno, hai idea in merito all’effettivo interesse che tu possa avere ad andarci.
Insomma, prima di parlare con un “NY lover” bisogna prepararsi bene per capire com’è fatta New York oppure, come ho fatto io, prendere appunti dettagliati, facendo finta di capire, per poi studiare le guide e tradurre i consigli ricevuti.
Innanzitutto è utile sapere che New York City è composta da diverse isole. Per l’esattezza, è composta da 5 “distretti” (boroughs) che sono (da nord a sud): Bronx (continente), Manhattan (isola), Queens (parte nord di Long Island), Brooklyn (parte sud di Long Island), Staten Island (isola).
Molto utile in questo senso la > mappa di wikipedia
Ciascuno di questi borough è a sua volta diviso in zone e quartieri, che in genere sono quelli che ritroverete nelle indicazioni delle mappe, delle metro e delle persone a cui chiedete informazioni.
Due guide cartacee che ho trovato eccellenti per gestire il nostro viaggio sul posto sono queste:
“New York City, Lonelyplanet”
New York con i bambini by Touring Club Italiano
Entrambe sono molto ricche di informazioni e con comode mappe. Quella per i bambini è utilizzabile sia dagli adulti che dai bimbi un po’ più grandicelli, che possono scegliere cosa visitare. Ho trovato particolarmente comodo il fatto che fosse articolata per zone, in modo da poter scegliere comodamente di volta in volta le tappe da visitare all’interno delle singole aree geografiche, per ciascuna delle quali è disponibile una mappa.
Dedicherò poi un altro articolo più approfondito alle guide di New York per i bimbi..
Quasi sicuramente, in occasione di un primo viaggio a New York, l’attenzione sarà concentrata su Manhattan, dove si trovano molti dei punti d’interesse più conosciuti, ampliandosi poi a Brooklyn e agli altri boroughs a seconda della durata del viaggio.
Prima volta a New York: come spostarsi
A New York ci si sposta sempre: le cose da fare e da vedere sono tantissime e non ci vuole molto a capire che è fondamentale avere dimestichezza con i mezzi di trasporto, per godersi la città appieno.
La nostra strategia è sempre stata quella di scegliere, giorno per giorno, la zona da esplorare, raggiungerla in metro e spostarci a piedi al suo interno (o prendere un’altra metro all’occorrenza).
I principali mezzi disponibili nella Grande Mela sono:
Taxi: ne esistono di diversi tipi e colori, da quelli famosi gialli a quelli blu, per arrivare fino ai risciò che si trovano all’esterno delle principali attrazioni (oltre che a Central Park, insieme alle carrozze). Hanno la comodità di garantire un servizio personalizzato e “a domicilio”, ma sono abbastanza costosi e, soprattutto, devono sottostare alle regole dettate dal traffico intenso.
Big Bus o City Sightseeing vari: noi non abbiamo avuto occasione di testare questa opportunità, ma credo che possa essere interessante provarci. Si possono acquistare pacchetti da uno o più giorni (e quindi uno o più itinerari) che toccano le principali attrazioni della città, con audioguida inclusa anche in italiano. Grazie al servizio di drop on e drop off, poi, si può scendere e salire a proprio piacimento. Mi sembra un modo interessante per avere una bella panoramica della città, soprattutto in occasione di una prima visita e se non si ha voglia di camminare troppo.
Bicicletta: in diversi punti della città sono presenti rastrelliere che consentono di noleggiare temporaneamente delle ebike, tramite apposita tesserina da ricaricare anticipatamente per poter pagare il servizio: prendi la bici in un punto e la lasci in un altro, in tutta libertà. Le bici però sono solo da adulti (per avere servizi più ampi, è meglio richiedere a noleggiatori tradizionali, come abbiamo fatto noi a Central Park).
Traghetto: parte integrante del sistema dei trasporti è rappresentato dai ferries che, al costo della metro (o a volte gratis, vedi quello per Staten Island) ti consentono di raggiungere le isole limitrofe. Poi ci sono ovviamente quelli turistici che offrono tutta una serie di servizi in più, ma questo è un altro discorso.
Tolti questi primi mezzi, quelli più usati (almeno da noi) sono stati i seguenti:
Subway: il servizio sotterraneo di New York è ovviamente un reticolo fittissimo di linee che ti portano da un punto all’altro della città in tempi più o meno rapidi, a volte con cambi di linea, altre volte direttamente, a seconda della stazione di partenza.
Il sito ufficiale dei trasporti è questo: http://web.mta.info/maps/submap.html
Alcune raccomandazioni:
Nel momento in cui si accede ad una fermata, bisogna prima appurare se si deve andare in direzione uptown (verso nord) o downtown (verso sud): alcune fermate hanno lo stesso accesso per entrambe le direzioni, ma in alcuni casi gli accessi sono diversi (per esempio su lati opposti della strada) quindi è bene verificare prima di entrare.
Alcuni treni sono espressi altri sono locali: nel primo caso fanno meno fermate quindi bisogna verificare che si fermino nel punto che interessa. Nel secondo caso fanno tutte le fermate ma ovviamente impiegano più tempo.
Non in tutte le fermate sono presenti addetti, mappe delle linee o monitor che elencano le prossime corse, quindi è meglio arrivare già informati.
Alcuni treni funzionano solo durante la settimana e non nei weekend, ma in genere ogni fermata ha dei cartelli che spiegano quali sono i servizi sostitutivi.
Il costo di ogni corsa ai tempi della nostra visita era di 2.75$. Se, come noi, rimanete a lungo in città, valutate l’opportunità di acquistare la Metrocard che, con 33$ dà diritto ad un numero di corse illimitato per una settimana (inclusa la funivia per Roosevelt Island).
N.B.: durante la procedura di acquisto della Metrocard alle macchinette automatiche, viene richiesto il c.a.p. negli States: io ho inserito 99999.
I bambini non pagano la metro. Non so esattamente fino a quale età ma a noi hanno proprio detto che Amy (9 anni) poteva passare tranquillamente sotto le sbarre.
Chi si sposta in passeggino deve mettere in conto qualche difficoltà: raramente ho visto ascensori per accedere ai binari.
A piedi: credo sia inevitabile, durante un viaggio a New York, camminare tanto. Anche se si raggiungono le mete principali con i mezzi, poi ci sposta, si va a vedere cosa c’è lì vicino, ecc… Noi abbiamo percorso tra i 13 e i 20 km a piedi al giorno (8 il giorno in cui abbiamo fatto “solo” shopping). Le scarpe comodissime sono fondamentali per non rovinarsi la vacanza! Noi avevamo scarpe da ginnastica con suola in memory foam e le abbiamo trovate eccezionali.
Orientarsi a New York è relativamente semplice poiché le strade sono perpendicolari tra loro e spesso identificate con un numero, quindi si rintraccia facilmente la 27a se si è alla 6a, per esempio. Gli indirizzi vengono quasi sempre forniti con un incrocio tra due strade, semplificando ulteriormente le ricerche.
Il consiglio fondamentale che mi sento però di darvi, è quello di utilizzare una app tipo Citymapper: imposti il punto di arrivo e quello di partenza e ti propone tutti gli itinerari possibili (a piedi, con i mezzi, con uber, ecc…) dandoti poi indicazioni precise sugli spostamenti e sugli orari della metro.
Funziona solo quando è collegato a internet ma consente di salvare i punti di interesse e gli itinerari che vogliamo vedere anche offline, senza connessione e con gps attivo.
Per me è stato fondamentale (anche se sottostima parecchio la durata degli itinerari a piedi).
Come raggiungere la città dall’aeroporto
Capitolo a parte merita il trasporto dagli aeroporti alla città (e viceversa). Per risparmiare si possono utilizzare subway + trenino sopraelevato. In alternativa i taxi gialli che fanno servizio da aeroporto a città.
Attenzione, nella zona arrivi, a non farvi fregare da signori distinti che si spacciano per taxisti privati (ci siamo cascate anche noi, manco fossimo delle pivelline, e non è stato piacevole): all’aeroporto JFK si ESCE dal terminal e si seguono le indicazioni per Taxi Cab (il costo è di circa 70-80 $, a cui va sempre aggiunta la mancia di circa 15-20% a seconda della soddisfazione del cliente).
Dove alloggiare a New York
New York City è immensa. Quando abbiamo iniziato a studiare la meta, abbiamo innanzitutto cercato di capire dove si trovassero le attrazioni che ritenevamo imperdibili e poi ci siamo orientate di conseguenza, scegliendo di alloggiare in una zona comoda.
Alla fine abbiamo optato per un hotel nel quartiere finanziario, a 10 minuti a piedi dalla Freedom Tower e soprattutto a 5 minuti a piedi dalla fermata Foulton della subway, dalla quale passano tantissime linee, garantendoci un collegamento diretto con quasi tutte le zone che abbiamo raggiunto nei giorni successivi. Avere una fermata della metro a portata di passeggiata comoda è fondamentale per semplificare gli spostamenti.
Il contraltare di questa comodità è rappresentato dai costi ma, grazie ad un’offerta trovata su Booking, siamo riusciti a spendere il giusto (per i canoni di New York, non per i nostri!): 200 $ al giorno per il solo pernottamento in 3.
L’hotel è il Four Points by Sheraton di 6, Platt Street: camere non troppo ampie ma con due comodi lettoni matrimoniali (quindi adatte anche per 4 persone) molto confortevoli. Bagno privato con phon, pulizie (non molto accurate) e cambio biancheria quotidiani, acqua nelle stanze tutti i giorni e disponibilità di the e caffè sia in camera sia alla reception nelle ore di colazione, wifi incluso.
La ritengo una sistemazione adatta anche per famiglie con bimbi piccoli, anche se lo spazio in stanza (che comunque è tanto rispetto agli standard che abbiamo notato in altri hotel) non consente molti margini.
Dove mangiare a New York
Ovunque, sulla base dei gusti e del budget.
Inutile dire che hot dog, hamburger, street food, fritti e “porcherie” varie sono presenti ad ogni angolo e costano poco. Ma esistono anche diversi locali che propongono cucina vegetariana o bio (io sono onnivora, ma dopo tanta carne di giorno, le zuppe la sera me le gustavo molto volentieri!), take away, market con l’angolo gastronomia…
Noi abbiamo quasi sempre usufruito del take away per le nostre cene, perché dopo 10 ore trascorse in giro non avevamo mai voglia di uscire anche per cena!
I pranzi invece ce li siamo gustati tra street food, diner (sono i tipici e imperdibili ristoranti americani) e anche qualche locale dove gustare ottimi brunch (il magico rooftop bar, al 230 di Fifth Avenue) o merende particolari (come il bar di Alice “Alice’s Tea Cup).
Mi avevano consigliato anche di andare a mangiare da Ellen Stardust, non lontano dal Rockefeller Center, ma non siamo riuscite… sarà per la prossima volta! 😉
Per un pasto memorabile, alcuni locali must di New York sono l’Hard Rock Café, Bubba Gump e Katz Delicatessen (lo storico ristorante in cui mangiare immensi panini con pastrami dove fu girata la memorabile scena del film “Harry ti presento Sally”).
Insomma, a seconda di dove alloggiate o dove vi trovate, troverete sicuramente qualcosa che fa per voi.
Fare shopping a New York
Ammetto che io sul fronte souvenir e shopping sono una frana, perché sento sempre il bisogno fisico di portare a casa con me qualcosa che mi faccia pensare ai luoghi che ho visitato.
A questo aggiungiamoci pure che le mie amiche “NY lovers” mi avevano istruito per bene sul da farsi. Il risultato è stato una valigia in più al ritorno.
Però credo che a New York questo sia inevitabile. Un po’ perché spesso si trovano capi a prezzi scontati rispetto all’Italia (soprattutto in periodo di saldi, come è successo a noi). Un po’ perché New York è un sogno che si realizza, è l’immaginario che prende forma, è un film che esce dallo schermo per diventare realtà. Stampe o altri oggetti di arredamento, cappellini, tshirt, bandiere, statuine, libri, agende vintage a tema viaggio sono solo alcuni degli oggetti in cui vi imbatterete e che vi faranno immediatamente pensare al loro posto ideale in casa vostra. Per questo è importante avere spazio libero in valigia all’andata… o in alternativa comprare un nuovo trolley proprio nella Grande Mela.
Alcuni nomi da non dimenticare:
- Abbigliamento e accessori: Century 21, TJ Maxx, Marshalls, Burlington, Uniqlo (ma anche Children Place, Target, Forever 21)
- Per i bambini (e non solo!): Disney Store, Lego Store, M&M’s Store, American Girl Place (per gli amanti delle bambole high cost) e Build a bear (per gli amanti degli orsacchiotti high cost, ma tutti rigorosamente personalizzatissimi)
In ogni luogo turistico troverete poi gadget di vario genere, compresi bellissimi libri per bambini su New York!
Cosa mettere in valigia per un viaggio a New York
Noi siamo andate in estate, e siamo tornate nel 2022 in dicembre: in inverno è freddo, MOLTO freddo, quindi organizzatevi di conseguenza.
Anche in estate comunque il clima è molto variabile: nella prima settimana di settembre le temperature oscillavano dai 18 gradi dei giorni nuvolosi ai 30 di quelli soleggiati, quindi raccomando assolutamente di portare con sé una felpa, un kway ed eventualmente uno zaino impermeabile (i nostri fedeli Amphibious hanno prestato un egregio servizio anche sotto la pioggia newyorkese).
In molti playground ci sono giochi ad acqua, quindi è utile avere sempre con sé costumino, asciugamano e cambio completo per i bimbi, oltre a crema solare, occhiali da sole e cappellino.
Per la sera, dipende molto dal tipo di programma che intendete seguire: io pensavo che alla sera saremmo uscite a cena e mi ero portata un paio di sandalini più eleganti e un paio di cambi decenti. Ahah che ottimista! Dopo 10 ore a piedi in giro per la città, il take away è quasi sempre stato la risposta al nostro bisogno di cenare prima di andare a letto (le altre volte, invece, abbiamo cenato fuori senza prima rientrare in hotel, quindi i “capi sera” non sono stati tolti dalla valigia!).
Ah mi raccomando: non tenete nello zaino o nella borsa che portate con voi forbicini o altri oggetti pericolosi perché per entrare nei luoghi più turistici ci sono controlli come in aeroporto (non per i liquidi). Sulla Freedom Tower non sono ammessi neanche i cavalletti per le macchine fotografiche.
Quanto costa un viaggio a New York
Diciamo che, tendenzialmente, un viaggio a New York è costoso, ma molto dipende da noi, da come riusciamo ad organizzarci e da quello che decidiamo di spendere in loco.
VOLO
Se si possono evitare i periodi di alta stagione, volare a New York può costare veramente poco. Tralasciando il fatto che noi non abbiamo pagato per i motivi spiegati in premessa, il nostro volo sarebbe costato 290 euro a testa, acquistandolo in gennaio per settembre sul sito di American Airlines (operato da British Airways).
Spesso si trovano offertissime per la Grande Mela anche con ottime compagnie come Emirates, quindi per il volo bisogna seguire i soliti consigli già dati:
ALLOGGIO E PASTI
Dormire a New York per noi ha rappresentato la voce di spesa più alta di tutto il viaggio. Come ho detto sopra, pur trovando un’ottima offerta, abbiamo speso 200 $ tasse incluse a stanza in 3 (2 adulti e 1 bimba) per il solo pernottamento (più altri piccoli benefit che l’hotel include per tutti). Durante le ricerche avevamo trovato qualcosa a meno: o era lontano dal centro, o era in centro ma con stanze di dimensioni minime, davvero impraticabili. Alla fine abbiamo trovato un buon compromesso tra il bisogno di essere comodi alle attrazioni e quello di non spendere una follia: nella zona finanziaria, non distante da Wall Street, quindi comodissima a tutta la zona sud di Manhattan.
Se si decide di alloggiare fuori Manhattan e Brooklyn probabilmente si spende meno, però bisogna valutare bene anche gli spostamenti che ne conseguono, sia in termini di tempo che in termini economici.
Un’ottima alternativa è sempre l’appartamento, che consente di essere autonomi con i tempi e di autogestirsi anche i pasti.
Il costo dei pasti può variare da pochi dollari a infinito a seconda di come ci organizziamo.
I DINER, tipici ristoranti americani, hanno ottimi prezzi soprattutto per la colazione, ma anche per pranzo e cena: oltre ad essere economici, rappresentano poi un’autentica esperienza che va assolutamente provata.
Lo STREET FOOD è disponibile ovunque e costa pochissimo e molti ristoranti fanno anche TAKE AWAY.
Noi ci siamo anche un concesse un ottimo brunch la domenica mattina in un locale elegante vicino all’Empire State Building: con 29 $ adulto e 15 $ bambino avevamo accesso illimitato al buffet, e soprattutto un panorama indimenticabile (grazie infinite a Il Blog di Ely per la dritta!).
Insomma, a parte un paio di esperienze più costose, per noi il cibo ha influito poco sul budget finale.
ESCURSIONI
Un’altra voce di costo importante è rappresentata ovviamente dagli ingressi alle attrazioni: grattacieli, musei, traghetti… hanno tutti un costo, anche per i bambini.
Uno dei primi modi per risparmiare è l’acquisto del CityPASS, un booklet di voucher per accedere ad alcune delle attrazioni di New York a prezzi agevolati, ma ve ne parlerò più dettagliatamente in un prossimo articolo.
E’ bene infine sapere che esistono tante attività ed attrazioni gratuite da fare con i bambini! Curiosi di conoscerle?
Allora ci aggiorniamo fra qualche giorno.. e preparatevi perché ne leggerete delle belle.
Più di 30 cose gratis da fare a New York
Nel frattempo, però, credo che siate pronti anche voi per leggere i consigli delle “NY Lovers” sulla Grande Mela… quindi buon divertimento con questi bellissimi articoli:
New York per bambini: la guida completa!
Vacanza a New York con una bimba in passeggino: Olly nella Grande Mela
Diario di viaggio a New York con bambini: la Grande Mela…a gattoni!
Itinerario a New York City con bambini: 9 giorni a spasso per la città
Festeggiare il compleanno a New York: una vacanza indimenticabile!
USA E BAMBINI: diari di viaggio e consigli pratici
Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
Iscriviti alla newsletter di Bimbi e Viaggi per rimanere sempre aggiornato sulle novità!
Per saperne di più, clicca qui: Cos’è Bimbieviaggi Blog di Viaggi e Vacanze con bambini
Se ti piace il blog, seguici anche su FACEBOOK, INSTAGRAM, TWITTER
Pingback: In viaggio con i nonni: 10 luoghi nel mondo da visitare con i nonni
Ciao Milena, ho trovato molto utile il tuo racconto in quanto approcciero’ NY in marzo con la mia famiglia.
Sono alla ricerca della scarpe comode, tu nel racconto fai riferimento alla suola in memory foam.
Puoi essere piu specifica?
Sono scarpe di Decathlon?Mi puoi dire la marca, grazie.
Ciao Martha! Le scarpe che ho usato io sono Diadora già dotate di suola in memory foam (tipo le Sketcher, per capirci, che credo siano quelle che l’hanno inventata). Volendo però, in commercio esistono proprio le suolette in memory foam da inserire in scapre tue. Io le ho viste anche da Decathlon. Sono molto molto comode e confortevoli
Pingback: Cose gratis da fare a New York con i bambini (ma anche senza)
Pingback: Viaggio con gemelli di due anni tra Stati Uniti e Messico