Quest’anno siamo riusciti a realizzare un sogno per tutta la famiglia, compresi noi adulti che vogliamo continuare a credere nella Vera Magia del Natale: siamo andati in Lapponia per conoscere Babbo Natale e scoprire la sua terra! Ecco qui tutte le informazioni utili per organizzare un viaggio sul Circolo Polare Artico…
L’idea di andare in Lapponia è nata, come spesso accade, per caso, per la voglia di organizzare un viaggio di gruppo che potesse interessare il pubblico di Bimbi e Viaggi e che potesse regalare ai nostri piccoli esploratori qualcosa di unico. Incontrare Babbo Natale è stata la risposta perfetta a tutti i nostri desideri, ed è così che è nato il nostro > viaggio di gruppo a Rovaniemi.
Dov’è la Lapponia?
Babbo Natale vive a Rovaniemi, la capitale della Lapponia, in Finlandia, e qui è possibile incontrarlo durante tutto l’anno.
Per raggiungere Rovaniemi dall’Italia, allo stato attuale, non esistono voli di linea diretti, poiché tutti fanno scalo ad Helsinki o altre città minori, dalle quali ci si può spostare con voli interni o via terra. Le compagnie charter dei tour operator, invece, hanno voli diretti in alcuni periodi dell’anno e consentono quindi di raggiungere Rovaniemi da Milano in poco più di 3 ore.
A pochi km da Rovaniemi, dove si trova la Casa di Babbo Natale, passa Napapiiri, il Circolo Polare Artico, la zona più settentrionale del mondo, dove si può ammirare l’aurora boreale e assistere al fenomeno del sole di mezzanotte. Qui, infatti, in inverno la luce del sole è quasi assente, mentre in estate non se ne va mai.
Quando siamo andati noi (inizio dicembre) il dì durava indicativamente dalle 10 alle 14.30, per il resto buio totale.
Il fuso orario è di più 1 ora rispetto all’Italia.
Lapponia con bambini in inverno: il nostro viaggio
Per organizzare il nostro viaggio avevamo a disposizione 4 giorni, dal 7 al 10 dicembre, per sfruttare il ponte dell’8 dicembre ed evitare che i bimbi perdessero troppa scuola. Ciò ha significato ovviamente viaggiare in uno dei periodi più cari dell’anno, ma anche uno dei più magici, perché vivere la Lapponia durante il Natale è sicuramente un valore aggiunto non indifferente, quindi alla fine posso dire che ne è valsa la pena.
Sulla base di questa nostra esperienza, ma anche degli scambi che avvengono quotidianamente nel nostro gruppo facebook Famiglie Globetrotter, ho quindi raccolto tutte le informazioni utili per chi è interessato ad organizzare lo stesso viaggio. Ecco le risposte alle domande più comuni sul tema “Viaggio in Lapponia con bambini”.
Viaggio in Lapponia: qual è il periodo migliore per andare?
Non esiste una risposta univoca a questa domanda, perché dipende molto da cosa si vuole vedere e da quanto tempo e budget si hanno a disposizione.
Le attrazioni naturalistiche non mancano mai, né d’estate né d’inverno. Babbo Natale vive lì e lo si può incontrare sempre, ma io vi consiglio di informarvi bene, perché so di persone che, in bassa stagione, sono arrivate mentre “lui dormiva” e non l’hanno potuto vedere.
Se l’obiettivo del viaggio in Lapponia è -come noi- incontrare Santa Claus, potete decidere se accontentarvi di vederlo (e quindi qualsiasi periodo dell’anno va bene) o se vivere la vera magia del Natale, e quindi la scelta è obbligata: dicembre!
Sì è vero, fa freddo (anche se noi siamo stati molto fortunati, con temperature minime di meno 10) ma esistono le attrezzature per ripararsi adeguatamente.
Inoltre, se è vero che in bassa stagione il viaggio costa meno (ma non sempre si trovano i voli diretti per Rovaniemi) è anche vero che senza la neve e senza il Natale alle porte è tutta un’altra storia, inutile girarci attorno.
Nei 4 giorni di permanenza a Rovaniemi ho provato ad immaginarmela senza neve e sono abbastanza certa che non sia magica neanche la metà di quanto lo è quando è tutta imbiancata. Magari spostandosi da lì le cose cambiano, però bisogna sempre valutare pro e contro di alloggiare lontani dal Santa Village (quanti giorni si hanno a disposizione, come ci si sposta, ecc…).
Quanto costa un viaggio in Lapponia?
Tanto, come avrete già letto nell’articolo di introduzione al viaggio, dove ho raccontato dettagliatamente programma e costi: la vita nel nord Europa è costosa e a Rovaniemi ancora di più.
Gli operatori che organizzano escursioni sono pochi, i tour operator italiani che viaggiano là ancora meno e anche per questo i prezzi restano altissimi: per esempio, si parla di minimo 80-120 euro a testa bimbo-adulto per ogni singola escursione, sia che si viaggi in autonomia sia che si viaggi con tour operator.
I costi lievitano se, come noi, avete pochi giorni a disposizione e quindi si rende obbligatorio cercare un volo diretto per Rovaniemi, per non perdere 2 giorni di viaggio tra andata e ritorno.
I modi per risparmiare, comunque, ci sono e ve ne suggerisco alcuni:
- viaggiare fuori stagione (evitando dicembre – gennaio i costi potrebbero abbassarsi);
- organizzarsi con largo anticipo, pianificando attentamente le tappe da fare e i luoghi in cui alloggiare, per scegliere quelli meno costosi;
- avere più giorni a disposizione: paradossalmente, stando via più giorni si risparmia, perché si può volare su Helsinki e da lì raggiungere Rovaniemi in treno o bus. Parlo però di un tragitto che dura sulle 10-12 ore quindi bisogna comunque essere disponibili a trascorrere tantissimo tempo negli spostamenti (o prendere un volo interno che comunque ha un costo);
- alloggiare in appartamento preparandosi i pasti (magari portando cibo da casa);
- rinunciare a qualche escursione (visti i costi elevati);
- fare un viaggio organizzato per poter usufruire del materiale termico durante tutta la permanenza (*).
Insomma, se cercate un viaggio low cost, potete cambiare destinazione. Per il momento. In futuro non sappiamo, magari le cose cambieranno, ma magari no. Chi lo sa se questo non sia un modo molto semplice per preservare un luogo così prezioso che, altrimenti, sarebbe preso d’assalto e conseguentemente distrutto?
Meglio fai da te o viaggio organizzato?
Sapete bene che io sono una viaggiatrice indipendente e amo organizzare in miei viaggi per due motivi principali: in primis mi piace ritagliarli sulle mie esigenze, decidendo ogni singolo dettaglio degli stessi, ed essendone direttamente responsabile. In secondo luogo subentra il fattore budget: avendo un’esperienza pluriennale nell’organizzazione dei miei viaggi, evitando le intemediazioni riesco sempre a risparmiare notevolmente rispetto a un viaggio organizzato.
O meglio, QUASI sempre. Sul viaggio in Lapponia non sarebbe stato in alcun modo possibile spendere uguale (figuriamoci meno!) perché, avendo a disposizione pochi giorni, avevamo bisogno di un volo diretto che viene coperto solo dai charter noleggiati dai tour operator.
Quindi mettetevi l’anima in pace: se vi hanno fatto un preventivo e vi pare assurdo, purtroppo è giusto, e non otterrete di meno volando in autonomia, se non avete modo di stare via di più e fare un viaggio più “scomodo” (volo con scalo a Helsinki e alloggio lontano dalla casa di Babbo Natale).
Da non sottovalutare altri aspetti positivi di questa tipologia di viaggio organizzato:
- (*) all’arrivo a Rovaniemi viene consegnata tutta l’attrezzatura termica che può essere utilizzata durante il viaggio, consentendo di risparmiare ingenti cifre per abbigliamento che poi qua in Italia non serve (a meno che non si abiti in alta montagna);
- la visita alla casa di Babbo Natale è avvenuta in modo scaglionato tra i vari gruppi quindi l’attesa è stata breve (circa 20 minuti): non so se siamo stati fortunati, ma io l’ho trovato molto comodo;
- ogni attività viene svolta comunque in piccoli gruppi, in modo da non trovarsi mai in mezzo alla folla, nonostante l’enorme quantità di di persone che si trovano a Rovaniemi;
- costa meno: c’è poco da fare, se si hanno pochi giorni e non si vuole trascorrere tutto il tempo negli spostamenti, il viaggio organizzato alla fine dei conti è più economico, nonostante abbia il plus dell’accompagnatore in lingua italiana che si occupa della logistica e di tutto quanto riguarda le prenotazioni e l’organizzazione delle attività.
Insomma, per quanto mi riguarda, viva il fai da te quasi sempre, ma non per una breve vacanza da sogno in Lapponia in alta stagione.
I contatti in loco
Il nostro viaggio è stato organizzato da Giver Viaggi e Crociere, uno dei pochi tour operator italiani attivi in Lapponia.
Abbiamo volato su un Boeing 737-800 charter operato da AlbaStar, una compagnia spagnola che non avevo mai sentito ma che mi è piaciuta: voli puntuali, pasti discreti, sedili abbastanza comodi, personale cordiale.
Abbiamo alloggiato presso l’Hotel Sokos Vaakuna, in centro a Rovaniemi, un 4 stelle con camere piccole ma accoglienti, buon ristorante a buffet per colazioni e cene, sauna.
Le escursioni erano operate da Lapland Safaris, che ci è piaciuto molto, super organizzato e professionale, con una varietà di escursioni molto ampia.
Come ci si deve vestire per un viaggio in Lapponia in inverno?
Pesante, molto pesante. Ma con intelligenza. In viaggio con noi c’era Alessia Mammacongelo, quindi abbiamo abusato della sua esperienza per organizzare il bagaglio al meglio.
Noi, come ho detto sopra, siamo stati fortunati perché ha quasi sempre nevicato e le temperature hanno oscillato da 0 a meno 10 nel caso più estremo, contro i meno 28 registrati la settimana precedente il nostro arrivo. Quindi non abbiamo subìto il disagio di viaggiare a temperature estreme, anche perché il clima secco fa percepire molto meno freddo di quanto succeda, con temperature analoghe, dalle nostre parti (io sono di Bologna, quindi l’umidità rende il freddo molto più “penetrante”).
Ciononostante è bene considerare che tutte le attività per cui si organizza un viaggio nel Circolo Polare Artico sono all’aperto, una situazione a cui pochi di noi sono abituati, quindi è fondamentale essere adeguatamente preparati.
ABBIGLIAMENTO TECNICO FORNITO SUL POSTO
Come detto, a chi viaggia con tour operator, viene subito fornito l’abbigliamento tecnico necessario per proteggersi anche dalle temperature estreme:
- berretto
- sciarpa
- tuta termica intera con cappuccio
- guanti
- calzettoni di lana
- scarponi
- (più sottocasco e casco per l’escursione in motoslitta)
E’ lo stesso materiale che viene fornito anche a chi organizza le escursioni con gli operatori locali ma che viene lasciato per tutta la permanenza solo se si acquista un numero minimo di escursioni.
Come si svolge il tragitto aereo – aeroporto – sala distribuzione abbigliamento?
Era il mio cruccio iniziale: ok, arrivo dall’Italia che è freddo quindi ho addosso abbigliamento invernale, ma come faccio se arrivo là e ci sono meno 30? Il tempo che si trascorre all’aperto in questo tragitto è minimo, quindi è sufficiente avere addosso qualche strato: un buon intimo termico, felpa in pile, berretto e giacca pesante, più qualche capo di scorta nel bagaglio a mano. Prima dell’atterraggio, quando il pilota comunica la temperatura a destinazione, si può valutare quanti strati indossare.
In aggiunta ai capi messi a disposizione in loco, è importante portare con sè tutta una serie di capi da indossare a contatto con la pelle.
ABBIGLIAMENTO TECNICO DA CASA
Ho già condiviso in questo articolo alcune utili informazioni per chi viaggia in montagna: cosa mettere in valigia per una vacanza sulla neve con bambini?
Riporto qui alcuni utili consigli per un viaggio in Lapponia. In primis, bisogna mettere a contatto con la pelle capi termici di buona qualità (banditi cotone e tessuti naturali che manterrebbero la pelle umida e quindi fredda):
- maglia a maniche lunghe e colletto alto
- leggins o calzamaglia termica
- calzettoni di lana
- sottoguanti
Poi altri capi d indossare sopra l’intimo:
- passamontagna o scaldacollo in pile
- berretto di lana, meglio se con paraorecchi
- moffole
- felpe di pile
- pantaloni comodi tipo tuta
Insomma, il consiglio più utile resta sempre quello di attrezzarsi a strati ed indossare quelli che ci servono caso per caso.
Noi ci siamo riforniti da Decathlon come al solito. Altre marche valide suggerite da Mammacongelo sono: per l’abbigliamento Kombi, Patagonia, Hunderharmour, Hallyhansen; per le scarpe: Sorel, Pajar, Ugg.
E’ importante non indossare capi troppo stretti alle mani e ai piedi, per non ostacolare la circolazione e abbandonare per strada frammenti di arti assiderati 😉 Anche guanti e scarpe devono essere LARGHI!
Tutti i consigli di Mammacongelo li trovate qui: Come vestire i bambini in caso di freddo estremo
ACCESSORI UTILI PER UN VIAGGIO IN LAPPONIA IN INVERNO
E’ bene portare con sè anche tutta una serie di accessori utili:
- Occhiali da sole
- Scaldotti per mani e piedi (noi abbiamo preso gli usa e getta di Decathlon e li abbiamo trovati molto utili)
- Costume, cuffia e ciabatte di gomma per sauna e piscina
- Creme molto dense e nutrienti per proteggere viso, labbra e mani (noi abbiamo usato la Créme de Laponie di Sephora)
- Collirio
- Zaino impermeabile (noi come al solito abbiamo usato gli zaini Amphibious così tutto era riparato anche sotto la neve).
- Macchina reflex e treppiede (indispensabili se si vuole fotografare l’aurora boreale)
Attenzione alla tecnologia!
Con il freddo le batterie si scaricano molto più velocemente e le macchine fotografiche possono essere danneggiate dai grandi sbalzi di temperatura tra interno ed esterno:
- portare con sè varie batterie, powerbank e caricabatterie
- portare sali di silicio da tenere vicini alle macchine fotografiche (soprattutto se non sono tropicalizzate) per ridurre la probabilità che si formi condensa
- non cambiare obiettivi all’aperto
- in caso di freddo estremo riparare macchine e smartphone
Altri consigli arrivano da Alessia, la fotografa del gruppo: Come fotografare i bambini sulla neve: i consigli pratici di Alessia e Fotografia di viaggio: come fotografare l’aurora boreale
Da che età consiglio un viaggio in Lapponia in inverno?
Per concludere questo primo articolo sul nostro viaggio, non posso non dedicarmi ad una delle questioni più spinose per chi viaggia con bambini: da che età possiamo portarli al gelo del Circolo Polare Artico?
Ovviamente ciascuno di noi deve valutare in base alla propria personalissima situazione. Anche a Rovaniemi i bambini nascono, crescono, giocano, mangiano, si ammalano e guariscono, quindi sulla carta possiamo portare in Lapponia anche i piccolissimi. Mia figlia ha 10 anni quindi non ho avuto alcun tipo di problema su questo fronte.
Se dovessi consigliare ad un’amica da quale età portare un bimbo da Babbo Natale, direi 4 anni, ma anche 5, per diversi motivi:
- ad alcune attività non possono partecipare bimbi sotto i 3 o 4 anni (quindi è sempre meglio informarsi prima);
- il freddo è freddo davvero, si può arrivare anche a meno 30, e il nostro corpo non è abituato: se dobbiamo trascorrere il tempo a preoccuparci di come proteggerli dal freddo, con l’ansia che stiano male, non ha senso, perché rischiamo di non goderci l’esperienza; e loro rischiano di prendere davvero tanto freddo, di quello doloroso, che ti sembra che ti congelino mani e piedi…;
- quasi tutte le attività si svolgono interamente all’aperto: questo è un aspetto non da non sottovalutare! Non dobbiamo pensare solo al freddo in sé, ma anche al fatto che si stia sempre fuori, in mezzo alla neve e al gelo, per lo più al buio (perché le ore di luce in inverno sono pochissime). Anche noi adulti, dopo qualche ora di attività, andavamo in hotel a riposarci, figuriamoci i piccolini!
A tal proposito, è anche bene ricordare che le attività consigliate da fare in un giorno con i bimbi sono una, massimo due, proprio per evitare di distruggersi di stanchezza. - Non ultimo, si tratta di un viaggio molto costoso, che per molti di noi rappresenta il viaggio da “una volta nella vita”: trattandosi di un’esperienza così bella e intensa, credo sia meglio fare in modo che anche i bambini la ricordino in modo consapevole.
Se poi decidete di andarci prima, non crucciatevi, l’hanno detto persone ben più titolate di me che ogni esperienza arricchisce gli esseri umani, neonati compresi, quindi….
Per il fatto che non ricorderà niente questo è vero, ma noi abbiamo un ricordo cosciente e una memoria interna. Il ricordo cosciente è quello per cui puoi avere l’immagine del posto in cui sei stato a mo’ di fotografia; la memoria è il vissuto, gli affetti, uniti a quella situazione. Della nostra primissima infanzia non abbiamo ricordo cosciente, ma memoria sì ed è la parte più formativa per la nostra mente. Noi psicoterapeuti la ritroviamo nei sogni, nel pensiero non cosciente.
> Leggi tutto: “Perché si deve viaggiare con i bambini“
Curiosi di sapere quali attività si possono fare a Rovaniemi con i bambini? A presto! 😉
Io intanto sto iniziando a preparare il viaggio in Lapponia seconda edizione per il 2018: se siete interessati, mandate un’email a bimbieviaggi@gmail.com
Per altre informazioni:
Visita il sito di VisitRovaniemi
Leggi qui: Incontrare Babbo Natale in Lapponia: il Santa Claus Village
.
Leggi anche qui:
Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
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Incollo di seguito una risposta molto interessante ricevuta via email da una lettrice:
Ciao Milena ,
Sono ***. Seguo molto bimbi e viaggi perché anche la nostra e’ una famiglia di viaggiatori: adoro pensare ogni anno a viaggi adatti all età dei miei bimbi, mete alle quali possano essere interessati ed entusiasti quindi i nostri viaggi sono molto ponderati e studiati. E’ una cosa che adoro fare organizzare i viaggi a nostro piacimento e misura.
E quest anno guarda caso abbiamo fatto 2 viaggi che ho visto fare anche a voi ma in periodi opposti:
Fine febbraio inizi marzo Lapponia
Fine ottobre inizio novembre Thailandia.
Ho appena letto i tuoi consigli di viaggio per la Lapponia e non mi trovo daccordo su alcuni punti.
Il primo in particolare e’ il periodo migliore:
Non credo sia dicembre.
Ora ti spiego perché.
Quando abbiamo deciso di fare questo viaggio abbiamo optato per fine febbraio inizio marzo per questi motivi e penso si sia rilevato il top:
– Le giornate sono lunghe, il sole scende alle 17.30/40 e fino alle 18 c e’ luce ( come in Italia nello stesso periodo)…. a differenza di dicembre che fa vuoi alle 14.30
– c e’ meno pericolo di freddo ( e’ vero voi siete stati fortunati ma a dicembre di solito e’ mooooolto più freddo )
… anche noi per febbraio sio stati fortunati perché durante il giorno si arrivava solo a -4
– mi sono documentata bene e ottobre/ novembre e fine febbraio / marzo sono i periodi con maggiori possibilità di vedere L aurora boreale ( aime noi L abbiamo mancata perché nevicava e L ultima sera che si era rasserenato L aurora si era presentata a 150 km di distanza da noi….quindi non L abbiamo vista)
– a gennaio costruiscono gli hotel di ghiaccio ( che restano fino a metà aprile) quindi non si trovano a dicembre. Noi abbiamo ovviamente cenato li e visitati.
– la magia del Natale con tutta quella neve, babbo natale, le renne, gli husky etc etc. la si respira uguale uguale anche febbraio. Una volta la’non cambia nulla.
– meno caro.
Quindi direi che il consiglio per fare un viaggio così lo sposterei su febbraio.
Abbiamo fatto scalo ad Helsinki e con la scusa ci siamo fermati lì una notte così abbiamo visitato una capitale.
Noi siamo andati con una altra famiglia ed eravamo in 8.
Volevamo proprio immergerci nella natura di questo viaggio e come struttura non abbiamo scelto un hotel a Rovaniemi ( che tra L altro e’ proprio brutta con quegli edifici fatto a cubo tutti uguali) ma siamo andati a pochi km fuori da rovaniemi (mi sembra 3) dove anche se a breve distanza dalla città eravamo immersi nel bosco. Abbiamo preso un cottage stupendo.diviso in due appartamenti disposti ognuno su 2 piani con tanto di caminetto, mansarda e sauna privata in bagno. In realtà erano una serie di cottage facente parti di un hotel ( se si voleva a pagamento si poteva fare colazione nel corpo centrale dell hotel) .
http://www.ounasvaaranlakituvat.fi/
Questo e’ il sito e tramite ” safartica” abbiamo preso tutte le escursioni ( anche li siamo stati riforniti di tutto il materiale)
Un’altra cosa da stra consigliate e’ che all interno del villaggio di babbo natale i bimbi possono andare da soli ( dai 5 anni) con le mini moto slitte.
Ma attenzione …non mi sto riferendo a quel triste circuito davanti al Santa Claus village dove di faceva il giro tondo . Ma da lì andando 100 m verso il bosco c era un altra struttura dove proponevano escursione in mezzo al bosco. E ti assicuro che e’ stata L escursione più emozionante. Vedere la mia bimba, 5 anni appena compiuti ( il maschio ne aveva già 7 quindi mi sembrava grande) guidare da sola la mini motoslitta nel bosco tra gli alberi per 40 minuti e’ stato fantastico e non ti dico quanto si sono divertiti i bimbi.
Questa attività L avevo trovata nel sito del Santa Claus village anche se in loco non e’ molto sponsorizzata.
Noi avevamo affittato un furgoncino per essere più indipendenti ma ad ogni modo per le escursioni che abbiamo fatto ci venivano a prendere e portare quelli dell agenzia.
Non so perché ti scrivo tutto ciò… non voglio sembrare arrogante ma solo perché questo e’ stato il viaggio in assoluto che più mi è rimasto nel cuore, magico. E ci tengo a chi andrà di vivere L esperienza nei migliori dei modi ( e con questo non voglio dire che il vostro e’ stato meno bello, anzi tu sei brillante, ma solo per dare altri spunti)
Farlo poi con i bimbi e vederlo tramite i loro occhi lo ha reso ancor più meraviglioso. Per non dire anche che a 5 e 7 anni credono proprio in Babbo Natale e a tutta la magia.
Concordo con te: L età minima di 5 anni.
Ah si! Problema scuola: quest anno carnevale cadeva in questo periodo e ad esempio da noi le scuole sono chiuse il lunedì e il martedì grasso.
Noi in realtà avendo unito Helsinki abbiamo fatto 2 giorni e mezzo li (ma proprio perché eravamo di scalo altrimenti e’ una città carina ma normale) e 3 giorni e mezzo in lapponia quindi 6 giorni anziché 4.ma i bimbi hanno saltato pochi giorni.
Ora ti saluto continuando a seguirvi ….. anzi… a ottobre di quest anno sto pensando di portare i bimbi sempre in mezzo alla natura (le città secondo me non hanno ancora L età per viverle appieno)in Canada: a vedere il ” foliage” autunnale.
Qualcosa del tipo on the road. Da Montreal a Toronto (per le cascate) passando per i parchi dell Ontario.ma devo prima cercare e vedere se nei parchi trovo qualcosa di ” avventuroso” per loro da fare.
Se hai qualche dritta pubblica pure 😉
La mia risposta è stata:
Ciao ***, La scelta di dicembre come periodo ideale è per la preparazione al Natale, che è adesso, quindi lo trovo il periodo migliore per quello che era il nostro obiettivo. Poi, come detto, ognuno ha le proprie esigenze quindi deve scegliere in base a quelle.
Del Santa Claus village parlerò in un altro articolo, dove citerò tutte le attività 🙂
Infine.. purtroppo da noi niente vacanze per Carnevale e, visto che abbiamo già fatto e faremo vari viaggetti durante la scuola, abbiamo preferito non far perdere altri giorni di scuola, quindi l’altissima stagione purtroppo è stata un obbligo…
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