Come organizzare una vacanza in Canada in camper con bambini? Ce lo racconta oggi Francesca che con il camper ha circumnavigato la penisola della Gaspesie in Québec con i suoi due bambini, Margherita e Dario (4 e 2 anni).
Nel pensare alle vacanze estive lo scorso anno eravamo orientati verso mete extra europee, in modo da poter sfruttare al massimo l’ultimo viaggio quasi gratis di Dario che compie gli anni a settembre. Di solito i nostri progetti di viaggio iniziano con grandi fantasie e lunghe ricerche di mille possibili combinazioni aeree, e nel nostro navigare su internet ci siamo imbattuti in voli diretti da Venezia a Montreal e Toronto ad un prezzo decisamente interessante, e abbiamo capito di aver trovato la nostra destinazione!
Il Canada ci aveva già conquistati in passato: nel 2014 abbiamo visitato la British Columbia con Margherita che allora aveva un anno e mezzo, ed era stato il primo viaggio importante fatto in 3. Ci avevano colpito i bellissimi parchi nazionali e gli spazi immensi, la gentilezza dei canadesi e la loro accoglienza verso i bambini, quindi sapevamo di andare sul sicuro.
CANADA CON BAMBINI: VOLARE CON LA
COMPAGNIA LOW COST AIR TRANSAT
Abbiamo un po’ tergiversato prima di acquistare i biglietti aerei perché purtroppo dovevo aspettare il piano ferie estivo, ma tenendo monitorati i prezzi tra gennaio e marzo non abbiamo notato grosse fluttuazioni per questa tratta.
I nostri voli sono stati:
• 08/07/2017: Venezia (14:35) – Toronto (17:50)
• 22/07/2017: Montreal (21:25) – Venezia (10:50 +1)
Dopo un po’ di indecisione dovuta alle recensioni non proprio confortanti lette su internet, abbiamo deciso di volare con la compagnia canadese low cost AirTransat. Noi abbiamo volato con un A310, che non è proprio l’aeromobile più moderno del mondo, ma le dimensioni dei posti a sedere sono normali e i bagni abbastanza piccoli ma negli standard di una low cost.
I pasti con AirTransat si riducono ad un solo pasto principale e una merenda, oltre a bevande illimitate gratuite, e anche Dario, nonostante fosse infant, ha avuto diritto ad un pasto completo. Quando abbiamo chiamato la compagnia aerea per capire come organizzarci con i pasti per Dario ci hanno spiegato che AirTransat non dispone di menu per bebè ma che è possibile richiedere anche per gli infant il menù da adulto. È opportuno comunque verificare questa informazione al momento del proprio viaggio perché le cose nel tempo potrebbero cambiare. Al call center sono stati molto disponibili, ma non ci sono operatori che parlino italiano.
Rispettando la filosofia delle compagnie low cost, ogni comfort è a pagamento: le cuffiette per l’intrattenimento di bordo, la coperta e il cuscino, eventuali extra o variazioni al menu proposto devono essere pagati a parte. Sul nostro aereo non erano presenti gli schermi al sedile, ma appeso al soffitto c’era uno schermo ogni 4 file di posti. Per accedere all’intrattenimento di bordo a libera scelta si può però scaricare la app di AirTransat (conviene farlo già da casa) sul proprio tablet.
A parte questo, abbiamo comunque potuto imbarcare gratuitamente il passeggino per Dario e i seggiolini auto, ed era compreso nel prezzo del biglietto un bagaglio da stiva grande a testa.
Tornerei a volare con AirTransat? Sinceramente sì. Penso che la comodità di un viaggio sia un concetto soggettivo e per noi le limitazioni imposte da AirTransat non hanno costituito un problema.
Nello zainetto di Margherita avevamo messo i loro giochi preferiti e un gioco e un libro nuovi a testa che gli abbiamo fatto scartare durante il volo, inoltre mi ero attrezzata con alcuni spuntini e un tablet, anche se un solo tablet per due bambini non è stata un’idea particolarmente brillante: siamo stati costretti a metterlo via abbastanza in fretta dopo aver dovuto dirimere qualche lite tra fratelli. Il volo del ritorno invece era notturno quindi, a parte la scomodità di dormire seduti, è filato tutto liscio.
Per saperne di più:
Ultima nota per chi si sta chiedendo quanto buona era l’offerta: abbiamo speso in tutto per 2 adulti, un bambino e un infant la bellezza di 1155 euro. A noi è sembrato veramente un ottimo prezzo!
COME NOLEGGIARE UN CAMPER IN CANADA
Quando abbiamo visitato il Canada nel 2014, non eravamo molto preparati a viaggiare con bambini ed avevamo rinunciato a noleggiare il camper perché organizzativamente ci sembrava un’impresa troppo difficile: non avevamo mai fatto un viaggio in camper né un intercontinentale con la nostra bimba ed eravamo pieni di dubbi. Durante la vacanza, però, ci eravamo un po’ pentiti della scelta fatta. Abbiamo quindi deciso di impegnarci a fondo in modo da poter fare la nostra vacanza a bordo di un bel camper canadese: amiamo la vita da campeggio e volevamo vivere un’esperienza il più possibile a contatto con la natura, inoltre volevamo la libertà di decidere dove fermarci e per quanto tempo.
Nonostante fossimo più esperti di 3 anni fa abbiamo dovuto fronteggiare non poche difficoltà organizzative e prezzi di noleggio alle stelle, ma non ci siamo lasciati scoraggiare. Dopo lunghe ricerche abbiamo capito che le offerte delle grandi compagnie ormai ci erano scappate e che le compagnie locali non concedevano il drop-off; siamo stati costretti, quindi, ad usare il camper solo per un giro ad anello su Montreal e a trovare un mezzo di trasporto diverso che ci permettesse di percorrere la tratta Toronto – Montreal. Inizialmente abbiamo pensato di spostarci in treno per la prima parte del viaggio, ma i prezzi dei biglietti non sono affatto economici e non giustificavano la scomodità di doverci trascinare in giro bambini, valigie e seggiolini auto!
Alla fine abbiamo noleggiato un camper SafariCondo di dimensioni abbastanza contenute con Discount Québec. Nonostante gli spazi interni un po’ angusti, avere un camper piccolo ci ha permesso di guidare senza difficoltà e di parcheggiare un po’ ovunque senza problemi.
Il nostro mezzo era nuovo e in ottime condizioni, e ci sono stati forniti l’attrezzatura da cucina (pentole, stoviglie, posate, bollitore, …), 900km di percorrenza, tubo dell’acqua, cavo elettrico e kit per svuotare i serbatoi inclusi nel prezzo del noleggio. Abbiamo acquistato a parte un pacchetto di 2000 km e il kit di coperte e asciugamani, mentre abbiamo deciso di non noleggiare tavolo e sedie.
Questa scelta si è rivelata azzeccata: in tutte le aree di sosta a pagamento, in campeggio, e persino i giorni in cui abbiamo fatto sosta libera, abbiamo sempre trovato dei comodi tavolini di legno per poter cenare all’aperto.
Una precisazione, a mio avviso doverosa: in questo diario di viaggio riporto solo la mia esperienza personale. Stando a quel che ci è stato detto al momento di ritirare il camper, la sosta libera in Canada è tollerata, a patto che non ci si fermi a bordo strada o all’interno di proprietà private. Noi abbiamo deciso di fare sosta libera e abbiamo visto molti camper fermi in aree di sosta comunali o in parcheggi lontani dalla strada, ma prima di fermarsi fuori dai campeggi bisogna essere coscienti che lo si fa a proprio rischio. Siccome noi non siamo camperisti esperti (è stata la nostra seconda vacanza in camper) ho trovato questo sito in cui vengono indicate aree di sosta per camper sia gratuite che a pagamento. Le tre notti in cui abbiamo fatto sosta libera mi sono affidata ai consigli del sito, e per la nostra piccola esperienza si è rivelato affidabile.
Purtroppo siamo stati un po’ sprovveduti e abbiamo scoperto solo a noleggio camper effettuato che Discount Québec non permette il drop-off di nessun mezzo di trasporto che venga da uno stato diverso dal Québec. Noi pensavamo di poter noleggiare un’auto da Discount a Toronto e consegnarla al noleggio camper di Sainte Hilaire (vicino a Montreal) ma non è stato possibile e siamo quindi stati costretti a cercare un’altra compagnia di noleggio che avesse un’agenzia auto relativamente vicina al ritiro camper e che ci permettesse il drop-off da Toronto. La logistica della giornata di consegna auto e ritiro camper non è stata proprio semplicissima e non mi sentirei di consigliare a nessuno il passaggio auto – camper come lo abbiamo fatto noi!
Tutto sommato il noleggio del camper ha inciso parecchio sul budget finale (lo abbiamo pagato circa 190 euro al giorno) ma ci ha permesso di fare la vacanza che desideravamo: abbiamo cenato e dormito immersi nella natura e nel silenzio, abbiamo potuto decidere le tappe strada facendo in base a quel che preferivamo fare e all’umore della truppa e ci ha permesso di essere più veloci nelle soste e negli spostamenti, visto che abbiamo dovuto rifare le valige solo a fine vacanza.
CANADA IN CAMPER: COSA METTERE IN VALIGIA
Per quel che riguarda l’abbigliamento abbiamo seguito alla lettera quello che Alessia ha scritto in questo utilissimo Valigia per il Canada: cosa portare.
Non abbiamo mai tirato fuori dalla valigia la giacca impermeabile e abbiamo usato poche volte il pile ma mai e poi mai mi sarei sognata di partire senza! Sono però partita senza neanche un ombrello, ma con il meteo siamo stati molto fortunati e c’è sempre stato un clima caldo e soleggiato, escludendo una pioggerellina il primo mattino a Toronto e un clamoroso acquazzone il penultimo giorno a Montreal.
Di giorno si stava tranquillamente in maglietta e pantaloncini e alla sera una felpa era sufficiente. Solo in Gaspésie abbiamo usato i pile alla sera, ma c’è da dire anche che dormivamo in campeggio e cenavamo all’aperto.
Sciarpa e cappello sono stati fondamentali soprattutto per i bimbi sia per ripararsi dal vento che per proteggerli dalle fastidiose mouches blanches che abbiamo incontrato in Gaspésie, e che hanno il brutto vizio di pungere in testa e dietro le orecchie.
Dopo una lunga indecisione abbiamo pensato di portare da casa i nostri due seggiolini auto: stavamo pianificando una vacanza on the road con parecchi chilometri da macinare ogni giorno, e abbiamo ritenuto che la certezza che i bimbi stessero comodi e sicuri nei loro seggiolini fosse essenziale. Sicuramente viaggiare con due seggiolini auto non è la cosa più comoda del mondo, ma la nonna ci ha procurato una valigia di dimensioni epiche, con tanto di manico e ruote, nella quale sono riuscita ad infilare entrambi i seggiolini e qualche altra cosuccia.
Per Dario abbiamo portato sia passeggino, che marsupio, che zaino portabimbi e tornando indietro non lascerei a casa nessuna di queste tre cose.
Il passeggino nelle città è stato fondamentale: per me sarebbe stato troppo faticoso girare tutto il giorno con Dario nel marsupio, che invece abbiamo sfruttato nei momenti di grande stanchezza di entrambi i bimbi (soprattutto i primi giorni) o per percorsi brevi. Nei parchi nazionali, invece, abbiamo usato solo lo zaino portabimbi perché ci dava la possibilità di tenere Dario al riparo dal sole e di mettere nelle varie tasche tutto il necessario per restare fuori mezza giornata.
Siccome il papà è appassionato di fotografia, non c’è verso di fargli portare altro che non sia il suo zaino fotografico e di conseguenza bambino, pranzo e vestiti di ricambio dovevano trovare posto sulle mie robuste spalle! Per Margherita invece non abbiamo portato niente di particolare, anche perché a quattro anni e mezzo cammina più di noi!
Come bagaglio quindi ci siamo “limitati” ad una valigia enorme con dentro i seggiolini auto, una valigia da stiva grande che conteneva anche marsupio e zaino da trekking per Dario, un trolley da cabina, uno zaino da trekking da 35L, la mitica Trunky e uno zainetto portato dalla baby viaggiatrice Margherita. Per i nostri standard siamo partiti leggerissimi!
VIAGGIO IN CANADA: SCEGLIERE IL CONTRATTO TELEFONICO
Al momento del nostro viaggio il roaming sul Canada con il nostro operatore telefonico italiano costava 6 euro al giorno, e abbiamo quindi deciso di acquistare una SIM prepagata una volta arrivati in Canada soprattutto perché dormendo in campeggio immaginavamo che avremmo fatto fatica a trovare una connessione internet. Dopo alcune ricerche, abbiamo deciso di acquistare una tessera prepagata CHATR direttamente in un negozio a Toronto (la tessera si può acquistare anche online ma può essere spedita solo ad indirizzi canadesi), perché doveva essere quella con la miglior copertura e il prezzo più basso.
Nel nostro caso, però, quelli per la SIM canadese non si sono rivelati soldi ben spesi: appena abbiamo superato Tadoussac e siamo entrati in Gaspésie non abbiamo più avuto segnale e ci siamo ritrovati comunque senza connessione internet fino al nostro rientro a Québec.
A presto per le prime tappe del nostro viaggio in Canada… si parte dall’Ontario!
Per leggere tutti gli articoli sul nostro viaggio, clicca qui: Canada by Francesca
Per leggere tutti i racconti di viaggio in Canada della nostra community, clicca qui: Canada con bambini
Francesca
{testi e fotografie di Francesca Rubbianesi}
{foto di copertina da Shutterstock}
Iscriviti alla newsletter di Bimbi e Viaggi per rimanere sempre aggiornato sulle novità!
Per altre informazioni sui viaggi con bambini, leggi la nostra guida: “Bimbi e Viaggi: la guida completa per viaggiare sereni con i bambini“
Per saperne di più, clicca qui: Cos’è Bimbieviaggi Blog di Viaggi e Vacanze con bambini
Se ti piace il blog, seguici anche su FACEBOOK, INSTAGRAM, TWITTER e GOOGLE+
Ciao Francesca, grazie per questa dettagliata descizione del viaggio! Prenderemo sicuramente ispirazione per le nostre vacanze in Canada di quest’anno. Inoltre avrei una domanda, riguardo lo zaino porta bambini è possibile imbarcarlo sugli aerei senza pagamenti aggiuntivi? Ti ringrazio!