Ogni anno a Oristano, l’ultima domenica di Carnevale e il martedì grasso, si tiene Sa Sartiglia, una gara equestre molto emozionante. Vi racconto l’edizione 2018 a cui ho partecipato.
In occasione del Carnevale 2018, ho assistito alla festa più importante della città di Oristano: la Sartiglia (o Sa Sartiglia), una gara equestre dalle origini antichissime, che avevo già introdotto in questo articolo:
La città di Oristano si prepara alla Sartiglia
L’emozione dell’evento più partecipato della città si respira nell’aria praticamente per tutto l’anno a Oristano, ma diventa più tangibile nei giorni che precedono la gara, quando le strade del centro storico vengono riempite di sabbia sulla quale correranno i cavalli e viene allestito il villaggio della sartiglia: bancarelle e stand enogastronomici che accoglieranno i numerosi visitatori nei giorni della gara.
Sono arrivata a Oristano il sabato precedente la gara e l’emozione era davvero palpabile.
Consiglio di fare un giro al Centro di Documentazione della Sartiglia, situato nell’edificio dell’ex asilo infantile: una sorta di piccolo museo che raccoglie gli elementi e i cenni storici più significativi della manifestazione, molto utile per avere un’idea generale su ciò che succederà nei giorni successivi.
Lungo le strade della città sfilano i primi cortei che annunciano la gara del giorno successivo e le persone passeggiano, in attesa del grande giorno.
Sartiglia di Oristano:
tutte le tappe della giornata
Io ho assistito alla gara della Domenica, quella del gremio dei contadini, ma la giornata del martedì, quella del gremio dei falegnami, si svolge circa allo stesso modo, con piccole variazioni soprattutto sui costumi.
La giornata della gara si articola per tutti in 4 tappe fondamentali.
Sartiglia Tappa 1: preparazione dei cavalli nelle scuderie
La prima tappa della giornata si svolge all’interno delle scuderie, dove i cavalli vengono puliti, sistemati, coccolati e agghindati con decine di rosette realizzate a mano, nei colori prescelti dalla singola scuderia.
Questi cavalli, di razza anglo arabo sarda, vivono al pascolo e vengono usati prevalentemente per le feste paesane con valenza storico-culturale. Hanno ottime caratteristiche morfometriche che consentono di trasmettere il dna della corsa.
Sartiglia Tappa 2: la vestizione di Su Componidori
Se è vero che le corse sono i momenti più adrenalinici, è altrettanto vero che la vestizione di Su Componidori, il capo-corsa, è un momento molto emozionante e sentito.
Si svolge all’interno del gremio che organizza la Sartiglia dove, alla presenza di decine di persone e giornalisti, viene abbigliato per la gara: i vestiti e gli accessori gli vengono letteralmente cuciti addosso e alla fine (dopo circa 1 ora) Su Componidori indossa la maschera, salta in groppa al suo cavallo e si appropinqua verso l’uscita per recarsi lungo il tracciato della corsa, passando tra ali di folla che lo acclamano.
Nella vestizione ci sono elementi sia maschili (cappello) che femminili (velo, che è quello che portano le amazzoni)
Ogni anno Su Componidori cambia, venendo scelto dai gremi in base al merito.
Nel corso della storia ci sono state solo 2 donne.
Sartiglia tappa 3: la corsa della stella
Il momento clou della giornata è però certamente la corsa della stella, durante la quale i cavalieri sfrecciano a tutta velocità lungo le strade di Oristano, per riuscire ad infilzare la stella appesa.
Sartiglia tappa 4: le pariglie
La Sartiglietta
Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni – tranne dove diversamente precisato}
{partecipazione in collaborazione con Fondazione Sa Sartiglia}
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Pingback: Carnevale in Sardegna: la storica Sartiglia di Oristano
Ottimo articolo di Milly e bellissime foto di Milena Marchioni! Se si vuole vedere un carnevale diverso dal solito trambusto fatto nei maggiori centri d’Italia, allora credo che le tradizioni del Carnevale di Oristano facciano proprio al caso vostro viaggiatori!