Viaggiare con un bambino autistico si può? Lascio la parola alla super mamma Barbara Milani che ha creato un blog da seguire e condividere: si chiama “Una famiglia blu” e regala tanti sogni a tutte le famiglie speciali!
Se siete arrivati su questo blog probabilmente avete dei bambini e vi piace viaggiare insieme a loro. Se siete arrivati fino a questo articolo allora probabilmente avete anche un bambino disabile e non ne volete sapere di smettere di conoscere il mondo.
È per questo motivo che poco più di un anno fa mi sono buttata in questa avventura, perché cercavo spunti per un viaggio con un bambino autistico ma non ne ho trovati. Sono rimasta molto delusa, ma invece di abbandonare tutto cosa ho fatto? Mi sono rimboccata le maniche, ho studiato cose che mai avrei pensato nella vita, ed ho aperto un blog che parla di viaggi e autismo, o di come viaggiare con un bambino autistico.
Viaggiare con bimbo autistico: “Una famiglia blu”
Ciao, sono Barbara, ho 38 anni, e sono una che se ci crede non molla! Ho una bella famiglia, siamo in 4 ed uno dei miei figli ha un disturbo dello spettro autistico. Ci piace viaggiare, uscire con gli amici ed ammazzarci di risate. Sono tutte cose normali, ma diventano un po’ più difficili se devi convivere con la disabilità, qualunque essa sia. A casa nostra conviviamo con l’autismo, una disabilità cognitiva ancora poco conosciuta anche se molto diffusa, e diciamo che è un inquilino abbastanza scomodo, ma non possiamo sfrattarlo!
Cos’è l’autismo?
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi
Ma in pratica?
Spiegarlo è difficile perché ci sono infinite sfumature e gravità, per questo non è semplice dare una definizione che vada bene per tutti. Una persona autistica ha un’elevata sensibilità sensoriale che può compromettere la quotidianità, selettività alimentare, e scarsa capacità di adattamento. Con le giuste terapie molte cose migliorano, ma una persona autistica lo è per sempre. È un modo di essere, una persona può imparare a stare in società ma non può cambiare quello che è. Nella maggior parte dei casi comunque non si raggiunge un livello di autonomia tale da permettere una vita “normale”, ed è questo il problema che si trova ad affrontare ogni famiglia con un figlio autistico.
Ma veniamo a noi, chi siamo?
Noi siamo Una famiglia blu, e nel blog parlo dei nostri viaggi, delle esperienze che facciamo e di come lo facciamo. Infatti ci piace fare le stesse cose che fanno tutti, solo che lo dobbiamo fare in modo diverso, con tempi diversi e con qualche aiutino in più. Da questo autunno ospito post scritti da altre famiglie blu come noi, ma non è semplice trovare persone che si espongano tanto, e lo capisco. Approfitto per fare un appello:
“Se c’è qualcuno che vuole contribuire con qualche racconto, anche in forma anonima, contattatemi, perché ogni esperienza è importante!”
Il nostro progetto
Cosa vogliamo fare con il nostro blog? Semplicemente far conoscere l’autismo, raccontare le nostre esperienze per creare una rete di persone e racconti veri per far sì che sempre più famiglie trovino la voglia ed il coraggio di viaggiare.
Perché diciamocelo, se siete qua è perché cercavate esperienze già fatte, per andare sul sicuro, no? Ecco, è quello che cercano anche le famiglie come la nostra, solo che non c’è nessuno che ne parla. Ma da adesso ci siamo noi!
L’anno scorso per esempio siamo stati a Londra, abbiamo preso per la prima volta l’aereo in quattro ed abbiamo “testato” cosa voglia dire veramente viaggiare con un bambino autistico. Così abbiamo potuto dare dei consigli e informazioni pratiche a chi ancora aveva timore ad affrontare un viaggio del genere. Nonostante le informazioni ci siano, purtroppo non sempre sono di facile accesso e condividere ciò che sappiamo è un altro degli scopi del blog.
Qualche settimana fa siamo stati in montagna per il weekend e Marco voleva a tutti i costi sciare. Ero titubante perché non sapevo se fossero preparati a lavorare con bambini disabili. La signora alla scuola di sci con cui ho parlato è stata molto comprensiva e disponibile e mi ha rassicurata spiegandomi che erano preparati praticamente a tutto. E così ci siamo affidati, ed abbiamo fatto più che bene!
Ho imparato che a volte noi genitori ci facciamo molti più problemi di quelli che in realtà dovremmo, ma è il sorriso soddisfatto dei nostri bimbi a farci capire che abbiamo fatto bene a provare!
Crediamo fermamente nel diritto al divertimento per tutti, siamo convinti infatti che quando si fa qualcosa che piace e ci si diverte si ha una percezione diversa, migliore, del mondo. È la frustrazione di non poter fare la peggior cosa che ci possa capitare. E noi non lo accettiamo!
Abbiamo cresciuto Marco e Alessio dicendogli che nella vita avrebbero potuto fare qualunque cosa, e faremo di tutto per mantenere questa promessa. Non solo per loro, ma cerchiamo di migliorare un po’ il mondo che ci sta intorno perché solo con la conoscenza si può sperare in un’inclusione vera.
Nel frattempo, comunque, ci divertiamo!
Venite a scoprire le nostre avventure sul blog: Una famiglia blu
E date un’occhiata anche a questa bella pagina: Viaggi con bambini con disabilità
Barbara
{testi e fotografie di Barbara Milani}
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Ciao, mi chiamo Monica e ho anche io un bambino autistico. Abbiamo già viaggiato qualche anno fa ed è andato tutto bene. Solo che era piccolo e, diciamo, meno consapevole.
Adesso ha 9 anni e molte paure tra cui l’aereo.
Vorremmo andare in Irlanda per un viaggio on the road. Consigli sul popolo irlandese? Sono autismo friendly o meglio cambiare meta?
Ciao Monica, ti consiglio di contattare direttamente Barbara sul suo blog in modo che possa darti tutte le informazioni utili per il vostro viaggio.
Un abbraccio, milena