Disneyland Paris è magia pura, è un luogo dove si vivono in prima persona avventure da fiaba e non mancano emozioni per grandi e bambini. Papà Luigi condivide con noi tante utili informazioni sul suo weekend di magia con tutta la famiglia!
Siamo quel tipo di persone che non amano il turismo di massa, eppure i Parchi a Tema riescono a muovere le corde giuste nel nostro interesse. Disneyland Paris non è un parco giochi, non è una semplice accozzaglia di giostre di stampo a stelle e strisce. E’ un mondo a parte, creato per cercare di allontanarti dalla realtà, dove fumetti e fotogrammi prendono inspiegabilmente vita, dove un vero e proprio esercito di figuranti ed operai ripetono ogni singolo momento in ogni singolo giorno dell’anno una trama pensata ed ideata per farti volare con la fantasia per qualche giorno. E badate, questo è calibrato in ogni dove sia per i bimbi che per i ragazzi più grandi fino ai genitori!
La cosa che più stupisce è il dettaglio ben oltre il maniacale con cui la firma del topastro venga impressa in ogni centimetro quadrato del Parco, la cura con cui ad esempio è creato e animato ogni metro della Main Street, l’originalità di ogni singolo negozio o ristorante, quella continua e incessante sensazione di “esclusività” che traspare pure dagli odori e dai rumori che si avvertono mentre ci si trascina stremati da una “Land” all’altra.
Un altro aspetto è l’attenzione che ogni addetto ha verso il visitatore: il concetto è che anche se qualcosa va storto o c’è un problema “Ehi siete a Disneyland, ci pensiamo noi e risolviamo tutto in qualche maniera“.
Così ad esempio un servizio lento ed infinito al ristorante Chez Remi, che ci ha fatto perdere un fastpass prenotato, si è tramutato in un accompagnamento della receptionist all’entrata dell’attrazione in cui ha spiegato che per loro colpa avevamo perso lo slot; così ci han fatto passare subito avanti saltando la fila.
E’ quasi imbarazzante la cura e l’attenzione che ti danno, ti viene da pensare di non essere finito in The Truman Show, invece è tutto vero 🙂
Disneyland Parigi in inverno:
la nostra esperienza
Nell’ultimo weekend di vacanza invernale dell’Ile de France il parco era affollatissimo, al 90% la presenza di francesi locali, qualche sparuta minoranza spagnola, qualche italiano e anglofono. Mi è capitato raramente di trovarmi all’estero ed incrociare così pochi italiani, ed è stata una sensazione davvero rilassante.
Devo dire che questa volta, rispetto alla volta precedente nel 2013, ho apprezzato il poter usare il roaming internazionale: poter controllare in ogni istante lo stato delle file nel parco ha aiutato tanto nell’ottimizzare tempi e spostamenti. Abbiamo comunque camminato per 20km nel Parco uno dei giorni, senza peraltro che i bambini ne risentissero più di tanto, ed è strano perché, a casa quando la distanza è la “strada” che li separa dal divano al telecomando sembra che per loro sia sempre una impresa impossibile da percorrere!
Quindi resta un luogo godibile se si è pronti a camminare, e talvolta correre, da mane a sera.
E’ evidente come il traino del momento, per casa Disney, sia stata l’acquisizione della Lucas Films & Arts, infatti Star Wars è una presenza che non si può ignorare.
La parata a metà giornata blocca tutti gli Studios o quasi, e sembra davvero organizzata da nerd appassionati della saga, sfilano un po’ tutti i personaggi “pupazzeschi”, cioè tutti quelli dal volto impersonale, Chewbecca, C3PO, Darth Vader, Phasma, Kylo Ren, l’esercito imperiale… e le evocazioni sono davvero ben fatte. Alla sera, lo spettacolo proiettato sulla Tower of Terror è impressionante, fa da sparring partner a quello di chiusura del parco che subito dopo viene proiettato sul Castello della Bella Addormentata.
La cosa potrebbe far venire l’orticaria ai puristi Disney, ma supponiamo che il ritorno mediatico del baraccone Star Wars stia dando i suoi frutti. E’ un’entrata a gamba tesa nella tradizione Disney che, ad esempio, l’acquisizione della Marvel non ha causato.
I supereroi tardano a ritagliarsi un degno posto nel mega Parco, ma sono in atto dei lavori per ospitare alcune nuove zone, inedite, che porteranno ad avere una casa stabile nel Parco sia agli Avengers che alle sorelle Anna ed Elsa di Frozen. A proposito, ma quanto è brutta Let It Go in Francese? Ma quanto fa figo invece la “s” sibilante francofona quando Anna chiama disperata “Elza!! Elzaaaa!!” ?? 😉
Altro aspetto per godere a pieno del Parco è che, spesso, anche i luoghi in cui ci si mette in coda per una attrazione, sono GIA’ l’attrazione stessa! L’ingresso della Tower of Terror, l’entrata di Ratatouille con lo pseudo ologramma di Gusteau (che strizza l’occhio agli ologrammi fantastici di Hogwarts negli Universal ad Orlando), i cimeli musicali del Roller Coaster, la carrellata di memorabilia di Star Tours e potrei continuare per ore…
Altra cosa notata, il sabato e la domenica girano molti più personaggi con cui fare le foto, quindi se una delle vostre “mission” é completare l’annuario concentrate l’attività in questi giorni, negli altri troverete meno figuranti e toglierete solo più tempo alle attrazioni.
Disneyland Paris:
i must, secondo noi
- il ristorante Chez Remì (impressionante la cura con cui è riprodotto ogni dettaglio del film)
- la sensazione che da sempre la Tower of Terror, anche se già lo sai e te lo aspetti (tra l’altro, da bravi #genitoridimerda ci abbiamo portato anche i due piccoli, che non dormiranno per giorni suppongo)
- Peter Pan Flight (l’altra volta era in ristrutturazione e me l’ero persa)
- i fuochi dello spettacolo visti dalle carrozze dell’ultimo giro della giornata del Big Thunder;
- i Disney Hotel Fastpass: in pratica, se ho capito bene, se si soggiorna al Newport in Compass Club, al Sequoia in Goldern Forest e al Disney Hotel, si ha un fastpass aggiuntivo per ogni giorno per ogni persona, da usare one-shot, andando direttamente all’entrata fastpass (cioè non va “convertito” in fastpass alle macchinette).
Ciò è bellissimo perché in qualsiasi momento è come avere un jolly in tasca, specie se, come abbiamo notato, al sabato e alla domenica i fastpass standard finiscono ben prima di pranzo, rendendo il pomeriggio una eterna ricerca della fila meno-peggio. Noi i primi due giorni li abbiamo sprecati, tra neve e gelo, non abbiamo praticamente fatto alcuna fila, riuscendo a fare un sacco di attrazioni senza staccare mezzo fastpass; - ristorante Buffet a Volontè Cape Cod, sarà che ce l’avevamo sotto l’albergo, ma è davvero consigliabile se si ha il pacchetto Plus mezza pensione. La varietà del buffet tra primi, carni e pesce è buona, una sera regalavano lo zucchero filato ai bimbi, un’altra un cono gelato maxi “componibile”; magari anche gli altri ristoranti a buffet lo fanno, ma quelli dentro al Parco sicuramente no quindi è da considerare come ottimo rapporto qualità-prezzo.
Disneyland Paris:
cosa evitare
- prenotare i ristoranti al numero telefonico francese: a meno che non abbiate un amico o un parente oltralpe, la spesa non vale la resa. Riuscire a beccare la linea e parlare con un operatore da casa per fermare i tavoli in anticipo e agli orari desiderati può costare anche 15/20€. Poi arrivi in loco e scopri che dalla reception dell’albergo, da ogni cassa di ristorante si possono modificare/annullare le prenotazioni in qualsiasi ristorante. E anche se il Parco era abbastanza pieno, siamo riusciti a cambiare il venerdì la prenotazione della cena per il sabato modificando ristorante ed orario.
- Photpass+ : idea buona alla base, ma i fotografi “ufficiali” non sono ovunque, quindi 3 incontri su 4 la foto te la devi fare. Alcuni fotografi sono sbadati e mi ritrovo 4 foto di una famiglia che non conosco nel mio account, ma non trovo le mie. Hai la foto ricordo per ogni attrazione, ma dopo 17 foto di ritratti con le facce sconvolte ti chiedi se ne valesse davvero la pena 😀 e probabilmente la risposta è no. Se proprio volete farlo però acquistatelo al momento della prenotazione perchè costa 10€ meno che se acquistato dentro al Parco.
- Non vi focalizzate su UNA attrazione in un determinato momento, anche se ci sono 80 minuti di fila da fare. In 80 minuti vedi un sacco di altre cose, e prima o poi l’orda da quella attrazione andrà a rovinarne un’altra, dovrete solo essere scaltri ad essere sempre al momento giusto nel posto giusto 😉
Disneyland Paris con bambini:
i costi
- volo EasyJet A/R MXP-CDG per 5 persone (2 Adult + 3 Child) 310,00€ acquistato a Novembre 2017
- 4 ricaricare Navigo Decouverte Semain 91,20
- 4 biglietti TGV da Marnèe -> CDG Terminal2 80€
- Pacchetto Disneyland Paris 1.565€:
—- 4 giorni e 3 notti Newport Bay in suite Family Compass Club (*)
—- 5 biglietti di entrata 4 giorni per i 2 parchi
—- Mezza Pensione formula PLUS per 5 persone per 3 giorni
—- Photopass+
—- Tassa di soggiorno
(*) Cos’è il Newport Compass Club?
Il club (e l’omonimo Golden Forrest al Sequoia Lodge), obbligatorio se si sceglie una camera a 5 o 6 posti letto, disponibile come opzione migliorativa per tutte le altre tipologie di stanze, si trova al 7* ed 8* piano dell’edificio. Sono le stanze più spaziose, vere e proprie suite (noi avevamo due bagni, due divani, due letti matrimoniali full size, un ampio ingresso con armadio, frigo, TV ovviamente, scrivania e dotazione di bollitore per il the e macchinetta Nespresso con cialde).
Si ha una zona di Checkin e Checkout dedicata in un’ala diversa dalla reception standard (e aveste visto l’orda di gente che c’era in arrivo ed in partenza in questo weekend “francilien”, vi assicuro che si è fatta apprezzare :D). Oltre a questo, tramite il pass del club si ha accesso, per tutta la durata del soggiorno (quindi compreso quello di arrivo e quello di ripartenza):
- piscina riscaldata dell’Hotel
- sala da colazione esclusiva con servizio dedicato
- lounge esclusiva dalle 10:00 alle 22:00 con possibilità di avere bibite fresche (coca, fanta, minute maid..) acqua, latte, cioccolata calda, the, caffè tutto gratis e a volontè
- merenda salata e dolce dalle 16:00 alle 17:45 (sempre a gratis)
Tutti questi benefit, non sono da intendere tanto come privilegi, ma come soldi “risparmiati”. Mi spiego, star fuori tutto il giorno nel parco è causa e rischio di continue spese, per smangiucchiare, per bere, e dentro il parco i prezzi sono folli. Anche 3€ per un mezzolitro di acqua naturale, 15€ per un hotdog. Avere a disposizione in albergo una zona dove magari recuperare le forze nel pomeriggio, o dove passare la mattina o la sera a fare refuel di bibite e snack è stato eccezionale. Non abbiamo speso 1€ che fosse 1 dentro al parco per bere e/o mangiare. Così sai quanto hai speso, ma sai che non spenderai di più.
Spero che le mie siano informazioni utili e complementari a quelle già disponibili.
Alla prossima!
Luigi
{testi e fotografie di Luigi Buti}
{foto di copertina di Alliance/Shutterstock}
Per saperne di più:
Iscriviti alla newsletter di Bimbi e Viaggi per rimanere sempre aggiornato sulle novità!
Per altre informazioni sui viaggi con bambini, leggi la nostra guida: “Bimbi e Viaggi: la guida completa per viaggiare sereni con i bambini“
Per saperne di più, clicca qui: Cos’è Bimbieviaggi Blog di Viaggi e Vacanze con bambini
Se ti piace il blog, seguici anche su FACEBOOK, INSTAGRAM, TWITTER e GOOGLE+
Pingback: Codici sconto Disneyland Paris: consigli per risparmiare | Bimbieviaggi