Noi amiamo i viaggi itineranti, respirare avventure e scoprire nuovi paesi. Ma questa tipologia di viaggi richiede un’organizzazione precisa e studiata a lungo per evitare brutte sorprese. Oggi Tania, nuova mamma della community, ci racconta come ha organizzato il viaggio in Wyoming e South Dakota.
Prima di tutto vorrei ringraziare Milly e tutta la community per gli utilissimi consigli.
Senza di voi non solo l’organizzazione di questo viaggio in Wyoming sarebbe stata molto più complicata, ma soprattutto non sarebbe riuscito così bene! E per sdebitarmi, ora tocca a me dare qualche informazione nuova, qualche aggiornamento e integrazione a quelle che già voi ci avete fornito, soprattutto negli articoli di Marzia:
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Non si tratta di un vero diario perché non descriverò le varie cose che abbiamo visto (per quello ci sono le guide che sono ben più competenti di me) e neppure le mie emozioni (non è detto che quello che entusiasma me abbia lo stesso effetto sugli altri). L’obiettivo è quello di fornire quanti più strumenti possibili per la realizzazione di un viaggio itinerante che con bambini, soprattutto se piccoli, non è sempre facile.
Il primo suggerimento che mi viene in mente è quello di non programmare giornate troppo piene di cose da vedere o fare…molto probabilmente riuscireste a farne solo la metà. Meglio selezionare le “imperdibili” ed avere a portata di mano l’elenco di quelle “escluse” (con orari e giorni di chiusura) così da poterle riproporre qualora ce ne fosse la possibilità. Noi abbiamo fatto così ed è stato perfetto!
WYOMING CON BAMBINI E SOUTH DAKOTA:
COME ORGANIZZARE IL VIAGGIO
NOLEGGIO DELL’AUTO E PATENTE INTERNAZIONALE
Noi abbiamo prenotato con Avis perché al momento era quella con il miglior rapporto qualità/prezzo.
Essendo 4 adulti +1, ci occorreva un mezzo grande. Abbiamo prenotato un minivan e, poiché al momento del ritiro non era pronto (era ancora da pulire), al desk ci hanno offerto, allo stesso prezzo, un lussuoso e nuovissimo Ford Expedition XLT 4×2, 7 posti, anche se per questo tipo di viaggio il fuoristrada non è necessario. Avevamo con noi la patente internazionale con la Convenzione di Ginevra. Al desk Avis in Utah ci avrebbero dato l’auto anche senza, ma per circolare in Wyoming è necessaria.
Ci siamo portati da casa il rialzo per la bambina, che si è rivelato utile nei ristoranti e in aereo, ma per l’auto abbiamo comprato un seggiolino da Walmart per ben 19 Dollari! Quindi, non lo noleggiate, spendereste un sacco inutilmente.
Per pianificare gli spostamenti ho utilizzato mapquest.com che fornisce dei tempi di percorrenza più attendibili rispetto ad altri siti.
DOCUMENTI NECESSARI
Forse non tutti sanno che nel passaporto le pagine macchiate d’inchiostro del timbro della pagina precedente sono considerate nulle, quindi verificate bene, oltre alla validità del documento, anche la disponibilità di pagine per i timbri d’ingresso e uscita dai vari stati USA.
Da sapere anche che in base alle nuove leggi americane, chi è stato in paesi come Iran e Siria (mio marito c’è stato per lavoro qualche anno fa potrebbe essere considerato un terrorista dallo Stato Americano e quindi l’Esta, per entrare nel paese, non basta. Occorre fare un “Visto per non immigrati” che richiede una procedura e tempi di rilascio più lunghi (nonché costi più elevati). Aggiornatevi sul sito ufficiale dell’Ambasciata Americana per il rilascio dei visti.
Assicurazione sanitaria: noi abbiamo optato per la Columbus:
Per saperne di più:
QUANDO PRENOTARE GLI ALLOGGI
La nostra carovana era composta da Marianna (4 anni e mezzo), mamma Tania, papà Daniele e i nonni… che essendo camperisti hanno sangue nomade! Quindi, quando ho prenotato i vari alloggi, ho sempre dovuto cercare 2 camere, ma se si parte per tempo si trova posto ovunque (anche nei parchi, ma per una vacanza in agosto bisogna prenotare gli alloggi già verso Natale – soprattutto a Yellowstone).
Alcuni hotel li ho riservati con Booking, altri contattando direttamente la struttura. Ho deciso di prenotarli tutti prima della partenza per evitare di doverci dividere per i pernottamenti.
COME PREPARARE I BAMBINI PER
VIAGGIO ITINERANTE IN WYOMING E SOUTH DAKOTA
In occasione di questo viaggio abbiamo acquistato a Marianna una fantastica valigia Trunki.
Tra tutti i modelli disponibili lei ha scelto proprio quella da cow-girl rosa! La Trunki si è rivelata utilissima, diventando a tutti gli effetti lo “scrigno dei giochi” della bimba. Marianna, prima di partire, l’ha riempita con le sue cose selezionando quelle che le sarebbero servite durante il viaggio: il pupazzo per dormire, i libri della buonanotte, i colori per l’aereo e le bambole piccole per l’auto. A soli 4 anni ha imparato a fare la valigia.
Poiché la Trunki conteneva tutti i suoi giochi, era di Marianna la responsabilità di portarla con sé in aeroporto, controllare che venisse sempre caricata in macchina e di non dimenticare nessun giocattolo in motel… insomma, un’ottima lezione di viaggio e di vita!
Inoltre avevo comprato qualche gioco che le ho dato quando siamo arrivati e, come tutte le novità, hanno catturato la sua attenzione per parecchio tempo: “Indovina Chi”, formato da viaggio, e le carte del cane Bata-Waff della Djeco. Devo dire che ci hanno salvato negli spostamenti perché durante tutta la vacanza non ha mai fatto il riposino.
Per preparare Marianna al viaggio itinerante in Wyoming e South Dakota ho utilizzato dei libri che abbiamo letto sia a casa, prima della partenza, e poi durante la vacanza. Questi i titoli dei nostri testi:
- Piuma bianca (adatto soprattutto a bimbi 2-4)
- Geronimo Stilton (adatto soprattutto a bimbi 5-10)
- Che storia! Indiani e cowboy di Edizioni EL (adatto a tutti, genitori compresi!) questo libro racconta la vera storia del west, com’è nato il mito fino a Little Bighorn…un piccolo Bignami ma a portata di cucciolo. Fantastico, assolutamente da comprare. Noi ancora lo leggiamo!
Ho anche cercato in internet approfondimenti e tante curiosità sia sui geyser sia sugli animali che avremmo potuto vedere e, per alimentare il mito degli indiani, aneddoti che le abbiamo raccontato durante il viaggio (ottimo e interessantissimo il sito Far West, gestito da Sergio Mura.
Infine, per coinvolgerla nelle passeggiate e stimolarla a camminare, le avevo regalato il “kit dell’esploratore”: un paio di binocoli per andare a caccia di animali selvatici, una lente d’ingrandimento per gli insetti, una macchina fotografica, ed infine la mappa!
Quello della mappa è stato anche un ottimo stratagemma per farle memorizzare le cose viste e un bel ricordo una volta a casa. Le avevo disegnato grossolanamente il nostro itinerario in un foglio A3 e le avevo preparato tante piccole foto che la sera avremmo dovuto ritagliare e incollare accanto ai posti dove eravamo stati durante il giorno.
Questi i piccoli accorgimenti da me utilizzati per preparare la mia bimba al viaggio, e voi quali trucchi utilizzate con i vostri bambini? Come li preparate ai viaggi?
A presto per tutte le tappe del nostro viaggio!
La prima è qui: Parchi USA con bambini: Grand Teton e Yellowstone
Tania
{testi e fotografie di Tania Mezzetti}
{foto di copertina da Shutterstock di Ingo70, fotografo tedesco}
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