La Normandia è una regione francese che nasconde luoghi incantevoli; oggi Alessia ci parla di Ėtretat e della sua zona costiera, assolutamente unica, dove ha trascorso un long-weekend primaverile con la sua famiglia.
Grazie al ponte della Pentecoste, che in Francia si festeggia a maggio, abbiamo potuto approfittare di un lungo weekend per visitare Ėtretat, in Normandia. Ėtretat è un piccolo villaggio che dista meno di due ore di macchina da Parigi, perciò è una meta ideale per una “toccata e fuga” in famiglia.
Il nostro programma per i 3 giorni di break era così suddiviso: una giornata ad Ėtretat, una dedicata alle spiagge dello sbarco e al Normandy American Cemetery e Memorial, infine l’ultima giornata ha previsto una visita a Fécamp, prima di rientrare a Parigi.
Weekend in Normandia con bambini:
ÉTRETAT e dintorni
Ėtretat, che si affaccia direttamente sullo stretto della Manica, è uno dei luoghi più fotografati della Normandia, in tante brochure avrete sicuramente visto le sue alte scogliere bianche in alabastro che assumono forme spettacolari, come archi, fiordi accessibili solo dal mare e gallerie.
Il villaggio costiero è molto piccolo, manca anche il porto –onnipresente in tutte le città normanne- il lungomare si presenta come una semiluna incastrata tra alte scogliere, la passeggiata è in cemento e separa il centro abitato dalla spiaggia in ciottoli. I ciottoli rotondi che costituiscono la spiaggia vengono chiamati “les galettes”, ed hanno il compito di preservare in modo naturale la cittadina dalle tempeste e dalle mareggiate. E’ vietato raccoglierli, come vi avvertono i cartelli, è prevista una multa di 90 euro in caso di dolo.
ÉTRETAT: LE FALESIE
Per visitare le falesie esistono due percorsi. Uno, facile, a sud costeggia il campo da golf della città e offre una vista spettacolare sulla Falesia di Aval e sul suo obelisco monolitico.
Sebbene la passeggiata sia facile non mancano i saliscendi e alcuni sono abbastanza ripidi, perciò vi consiglio un robusto passeggino a 3 ruote o in alternativa fascia/marsupio per i bimbi più piccoli. Bianca durate la passeggiata postprandiale ha dormito comodamente nel passeggino, mentre Lorenzo saltellava tra i prati e i pascoli alle spalle delle falesie. Le falesie non sono cintate, non esistono parapetti (se non vicino ai ponti che le collegano), la passeggiata è direttamente a strapiombo sul mare, quindi attenzione alla sicurezza di tutti. Durante la passeggiata non è mancato il vento, una costante da queste parti, quindi meglio avere a portata di mano una felpa o un pile a seconda della stagione in cui vi recate a Ėtretat.
Quando cala la sera vi consiglio di spostarvi a nord sulla Falesia d’Amont sormontata dalla cappella di Notre-Dame, godere da qui dei colori del tramonto è semplicemente sensazionale. Potete arrivare qui in macchina costeggiando i giardini di Etretat (che noi però non abbiamo visto) o risalendo gli 85 metri della falesia con un percorso di 250 gradini.
Le falesie possono essere viste in parte anche “dal basso”, dalla spiaggia o con tour organizzati che partono dalla vicina Fécamp. Pare che nella falesia di Aval sia nasconda una grotta accessibile dalla spiaggia, dove, il famoso ladro Arsenio Lupin nascondeva i suoi tesori, secondo la penna di Maurice Leblanc. Anni dopo la morte dello scrittore vissuto qui, la nipote ha aperto la sua casa ai turisti rendendola un piccolo museo dedicato al ladro gentiluomo, il Clós Lupin. Il Museo non è eccezionale, l’entrata ai giardini della casa in stile tipico normanno è libera libera ed è simpatico leggere la storia di Maurice e Lupin.
LE SPIAGGE DELLO SBARCO
Visitare le spiagge dello sbarco era un desiderio di mio marito, per evitare il caos di turisti presenti durante le commemorazioni del D-Day (6 giugno) abbiamo deciso di approfittare della “vicinanza” e visitarle ante-tempo. Le spiagge, ancora chiamate con i nomi in codice che avevano durante la guerra, distano poco meno di due ore da Etretat, sono molto lunghe e protette da basse dune di sabbia. Noi abbiamo visto Omaha Beach e Utah Beach, dove sbarcarono gli americani, non vi sono segni visibili della battaglia e sono presenti musei di guerra sparsi un po’ ovunque nella zona.
Il Normandy American Cemetery and Memorial caratterizzato dalle sue file ordinate di croci bianche che ricoprono i prati che si affacciano sul mare è semplicemente emozionante. Da vedere. (L’ingresso è libero).
FÉCAMP
E’ un importante porto di pescherecci della zona, la principale attrazione è la visita alla distilleria benedettina con tanto di degustazione del liquore qui prodotto. In realtà io ho preferito la bella passeggiata a mare che si affaccia sulla spiaggia, anche qui di ciottoli, e le grandi falesie. Con la bassa marea le acque si ritirano liberando una porzione di spiaggia al di sotto delle falesie che rivela una piacevole passeggiata per osservare le bianche scogliere dal basso.
WEEKEND AD ÉTRETAT:
INFORMAZIONI UTILI
Alloggio: Hotel Ambassadeur ad Étretat, camera quadrupla su due piani, prenotato tramite Booking un paio di mesi prima della partenza. Parcheggio custodito e buona posizione. Non offre pranzi e cene ma solo colazione. Pulito e silenzioso, conduzione familiare.
Ristoranti consigliati:
- a Étretat: l’Hotel-Taverne De Deux Augustins, locale storico; La Flottille, cucina tradizionale; Le Galion situato in una bella casa medievale.
- A Omaha Beach: Logis Hotel-Restaurant du Casino, ci siamo finiti per caso, buona posizione, bella vista e ottimo il pesce. Il locale è un po’ anonimo. Seggioloni e fasciatoio per i più piccoli.
- A Fécamp: Le Pavillon, sulla passeggiata affacciato sul mare. Buona la cucina, servizio un po’ lento, seggioloni non disponibili, bagno attrezzato con fasciatoio.
Durante la permanenza a Étretat abbiamo avuto la fortuna di trovare una giornata magnifica di sole, cielo limpido e mare calmo che ci hanno regalato belle foto e dolci ricordi da portare a casa con noi.
Alessia
{testi e fotografie di Alessia Pesce}
{foto di copertina di Gaspar Janos via Shutterstock}
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