In questo emozionante articolo troverete pochi consigli organizzativi. Troverete la testimonianza di una realtà, quella dei genitori single, che mamma Federica ha voluto condividere con noi e con voi, con tatto e dolcezza, nella speranza di poter essere utile a qualcuno.
Come promesso, eccomi a scrivere un post sul weekend lungo in riviera romagnola, sola con mia figlia di 4 anni e mezzo (ad agosto 5).
Io e colui che sta per diventare il mio ex marito abbiamo fatto in modo che nostra figlia crescesse come una piccola globe-trotter, portandola in giro per l’Italia (Valtellina, Sicilia, Roma, Toscana), per l’Europa (Vienna, Siviglia, Minorca, Salamanca, Sant Moritz) e per il Mondo (Singapore, Bali, Kuala Lumpur e dintorni, Capo Verde). Questo piccolo, ma soddisfacente “travel-cv” familiare ci ha permesso di raggiungere un certo livello di organizzazione e forma mentis, a noi come alla piccola, che ha fatto abbastanza sua l’idea che il viaggio sia un modo per divertirsi con mamma e papà, imparare, scoprire e quant’altro.
Detto questo, appunto, io e il papà di questa piccola viaggiatrice ci stiamo separando. Nel tipico modo improvviso che toglie la terra sotto i piedi. Con tutte le criticità e le sofferenze del caso. E, come tutta l’organizzazione familiare, ovviamente anche il tema viaggio – sicuramente secondario in termini di importanza rispetto a temi più importanti, ma non irrilevante per chi lo ritiene comunque un tema imprescindibile della propria vita – è stato messo alquanto in discussione. Basti pensare che ad aprile ho/abbiamo rinunciato ad un viaggio a Mauritius, di cui avevamo già acquistato i voli mesi prima. Un viaggio agognato, sudato, voluto.
Avrei potuto decidere di partire sola con mia figlia, ma ecco che anche in una mamma iper convinta come me si instillano paure e dubbi. “Ce la farò da sola?”. “E se succedesse qualcosa a me – senza essere catastrofici, pensando ad una banale ma tosta influenza – chi baderebbe alla piccola?”. “E se fosse troppo lontano per partire sola con lei?”. Ecco, soprattutto quest’ultimo timore più mi sorgeva, più mi sconvolgeva.
Noi globe-trotter non temiamo le distanze. Che mi stava succedendo?
Insomma, ho capito che la prospettiva del viaggio con i propri piccoli può cambiare e addirittura sconvolgere certezze al cambiare dell’assetto familiare.
E non è come partire soli perché il marito/la moglie lavora. Qui si è soli, punto. Oneri e onori del caso. Non c’è nessuno con cui condividere pensieri, a cui chiedere consigli, di cui fidarsi. O meglio, sì, ci sono parenti, genitori, amici. Ma non c’è più “Quel” qualcuno, almeno nel mio caso, con cui si condividevano i progetti di vita con entusiasmo e partecipazione, accollandosi il 50% degli oneri e degli onori appunto.
Premesso tutto ciò, ho deciso che non avrei permesso a nessun tipo di paura di fermare la mia sete di scoperta dei luoghi, delle persone, del mondo. Per ora ho il timore di affrontare mete a lungo raggio? Ok, si parte dal breve raggio. Ma si riparte. Non ci si ferma. Lo devo a mia figlia e a me stessa, al modo in cui ho deciso di farle conoscere il mondo.
LA NOSTRA VACANZA A RIMINI
Partiamo così alla volta di Rimini, con amici di Milano che abbiamo incontrato direttamente sul posto. Per l’organizzazione, in questo caso davvero banale rispetto a mete lontane e/o complesse, ho optato per il solito ideale che ci accompagnava nei viaggi maggiori: less is more. Portare il minimo indispensabile, anche se ciò ci costa il non poter sfoggiare tutte le paia di sandali che vorremmo! Noi siamo partite con un trolley piccolo, uno zaino medio e una borsetta a tracolla. Del resto per 4 giorni di mare basta poco…
- Passatempi: tablet con cartoni animati, santi stickers, pennarelli e quaderno.
- Mezzo di trasporto: abbiamo viaggiato su un comodo Frecciabianca da Milano a Rimini senza cambi.
- Alloggio: la soluzione più comoda per noi è stato un carino e ben organizzato FamilyHotel “Family Hotels Rimini Continental” (parte di una catena presente anche in Trentino Alto Adige e Puglia), con accesso diretto alla spiaggia e formula all inclusive, con piscina riscaldata e ludoteca, ideale per rilassarsi totalmente per 4 giorni. Animazione presente ma non angosciante.
E che dire di Rimini? Ci è piaciuto molto passeggiare sulla spiaggia, ampia e ben curata. Ai primi di giugno non c’è ancora la folla dell’alta stagione, quindi il relax è assicurato. Ideale arrivare in spiaggia presto per trovare varie specie di animaletti di mare e conchiglie (granchietti, paguri, vongole, conchiglie di vario genere).
Una mini-vacanza che per me, psicologicamente, è stata un po’ come una traversata intercontinentale.
A volte, ripartire – anche per un viaggiatore semi-esperto o comunque convinto – è difficile.
Ma quando, mentre cercavamo conchiglie passeggiando mano per mano, mia figlia mi ha guardata e mi ha detto sorridendo: “mamma, grazie, è la vacanza più bella di sempre” – forse volendo dire, più che altro, “grazie per essere ripartite insieme” – il cuore ha curato da sé molte ferite e ho subito capito di aver scelto bene.
Ripartire nel modo e dal posto che più ci si sente. Comunque, ripartire. Perché, in fondo, ero al mare con mia figlia e non avevo più paura di niente.
La vita è di per sé un viaggio, no? E ora, coi nostri tempi, collezioneremo insieme altri pezzi di mondo.
Ecco una nuova vacanza assieme alla mia bimba: Vacanza sul Lago di Garda con bimbi: i consigli di una mamma single
Federica
{testi e fotografie di Federica Granger}
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