Bruges con bambini: itinerario a piedi

La deliziosa Bruges, in Belgio, è una meta ideale per un tranquillo weekend con i nostri bambini soprattutto perché è comodissima da visitare a piedi. Seguiamo Alessia-Mammacongelo che ci racconta il suo tour della città in compagnia di Lorenzo e Bianca.

Ho scelto Bruges come destinazione per un weekend lampo, incuriosita dalla sua fama e perché dista solo tre ore d’auto da Parigi, dove viviamo. La scelta si è rivelata azzeccata, Bruges non solo è bellissima ma anche piccolina quindi facilmente visitabile se, come noi, si ha poco tempo a disposizione.

Prima di partire, come d’abitudine, ho letto la mia fedele guida e il post di Marilena (> Bruxelles e dintorni con bambini <) per stilare un ipotetico tour a piedi della città, creato ad hoc sulle esigenze della nostra famiglia; unendo punti di interesse ed attività anche per i bambini, Lorenzo 4 anni e Bianca 18 mesi, in modo da accontentare tutti. Il mio programma prevedeva per la giornata di sabato una visita del centro di Bruges e per la domenica una passeggiata fino ai mulini, prima di partire alla volta del mare per poi rientrare in serata a Parigi. Reduce dal weekend posso essere contenta, siamo riusciti a vedere tutto ciò che ci eravamo prefissati e Lorenzo ha tenuto bene il passo… aiutato dalla cioccolata calda! 😉

BRUGES CON BAMBINI:
ITINERARIO A PIEDI DEL CENTRO

Lasciati i bagagli in hotel (il Brugge Park Hotel, scelto per la buona posizione e per la buonissima offerta della camera quadrupla con colazione inclusa trovata su Booking) seguendo Zuidzandstraat, la via dei negozi, si arriva nel cuore di Bruges nella famosa piazza Markt caratterizzata dalla case colorate e dallo svettante Belfort, la torre pendente la cui musica del carillon si sente suonare ogni quarto d’ora in diversi punti della città. Il primo weekend di febbraio a Bruges si è svolta la festa della birra quindi le due piazze principali erano fotograficamente “rovinate” dalla presenza delle tensostrutture dedicate al festival.

Data la pioggia ci siamo subito recati al Frietmuseum imboccando la Vlamingstraat da piazza Markt. Il museo della patatina fritta è una delle tappe dedicate ai bimbi… ma col senno di poi assolutamente evitabile. Il museo è su due piani quindi un po’ scomodo con il passeggino, i bagni sono puliti e per i bambini viene indotta una specie di caccia al tesoro all’interno del museo. La parte della visita che Lorenzo ha più apprezzato è la ricostruzione di una friggitoria tipica al secondo piano, con pentole ed altri utensili con cui si può giocare. Bianca ha dormito tutto il tempo in passeggino ma ha molto apprezzato la cioccolata calda e il waffle del Chcolate Jungle Bar, proprio di fianco al museo della patatina fritta.

Ah, il segreto della vera patatina fritta belga? Eccolo:
Pelare le patate, tagliarle a listarelle, lavarle lasciarle asciugare e “seccare”.
Cuocere le patatine per 6 minuti a 130-140°C.
Lasciarle riposare per 10 minuti
Cuocerle ancora da 1,5 a 3 minuti, a seconda delle dimensioni delle listarelle, a 165-170°C.
Scolarle, mescolarle e salare.

Proseguendo siamo giunti nella bella e caratteristica piazza Jan Van Eyckplein, dopo le (tante) foto di rito con i riflessi delle case sul canale, superato il museo del cioccolato Chocostory, siamo arrivati nella seconda piazza più importante di Bruges, Burg, dove hanno sede il maestoso Municipio e la Basilica del Santo Sangue.

La Basilique du Sainte-Sang (o Heligbloedbasilek in fiammingo) merita assolutamente una visita, è veramente bella e suggestiva. La facciata è scura, cupa in stile gotico rinascimentale, e presenta due cappelle, una inferiore in stile romanico ed una superiore, che è un capolavoro, in stile gotico. La basilica è stata costruita per volere del conte di Fiandra, Teodorico d’Alsazia, che di ritorno dalla Seconda Crociata in Terra Santa portò con sé la reliquia del Preziosissimo Sangue. La reliquia venne inizialmente conservata nella cappella romanica ma attirando sempre più pellegrini fu necessaria la costruzione della seconda cappella al primo piano.
Da Burg ci si sposta velocemente al “Molo del Rosario” imboccando Blinde Ezelstraat fino alla piazzetta Huiden Vettersplein, il punto più romantico e fotografato di Bruges. (su google maps viene indicato come brugge fotoplaats).

Qui trovate anche i moli di attracco per il tour della città in battello; noi abbiamo desistito visto il tempo incerto ed abbiamo proseguito il nostro tour a piedi come da programma.
Seguendo Rozenhoedkaai, costeggiando il canale, si arriva al Groeningmuseum il Museo delle Belle Arti che espone importanti opere di pittori fiamminghi come Jean Van Eyck.

Anche l’esterno del museo è molto interessante con giardini ben curati, vicoli, chiostri e il parco Hof Arens (accessibile anche senza pagare l’ingresso al museo) qui troviamo il Ponte dell’Amore, un ponte a schiena d’asino dove si narra che i ragazzi di Bruges vengano a darsi il primo bacio.
Subito dietro al Groeningmuseum si trova un altro museo l’Arentshuis che abbiamo ammirato solo dall’esterno, una casa patrizia consacrata a Frank Brangwyn importante pittore nonché famoso globe-trotter locale ;).

Si arriva così in Mariastraat di fronte all’antico ospedale Saint Jean divenuto oggi un interessante museo sulla medicina. Proseguendo si arriva infine al Begjinhof e al Minnewaterpark ma noi abbiamo preferito rientrare verso Markt per vederla con le luci della sera e rimandare la visita al parco all’indomani.

LA VIA DEI MULINI

La domenica abbiamo dedicato la mattina come da programma alla passeggiata dei mulini a vento che si trovano nel quartiere Sint-Anna a nord est della città.
Lasciato il nostro albergo abbiamo ripercorso una assonnata Zuidzandatraat fino alla cattedrale St. Salvatoskerkhof (cattedrale di San Salvatore) che presenta nel suo interno più stili architettonici, è un miscuglio di epoche, ma la vera perla è il suo gigantesco organo in marmo bianco e nero.

Dalla cattedrale abbiamo ripreso Mariastraat fino al Begijnhof e ci siamo soffermati sui canali e sul lago del Minnewater popolato da cigni, la vera attrazione del luogo. Lorenzo si è molto divertito a fotografarli, sicuramente la zona merita molto di più in un’altra stagione, in inverno non è apprezzabile appieno.
Lasciandosi il lago alle spalle, seguendo la strada che costeggia il canale, si comincia una tranquilla passeggiata nel parco Minnewaterpark da cui inizia la strada che porta ai Mulini.

La passeggiata non è brevissima, dal Minnewaterpark ai Mulini ci si impiega circa un’ora attraversando due delle quattro porte fortificate di Bruges (Gentpoort e Kruispoort) ovvero ciò che rimane delle antiche mura ed è consigliabile percorrerla con una bella giornata se no non ne vale la pena. I Mulini rimasti sono 4 dei 30 vennero posizionati nel corso del XVIII-XIX sec con lo scopo di abbellire le mura. Hanno tutti colori diversi, bianco, rosa, marrone e “legno”, e due sono visitabili. si trovano nel quartiere di St. Anna.

Una volta arrivati ai mulini tagliando per una delle vie che portano al “Centrum” si arriva velocemente nuovamente in Piazza Markt.
E proprio da una soleggiata piazza Markt noi salutiamo la bella Bruges per dirigerci sulle spiagge della ventosa Den Hann… ma questa è un’altra storia.

BRUGES A PIEDI CON BAMBINI: CONSIGLI UTILI

E’ possibile acquistare un biglietto combinato per l’ingresso ai musei FrietMuseum e ChocoStory, (dalle 10-17 tutti i giorni, biglietto ingresso adulti 7€, bambini sopra i 6 anni 5€, gratis sotto i 6 anni).
Il Groeningmuseum è chiuso il lunedì, gli altri giorni 9.30-17 biglietto adulti 12€ (noi abbiamo pagato 6€ ad adulto grazie allo sconto fornito dall’hotel, bambini gratis). Possibilità di ingresso combinato con il museo Historium a 22 euro.

Dove mangiare: Poules Moules piccolo ristorante con menù tipico in Simon Stevinplein 9, nella stessa piazza trovate The Chocolate Line dove potete osservare i maestri cioccolatai all’opera e provare il Cuberon, il tipico dolce delle fiandre.

Vi consiglio di acquistare la Cartoville Bruges et Gand (si trova su Amazon) delle Guides Gallimard; è una guida-mappa molto utile e pratica, sta comodamente in borsa e non pesa, trovate “l’essenziale” riguardo alla città.

Alessia
{testi e fotografie di Alessia Pesce}

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