Questo racconto di mamma Jessica sulla sua esperienza ai Laghi di Plitvice vi creerà una nuova esigenza: aggiungere la Croazia, e in particolare il Parco Nazionale dei Laghi di Plitvice, come meta nella vostra to do list dei viaggi!
Partiamo da Milano in auto, una sera di luglio, pronti (o quasi) per 8 ore di viaggio non stop verso il luogo più vicino ad un paradiso terrestre che l’Europa sia in grado di offrirci: il parco nazionale dei laghi di Plitvice, nel cuore della Croazia. Con me ci sono mio marito e le nostre due figlie: Alice, 11 anni, e Nicole, 8 anni.
Il viaggio è lungo ma scorrevole e ci ritroviamo alle 7 del mattino nel parcheggio di fronte all’ingresso 2 del Parco Nazionale.
Facciamo poca coda per prendere biglietti e mappe alla biglietteria e alle 8.00 siamo immersi nell’eden: laghi turchesi, scintillanti nel sole di luglio circondati da un silenzio quasi innaturale.
IL PARCO NAZIONALE DEI LAGHI DI PLITVICE
Il parco nazionale dei laghi di Plitvice, patrimonio dell’Unesco dal 1979, comprende 16 laghi, numerose cascate, infiniti ruscelli e torrenti e varie specie animali, purtroppo un po’ restie all’incontro con l’uomo.
Dopo qualche ora dal nostro ingresso al parco ci rendiamo conto di aver ampiamente sottovalutato il caldo e i km da percorrere a piedi: a metà del cammino ci ritroviamo senza acqua! Come in una visione, ci viene incontro una signora del posto che vende frutti di bosco deliziosi e ci salva dall’imminente disidratazione.
Nel primo pomeriggio arriviamo all’unico punto di ristoro all’interno del parco (gli altri sono agli ingressi 1 e 2) posto di fronte al piccolo molo dove partono i battelli per l’altro capo di un magnifico lago cristallino.
Dopo esserci rifocillati con un panino ed esserci riposati sul prato adiacente al ristoro, ci mettiamo in fila per il battello. Arriviamo dall’altra parte del lago, scattiamo qualche foto e abbandoniamo le suggestive passerelle sull’acqua per inoltrarci nel verde dei boschi. Passeggiamo lenti e tranquilli, ristorati dal fresco della vegetazione.
Alice e Nicole si prendono del tempo per dare del pane ad una squadriglia di papere, che poi ci pedinerà fino all’ingresso 2, il nostro punto di partenza.
In due giorni battiamo i due sentieri principali, laghi alti e laghi bassi, senza eccessiva fatica.
Le ragazze (8 e 11 anni) si emozionano alla vista dell’impronte di un orso e sono divertite dalle numerose libellule che si posano sui nostri cappelli.
Questa meta entra di diritto nella nostra personale classifica dei “luoghi in cui ritornare”.
LAGHI DI PLITVICE: CONSIGLI PRATICI
Come muoversi: nel parco ci si sposta solo a piedi o in battello. I sentieri sono alla portata di tutti ma si cammina molto, scarpe comode sono indispensabili. Il parco è per buona parte agibile solo tramite passerelle di legno e un continuo sali scendi di scale, è da valutare l’uso del passeggino. Al di fuori del parco ci sono delle navette che fanno la spola tra gli ingressi 1 e 2, aiutando i visitatori a raggiungere in comodità i parcheggi.
Alloggi: se sprovvisti di auto conviene alloggiare in uno degli hotel o camping a ridosso del parco, altrimenti si trovano alloggi a prezzi modesti a Rakivica o Korenica. Noi abbiamo alloggiato negli apartment Ilija, a Rakovica (a pochi minuti di auto dal parco), una guesthouse gestita da una signora croata gentilissima che ci ha coccolato con dolcetti tipici fatti in casa. Abbiamo prenotato su Booking qualche mese prima della partenza.
Biglietti: l’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 7 anni, il biglietto comprende l’uso delle navette esterne al parco (utili per spostarsi da un ingresso all’altro) e dei battelli all’interno del parco.
E’possibile fare il biglietto d’ingresso valido due giorni. Noi abbiamo speso, in 4 paganti, 1200 kune per l’entrata al parco valida 2 giorni = circa 160 euro.
Dopo le 10.00 del mattino le code alla biglietteria iniziano a farsi piuttosto lunghe. Verso le 15.00 il parco inizia ad essere gremito di turisti e perde un po’ della sua tranquillità.
Bere e mangiare: essendo i punti di ristoro molto lontani tra loro ed il parco privo di acqua potabile è consigliabile abbondare con le scorte di bottiglie dell’acqua.
I punti di ristoro e i bagni si trovano solo agli ingressi 1 e 2, posti ai due estremi del parco e di fronte al molo dei battelli.
Bambini: le passerelle non hanno i parapetti, dunque è consigliabile tenere i bambini molto piccoli per mano nei punti potenzialmente pericolosi (passerelle sospese sull’acqua o a ridosso delle cascate).
Jessica
{testi e fotografie di Jessica Susani}
{foto di copertina di Royalty Stock Photos HQ via Shutterstock}
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HO DA POCO SCOPERTO L’ESISTENZA DEI LAGHI DI PLITVICE, GRAZIE AD UNA TRASMISSIONE TELEVISIVA. E’ SENZ’ALTRO UNA META CHE VORREI VISITARE CON LA MIA FAMIGLIA, QUINDI RINGRAZIO PER IL RACCONTO E I CONSIGLI!
Confermo che sono meravigliosi! Noi ci andammo tantissimi anni fa, quando ancora non erano così conosciuti, ma presto ci torneremo!