Giada ci porta alla scopera di Tel Aviv, Gerusalemme, Ein Gedi e del Mar Morto, dove ha trascorso una vacanza durante la sua seconda gravidanza. Con lei anche Filippo, piccolo viaggiatore di 22 mesi.
Per i 40 anni di mio marito ho prenotato un viaggio a sorpresa in Israele. Comincio subito con il dire che é stato un viaggio veramente WOW! (Non nascondo che, quando ho prenotato, ero molto intimorita per i conflitti di cui sentiamo parlare in quell’area…).
IL NOSTRO VIAGGIO IN ISRAELE: QUALCHE INFORMAZIONE PRATICA
Siamo partiti da Milano in ottobre con un volo Easyjet. Una delle hostess, visto che non avevamo acquistato il posto per Filippo ed essendoci una fila totalmente libera, ci ha gentilmente offerto di spostarci. Il volo è andato abbastanza bene, grazie ad un posto tutto per lui ed una valigetta di stickers acquistata direttamente a Malpensa prima dell’imbarco!
Il Paese è molto pulito, servito ma anche molto caro, soprattutto per alberghi e ristoranti. Io ho speso in media 160 euro a notte per una camera doppia standard (il bimbo, avendo meno di due anni, non pagava e la culla era sempre “omaggiata”); per il pranzo in 3 spendevamo sui 50-60 euro, per le cene intorno ai 90 euro.
Totale spesa per 6 giorni (volo escluso) circa 1800 euro: hotel+pasti+ingressi+macchina+assicurazioni.
ISRAELE IN GRAVIDANZA: COSA ABBIAMO VISITATO
TEL AVIV
A Tel Aviv abbiamo soggiornato presso l’Arbel Suite Hotel in zona molto centrale: camera ampia con piccolo angolo cottura compreso di microonde. Noi l’abbiamo utilizzato solo per la colazione, perché gli altri pasti li abbiamo sempre fatti fuori. Mi sento di consigliare questo albergo perché è veramente comodo: circa 10 minuti a piedi dal mare ed a 2 minuti dalla via principale piena di pub e ristoranti.
Il ristorante in zona che consiglio di provare è il Goocha: pesce assolutamente divino ed attenzione per i bambini (c’é menu kids, seggiolone e ci hanno portato qualche pastello ed una tovaglietta con un polpo da ritagliare per crearci una scatoletta).
In generale, abbiamo trascorso l’intera giornata fuori, approfittando del pisolino pomeridiano nel passeggino, per riuscire a goderci un paio d’ore di “libertà”.
Tel Aviv a noi é piaciuta tantissimo! Super sicura, mare pulito e presenza di molti stabilimenti, tanti locali e tutto più o meno raggiungibile a piedi.
Noi in due giorni pieni siamo riusciti a vedere: Jaffa, Museum of Art, il quartiere tedesco e dedicare mezza giornata di totale relax al mare.
Mi é dispiaciuto saltare il Carmel Market, ma purtroppo uno dei due giorni era sabato, quindi a causa dello Shabbat era chiuso.
Abbiamo preso solo una volta il taxi, quindi questo ci ha permesso di girare i vari quartieri ed ammirare un po’ meglio la città. Tel Aviv si gira molto bene anche in bicicletta, il nostro albergo le forniva, ma essendo io al 4mese di gravidanza ho preferito evitare.
GERUSALEMME
Ci siamo poi spostati a Gerusalemme affittando un’auto. Abbiamo soggiornato al Legacy Hotel, molto vicino alle mura ed alla porta di Damasco. Anche questo albergo mi sento di consigliarlo, sia per la posizione che per la disponibilità del personale e inoltre ha un buon ristorante interno. Non ha un parcheggio ma ce n’é uno proprio di fronte, a pagamento.
Che dire di Gerusalemme?! Nonostante abbia un fascino indiscusso, io l’ho trovata poco baby friendly, o meglio, per i bambini é faticosa perché non ci sono grandi distrazioni ed anche portare il passeggino non é semplicissimo a causa dei numerosi scalini. La Lonely Planet diceva di dedicarci almeno una settimana, noi siamo rimasti due giorni (1 notte) ma non me ne sono pentita.
Il mio consiglio é: muoversi molto presto la mattina, prima che arrivino i pullman carichi di turisti, si respira veramente un’altra aria e c’é un’atmosfera più “sacra”.
Da vedere assolutamente la spianata delle moschee, ma prestate attenzione agli orari perché rimane aperta ai turisti solo poche ore al giorno. Noi in due giorni siamo riusciti a vedere quasi tutto quello che c’era dentro le mura. Mia zia, a Gerusalemme negli stessi giorni, consiglia di vedere il museo (io con il bimbo non me la sono sentita di fare un altro museo).
EIN GEDI E IL MAR MORTO
Dopo Gerusalemme siamo stati a Ein Gedi, vicino a Masada e Mar Morto.
Qui abbiamo soggiornato presso l’Ein Gedi Kibbutz Hotel. Non si sono grandi possibilità di alloggi in zona e mi sento di consigliare anche questo, poiché collegato all’Ein Gedi Spa, che permette di usufruire di piscine esterne, fanghi ed hanno un servizio di trenino interno che porta sul Mar Morto. La SPA chiude alle 17, quindi bisogna fare bene i calcoli con il tempo.
Per noi era la prima volta sul Mar Morto… sensazione stranissima! Da provare assolutamente! Filippo appena ha messo i piedi in acqua e sentito la lastra di sale sotto di se non si é sentito così a suo agio ed é stato bravissimo.
La sera abbiamo cenato in albergo, con cena a buffet molto ricca, sulla qualità possiamo discuterne, ma comunque accettabile.
La mattina dopo siamo andati a Masada. Meravigliosa! Ci ha veramente stregati! É fattibile con il passeggino, anche se per vedere alcune parti abbiamo dovuto farlo scendere. Qui ad Ottobre faceva molto molto caldo, quindi consiglio di portare almeno un paio di bottigliette di acqua fresca.
Subito dopo pranzo ci siamo messi in macchina in direzione aeroporto. Viaggio di ritorno con El Al, aereo molto bello e grande, cena servita a bordo e personale molto cortese.
Considerazioni finali: non abbiamo mai provato sensazione di disagio o pericolo, anzi!! A Gerusalemme ci aspettavamo molti più controlli e militari. La cosa che qui ci ha stupito, é stato vedere gruppi di ragazzi giovanissimi, vestiti da militari, con mitra e cono gelato in mano.
ISRAELE IN GRAVIDANZA
Durante il viaggio ero alla fine del quarto mese di gravidanza.
Sarò sincera: ho patito molto il caldo, con problemi di pressione molto bassa il primo giorno a Tel Aviv.
Tutto il resto del viaggio l’ho vissuto molto bene, anche dal punto di vista culinario (sono toxo recettiva ahimè).
Israele è un paese facile, dove è possibile alternare momenti di relax per godersi il pancione a momenti più impegnativi di visita e scoperte, quindi lo consiglio!
Giada
{testi e fotografie di Giada Melis}
{foto di copertina di VanderWolf Images via Shutterstock}
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