Volo low cost da Bologna, 2 giorni di ferie per allungare il weekend e la Puglia è servita: un piccolo assaggio di Brindisi, Salento e Valle d’Itria fuori stagione, tra visite a città, centri storici, Chiese barocche, mostre e palazzi, passeggiate nella natura tra ulivi e trulli, un mare cristallino e ovviamente buon cibo!
Se il lavoro consente di prendersi qualche assenza fuori stagione, cosa c’è di meglio che trovare un voletto low cost e andare a esplorare piccoli grandi angoli della nostra Bella Italia? A fine marzo sono andata a Olbia e dintorni e ho vissuto esperienze bellissime e inattese di cui ho parlato in questo articolo: Weekend a OIbia fuori stagione
Durante il weekend di metà aprile è stata la volta di Brindisi! Conosco poco la Puglia e ho colto questa occasione per visitare località più o meno famose che mi sono goduta nella tranquillità che caratterizza questi mesi ancora poco o per nulla affollati.
Weekend a Brindisi fuori stagione: come mi sono organizzata
Per organizzare il weekend ho deciso di lasciarmi guidare dal destino.
IL VOLO
Dopo aver scelto le giornate in cui partire (da venerdì 11 a lunedì 14 aprile 2025), ho guardato i voli low cost in partenza da Bologna e ho scelto come destinazione Brindisi non solo perché era uno dei voli più economici ma anche perché gli orari di viaggio erano ottimi. Sono infatti partita all’alba del venerdì mattina (sì, decisamente troppo presto per i miei gusti, ma alle 8 ero già in città a Brindisi pronta a esplorarla a piedi) e rientrata la notte tra lunedì e martedì. In questo modo ho potuto sfruttare al massimo i 4 giorni che avevo a disposizione.
Peccato che Ryanair non faccia la raccolta miglia perché ne avrei già raccolte parecchie! Nonostante le lamentele che leggo spesso in giro, per me Ryanair resta una delle compagnie migliori sul corto raggio. Non solo perché mi consente di fare molti più viaggi di quanti potrei permettermi con compagnie non low cost, ma soprattutto perché c’è sempre la massima trasparenza in fase di ricerca voli, prenotazione e check in. Tutte le informazioni sono chiaramente riportate sia sul sito che sulla app, i costi sono esplicitati in ogni fase dell’acquisto e non mancano mai indicazioni su ciò che è incluso e ciò che è da acquistare extra.
GLI ALLOGGI
Da subito ho deciso che una notte l’avrei voluta trascorrere a Brindisi perché non avevo mai visitato la città e leggendo guide e siti ho capito che le cose da vedere avrebbero richiesto almeno un giorno.
Ho quindi trovato un nuovo B&B di cui sono stata super contenta: si chiama B&B Le Palme Holiday Home

È una nuova struttura, si trova subito fuori dal centro, raggiungibile in pochi minuti a piedi, in una zona con diversi parcheggi gratuiti (molto utili se ci si sposta in auto). Ha due stanze con bagno privato e una cucina in comune, completamente accessoriata. Tutto è nuovo, curato e pulitissimo. Nella stanza ho trovato anche una bottiglietta d’acqua, la cialda per il caffè e qualche snack per la colazione. I proprietari sempre disponibili per ogni necessità. Super approvato e sicuramente ideale per visitare Brindisi a piedi.
Per le due notti successive, invece, ho scelto come destinazione Ceglie Messapica (provincia di Brindisi) seguendo ancora una volta il destino (dopo spiegherò perché). Anche in questo caso ho trovato alloggio su booking, presso Home Virginia
Una bella camera con soffitto in pietra, affacciata sui bianchissimi vicoletti del centro storico di Ceglie. Ho adorato la location e la suggestione di essere completamente circondata dal bianco.
Entrambi gli alloggi hanno scale e sono privi di ascensore, quindi attenzione se viaggiate con bambini piccoli (in particolare “Home Virginia” ha una scala non protetta proprio nella stanza quindi meglio optare per questo alloggio solo se si viaggia con bambini già grandi.
NOLEGGIO AUTO
Per essere libera negli spostamenti, ho noleggiato un’auto e ancora una volta ho scelto l’autonoleggio tramite Discovercars, il portale di cui ho già parlato in questo articolo: noleggiare un’auto in viaggio
Prova anche tu a fare una ricerca per il tuo prossimo viaggio:
La scelta è ricaduta sul noleggio Viaggiare.it del quale sono pienamente soddisfatta. Ho guidato per la prima volta una Mahindra, piccola e confortevole, pulita e consegnata in tempi rapidi. Il noleggio si trova a qualche km dall’aeroporto ed è collegato con un servizio navetta in funzione ogni giorno dalle 8 alle 23.
Una volta fissati alloggi, trasferimenti e programma di massima il viaggio era praticamente pronto. Stavolta ho viaggiato da sola (sento il bisogno di ritagliarmi tempi tutti per me e viaggiare da sola è un’esperienza adrenalinica che mi arricchisce ogni volta). Racconto comunque la mia esperienza sul blog perché quello che ho fatto e visto è perfetto anche per una vacanza in famiglia. Anzi direi che si è trattato di un programma ideale anche per chi viaggia con bambini.
La spesa complessiva del viaggio è stata di circa 450€ inclusi volo, noleggio auto con assicurazione di base, benzina, alloggi, pasti, escursioni e souvenir (viaggiando da sola non ho potuto condividere le spese per auto e alloggi).
Weekend in Puglia: tra alto Salento e Valle d’Itria
Come ho scelto cosa visitare
Il tempo che avevo a disposizione era ovviamente troppo poco per poter visitare in modo approfondito tutte le bellissime località presenti in quella parte di Puglia, quindi mi sono concentrata su due zone:
- quella di Brindisi
- quella di Ceglie Messapica e dintorni
Perché Ceglie? Perché qualche giorno prima di partire ho conosciuto a una fiera una guida che lavora lì e che proprio nei giorni del mio viaggio avrebbe guidato un gruppo. L’iniziativa mi piaceva, lui mi ha da subito trasmesso good vibes, quindi ho scelto di assecondare questo cammino suggerito dal destino.
Come ho scelto gli altri luoghi da visitare? Ancora una volta lasciandomi guidare dai suggerimenti raccolti sul posto. Aprile non è un mese molto affollato di turisti, ma ho comunque prediletto destinazioni che sulla carta dovevano essere meno affollate.
Faccio questa premessa perché la selezione dei luoghi che racconterò non è una lista dei posti più famosi. Ho seguito i miei gusti e le mie priorità, ho visto che anche i luoghi meno rinomati sono comunque più che degni e so che prima o poi ci tornerò per vedere Cisternino e Alberobello, ma sarà stagione ancora più bassa, per evitare i pullman di turisti.
Ecco quindi le tappe del mio viaggetto primaverile
UN GIORNO A BRINDISI

Brindisi ti accoglie con il suo bel porto e il grande Monumento al Marinaio d’Italia, nella freddezza della sua architettura tipicamente fascista, che fa da guardiano al mare. L’ho raggiunto prendendo la motobarca dal Lungomare Regina Margherita e in pochi minuti ho fatto il giro del porto interno visitando il Monumento e il piccolo villaggio di pescatori.
Le reminiscenze fasciste in città sono diverse, tracce di un passato che non amo ricordare, ma visitare questo Monumento è stato molto interessante. Inoltre la vista su Brindisi merita assolutamente un giro.

Ho preferito la facciata barocca della Cattedrale in piazza Duomo (dove sono conservate le reliquie del Santo Patrono Teodoro d’Amasea), l’imponente colonna romana (l’unica rimasta della coppia iniziale) in cima alla Scalinata Virgilio (lo sapevi che Virgilio è morto a Brindisi nel 19 a.C.?) in posizione super panoramica sul porto.
Proprio qui la mattina dopo ho avuto la fortuna di ammirare l’Amerigo Vespucci, il maestoso veliero della Marina Militare Italiana, che nel suo tour mondiale si trovava a Brindisi.

Ho adorato la visita al tempio di San Giovanni al Sepolcro, ispirato al Santo Sepolcro di Gerusalemme, meta di pellegrinaggio per chi non poteva raggiungere i luoghi sacri. Il custode mi ha accompagnato nella visita, raccontandomi tante storie e aneddoti sulle opere presenti e anche su alcune incisioni che altrimenti sfuggirebbero all’occhio di chi visita.

Poi ho visitato Palazzo Granafei Nervegna, dove si trova l’ufficio informazioni turistiche, sono allestite mostre ed è esposto il grande capitello corinzio che si trovava in cima a una delle due colonne romane, su cui sono scolpite 12 divinità marine tra cui Nettuno.

E ancora la Chiesa di Santa Lucia, Piazza Vittoria, la Piazza del Mercato con le sue tettoie in liberty, la bellissima Chiesa di Santa Maria degli Angeli…
Brindisi l’ho girata a piedi in lungo e in largo: durante i preparativi del viaggio ho creato una mappa su google maps con i principali punti d’interesse e, una volta là, ho cercato di visitarli tutti, usando il navigatore e leggendo le informazioni sulla guida Lonelyplanet dedicata alla Puglia (la parte su Brindisi è fatta molto bene!).
Purtroppo non sono riuscita a visitare i Castelli (quello Svevo e quello Alfonsino).
UNA PASSEGGIATA A TORRE GUACETO
Tra le attività programmate c’era un “trekking” in solitaria. Trekking tra virgolette perché in realtà è stata una semplice passeggiata in piano. Sono partita dal parcheggio presso la “Porta della Riserva di Torre Guaceto” (che si trova a circa 20 minuti di auto da Brindisi) e ho percorso il sentiero che porta fino alla Torre Guaceto. Si tratta della torre Saracena del 500 che dà il nome all’intera Riserva.

In totale 10 km tra andata e ritorno, passeggiando tra prati fioriti, alberi di mimosa, alte dune ricoperte di vegetazione (vietatissimo calpestarle) e in spiaggia: il sentiero infatti attraversa diversi tratti di sabbia e roccia nelle calette presenti nel Parco. Tutte deserte, ovviamente, salvo qualche persona in cammino come me. Da notare che in alcune spiagge è vietata anche la balneazione (aree contrassegnate con la A) mentre in altre si può fare il bagno…e per fortuna, perché l’acqua è davvero meravigliosa. La sabbia chiara e il mare cristallino dipingono paesaggi da cartolina. Ho avuto il privilegio di godermi in solitaria un luogo bellissimo, coccolata dal sole e da un vento fresco. Ho pranzato con i piedi nell’acqua, ho fatto una pennichella in spiaggia e ho reso memorabile il mio secondo giorno di vacanza.


La passeggiata si è rivelata semplice e senza difficoltà ma avevo scaricato la app Komoot che traccia perfettamente il percorso, in modo da essere certa di non sbagliarmi.
DUE GIORNI A CEGLIE MESSAPICA
Le altre due notti, come anticipato, le ho trascorse a Ceglie Messapica (provincia di Brindisi) alloggiando nel suo centro storico (circa 40 minuti di auto da Brindisi).
Anche qui mi sono spostata a piedi per esplorare i vicoletti e le case bianche, in roccia calcarea tipica di queste zone, le Chiese, la piazza Plebiscito con la sua torre dell’orologio che in un sabato sera era piena di bambini che giocavano e persone adulte che chiacchieravano.


Ho avuto anche la fortuna di assistere alla rappresentazione della “Passione di Cristo” lungo le strade del Paese: era la settimana prima di Pasqua e tante cittadine avevano organizzato eventi di questo genere.
Proprio a Ceglie ho gustato la cena migliore del mio viaggio, presso l’Osteria da Giuseppe un’osteria rustica, come piace a me, fatta di sorrisi, allegria, accoglienza e buoni piatti tipici. Dal titolare Giuseppe al cameriere Sebastiano, passando ovviamente per il buon cibo, tutto è stato perfetto.
Ah, da queste parti si cena tardissimo, quindi mi è sempre capitato di andare a cena praticamente sola, perché alle 20 a malapena i ristoranti sono aperti. Per me è sempre stato perfetto, così ho perso meno tempo e ho girato di più
Sempre a Ceglie poi ho partecipato all’escursione guidata da Vincenzo Internite, la guida di cui ho parlato prima: in collaborazione con Erramondi e con l’azienda agricola Terramare, abbiamo esplorato le campagne attorno a Ceglie. Abbiamo attraversato bei sentieri tra muretti a secco, ulivi, trulli, una neviera del 700 e tantissime orchidee selvatiche. Abbiamo percorso un piccolo tratto della Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, accompagnati dai racconti di Vincenzo che mi hanno consentito di conoscere la storia di questo pezzetto di terra.


E infine ho potuto conoscere Terramare, un’azienda che fa agroecologia, coltivando prodotti buonissimi. I proprietari sono Daniele e Linda (Bolognese come me, che si è trasferita qui col marito per avviare questo bellissimo progetto agricolo). Dai un’occhiata al sito Agriterramare e se sei in zona facci un salto, per comprare ottimi prodotti gastronomici. Fra qualche mese sarà attivo anche il forno, e già mi sembra si sentire il profumo degli ottimi cibi sfornati con cura, amore e rispetto per la terra.
Per altre escursioni guidate, ti consiglio di seguire su instagram @cenzointernite_guida_gae
UNA SERA A MESAGNE
A proposito di Settimana Santa, tra i tanti appuntamenti in zona avevo scelto di vedere la “Passione di Cristo” a Mesagne, sempre in provincia di Brindisi, a circa mezz’ora di auto da Ceglie. Purtroppo il vento forte ha costretto l’amministrazione a cancellare lo spettacolo, quindi ho dedicato la serata a vagare liberamente per Mesagne. Se dovessi fare una classifica dei luoghi che ho amato di più in questo viaggio, Mesagne finirebbe sul podio al secondo posto!


C’è qualcosa di indefinibile che mi ha fatto amare la mia passeggiata per la città. A parte il fatto che Mesagne è famosa anche perché il suo centro storico è a forma di cuore, devo dire che, nonostante il cielo grigio, ho amato i suoi colori. Le facciate calcaree delle sue belle Chiese barocche (l’ho già detto che amo il Barocco?) e dei suoi palazzi, le luci che hanno illuminato i vicoletti quando si è fatto buio, le frasi scritte e i cuori appesi qua e là.
Bella, bella Mesagne. Mi ha fatto sentire bene.
UNA MATTINA A MARTINA FRANCA
Al primo posto dei luoghi che ho amato di più, invece, metterei Martina Franca (provincia di Taranto, a circa 20 minuti di auto da Ceglie). Probabilmente perché partivo senza aspettative particolari, mi è piaciuta tantissimo!
Le ho dedicato una bella passeggiata mattutina, sotto un cielo grigio e un vento fresco che non mi hanno impedito di godermi il bianco, le Chiese, i vicoletti minuscoli in cui ho vagato senza meta, la foto di rito davanti allo scorcio su “La Lama”, antico quartiere popolare di Martina Franca, oggi uno degli angoli più fotografati della città. E le stanze dipinte del Palazzo Ducale, con le sue porte Rococò: affreschi a ogni parete e soffitto, opera di Domenico Carella. Al suo interno era allestita anche una mostra di opere contemporanee molto interessanti. Non ho amato l’allestimento perché ostacolava la vista degli affreschi, ma tutte le opere erano davvero degne di nota.





Anche qui c’è una Piazza Plebiscito e anche qui un’imponente Chiesa Barocca, la Basilica Collegiata di San Martino, a fianco della Torre Campanaria e del Palazzo Università.
Una cosa che ho trovato utilissima (oltre alla mappa della città che ho preso presso l’ufficio turistico in piazza XX settembre) sono stati i codici QR code che si trovano all’ingresso degli edifici principali e anche dentro la Chiesa: comodissime e utilissime audioguide che consentono di apprezzare ancora meglio quello che si sta visitando. Se arrivi da Piazza XX Settembre, ti consiglio una sosta all’ufficio turistico per chiedere informazioni e magari prendere la mappa della città che riporta un’utile descrizione dei principali siti cittadini.
DUE ORETTE A OSTUNI
Non potevo non visitare Ostuni (a 28 km da Martina Franca o 35 da Brindisi), perché in zona era una delle località più famose. E in effetti Ostuni, la Città Bianca, rappresenta il classico borgo da cartolina, privo di imperfezioni.


Vedo la Chiesa del Carmine all’ingresso del paese, la Statua di Sant’Oronzo, patrono della città, visito il Duomo, con la sua cupola policroma, ricca di opere d’arte al suo interno, vado a fotografare la famosa porta blu, vago ancora una volta senza meta, immortalando bianchi scorci e immergendomi nel silenzio di un lunedì pomeriggio di aprile…
Un silenzio rotto dai gruppi turisti che già ora iniziano ad arrivare.
Non voglio demonizzare il turismo, ovviamente, ma la bellissima Ostuni ha quella perfezione che si riserva alle mete turisticizzate.
In questo periodo della mia vita, preferisco visitare borghi o paesi meno noti, ma altrettanto belli. Magari non hanno la perfezione dei gioiellini messi a nuovo per i turisti ma hanno una spontanea imperfezione arricchita da una naturale cura e creatività… Capita che i muri non siano perfettamente intonacati, in alcuni punti, o che alcuni balconi siano arrugginiti, ma ci sono più fiori alle pareti, più ragazzini in strada che giocano e più dettagli veri da scoprire, come una bicicletta appoggiata a una scala o un cuore rosso appeso a una parete.
Sulla Lonelyplanet avevo letto che nei pressi di Ostuni si trovano degli ulivi millenari: ho provato a cercarli ma google maps non li ha trovati quindi mi sono diretta all’ultima destinazione della mia vacanza.
UNA SERA A CAROVIGNO
Ho voluto concludere il viaggio con una cenetta in un luogo meno noto, ma che ovviamente ha lasciato il segno, con i suoi edifici e palazzi storici, un centro ricco di scorci da fotografare, frasi sui muri, Chiese da visitare, scritte luminose appese tra le case…Carovigno (provincia di Brindisi, a 15 minuti da Ostuni e 28 minuti da Brindisi) merita una visita, due passi e magari una bella cenetta tipica in uno dei suoi ristoranti che in estate hanno i tavolini all’aperto.


Ho amato tutto quello che ho fatto. I luoghi visti, le persone incontrate, le esperienze vissute, il tempo che ho dedicato solo a me stessa mentre faccio la cosa che più amo: viaggiare, esplorare, imparare e scoprire piccoli angoli di mondo di cui sentirmi parte, anche se per poche ore o pochi giorni.
Per saperne di più: leggi tutti i nostri racconti di viaggio in > PUGLIA CON BAMBINI
Milly
[testi e foto di Milena Marchioni
[I link di Booking, Amazon e Discovercars sono affiliati]
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