Un mini roadtrip in Salento è l’ideale per chi vuole unire una vacanza di mare ad una vacanza culturale in una terra nostrana, accogliente, con belle spiagge, borghi incantati e cibo superlativo. Ecco il racconto di mamma Flavia sulla sua vacanza in Puglia con Rebecca di quattro anni.
Avevamo ben quattro Smartbox da sfruttare, ognuna delle quali ci dava diritto ad un pernottamento più colazione in hotel di ottima categoria, in una qualunque regione italiana. Le abbiamo quindi unite prolungando così il ponte del 2 Giugno 2017 in Salento.
Complice un volo Ryanair Bergamo-Brindisi a poco più di 50 euro a testa, eccoci arrivare in Puglia dal 2 al 6 Giugno prendendo solo due giorni di ferie. Una volta contattati, tramite Smartbox, gli hotel a lecce ed avendo verificato la possibilità di “unire” le box, eccoci in volo!
Il Salento è una meraviglia soprattutto nel periodo di Maggio e Giugno, quando le temperature sono già calde e rendono possibili i bagni in mare, le giornate sono lunghe e soprattutto non c’è ancora la ressa di vacanzieri estivi che rendono invivibili alcuni posti.
Per noi che non siamo propriamente tipi da “solo mare”, era indispensabile noleggiare una macchina, per poter godere di tutte le meraviglie di cui avevo letto essere pieno il Salento: non solo acque cristalline e spiagge lunghe e di sabbia fine, ma anche borghi storici, città barocche, strade panoramiche e tutto quello che aiuta a rendere una vacanza anche interessante dal punto di vista culturale! Abbiamo quindi noleggiato una piccola Fiat Panda tramite il sito Rentalcars (con la compagnia Firefly, che poi ci ha fatto un upgrade gratuito a una nuovissima Fiat Punto con appena 11 km, appena arrivata!).
BAMBINI IN SALENTO:
LE TAPPE DEL NOSTRO ROAD TRIP
LECCE
Il volo procede bene, ritiriamo l’auto in poco tempo e prendiamo subito la direzione di Lecce, città dove soggiorneremo 4 notti: le prime 2 all’Hilton Garden Inn, le ultime 2 presso il Best Western Leone di Messapia (entrambe le soluzioni con una luculliana colazione compresa). Il tragitto ci porta via circa un’ora, arriviamo e ci sistemiamo senza problemi in hotel e ne approfittiamo per riposare qualche oretta nella stanza, nell’attesa che il caldo di metà pomeriggio si affievolisca un po’ per permetterci di gustare appieno una bella passeggiata nel centro di Lecce, splendida città barocca.
Verso le 17 ci dirigiamo in centro e lasciamo la macchina in uno dei numerosi posteggi intorno ai Giardini Pubblici di Via Garibaldi, che sono semplicemente fantastici, verdi e molo curati.
La nota dolente di questa zona (e forse anche di altre) è la presenza di numerosi parcheggiatori abusivi, che vi controllano mentre cercate parcheggio e si avvicinano a chiedervi il “pizzo”. Noi, abbastanza infastiditi dalla cosa, cerchiamo una zona “libera” da questi personaggi ma intorno ai Giardini Pubblici sembra impossibile da trovare.
Iniziamo la nostra passeggiata nel centro storico (abbastanza pulito devo dire): costeggiamo prima un le mura del Castello Carlo V (visitabile, ma noi abbiamo preferito girovagare a zonzo per la città, essendo la nostra unica incursione a Lecce di tutta la vacanza). Ci addentriamo nella bellissima Piazza Sant’Oronzo, con i resti in bella vista dell’Anfiteatro romano, la colonna di Sant’Oronzo e Il Palazzo del Seggio, meglio come “Il Sedile”.
Da li prendiamo la strada per andare a visionare anche il Teatro Romano, fino a giungere alla particolarissima Piazza del Duomo, intitolato a Santa Maria Assunta. Inutile raccontare delle corse in lungo e largo che la nostra bimba, e molti altri bimbi, hanno fatto in questa piazza, chiusa per 3 lati su 4 da palazzi e quindi molto sicura!
Da qui riprendiamo il nostro girovagare senza una meta delle viuzze caratteristiche del centro, incontrando spesso chiese disseminate nel centro della città.
Al tramonto ci spostiamo verso la verde e curata Porta Napoli, dove avevamo prenotato un ristorante, la Locanda del Ragioniere: per 38 euro in 3, mangiamo un ottimo piatto di polpette fritte miste, un piatto di ciceri e tria (piatto tipico salentino a base di pasta fresca a forma di spirale, in parte fritta e in parte lessata, il tutto condito con i ceci), un piattone di picahna, due dolci e due caffè, una caraffa di vino e acqua e 3 coperti!
Soddisfattissimi, facciamo un altro giro serale per le vie della città, che ora si è riempita all’inverosimile di famiglie, giovani, coppie, artisti di strada, ad animare questa calda bellissima serata salentina per le vie di questa affascinante città barocca.
SANTA MARIA DI LEUCA
L’indomani, per la felicità di Rebecca, ci rechiamo verso la prima delle tre spiagge da noi selezionate: Marina di Pesculose, sul versante ionico salentino. La spiaggia è dotata di un ampio parcheggio (deserto! Non oso immaginare a Luglio e Agosto!) a pagamento (circa 3 euro tutto il giorno).
Scegliamo uno dei pochi stabilimenti balneari del posto perché con una bimba ci piace la comodità di avere le sdraio e un ombrellone, nonché il vantaggio di avere a disposizione servizi igienici e docce e per soli 10 euro ci assicuriamo per tutto il giorno due sdraio e un ombrellone in prima fila, perfetti per tenere d’occhio la piccola mentre gioca sul bagnasciuga.
La sabbia è davvero fine e bella, il mare trasparente e abbastanza freddo..ma Rebecca non ci pensa un secondo, e, salvagente in spalla, in men che non si dica si butta dentro, davanti ai nostri sguardi attoniti! Meno male che fino all’anno prima aveva quasi paura ad entrare! Quest’anno ci stupisce davvero, forse è anche il mare così bello che invoglia, stiamo in acqua per quasi un’ora: dopo il prima impatto freddino, devo dire che muovendosi si sta davvero bene!
La mattina continua tra bagni, giochi sulla sabbia e tante risate.
Per pranzo ci dirigiamo in una cittadina che volevo assolutamente visitare, ovvero Santa Maria di Leuca, il paese estremo della penisola salentina, dalla cui cima di erge un faro e una maestosa cattedrale a picco sul mare. Facciamo prima un giro sul lungomare, piuttosto curato e disseminato di bancarelle e pranziamo con un gelato.
Saliamo fino al promontorio della cattedrale: stupenda, tutta bianca, con una piazza colonnata su di un lato, oltre il quale poi si erge il belvedere sul paese e sul mare. Davvero un bellissimo scorcio!
Passate le ore più calde ritorniamo in spiaggia dove ci godiamo ancora un pomeriggio di mare prima di rientrare in albergo.
Dopo una doccia rinfrescante siamo di nuovo in movimento, diretti alla località balneare più vicina al centro di Lecce, San Cataldo, raggiungibile in 20 minuti di macchina, dove ceniamo al ristorante MareMosso (sempre per una cifra intorno ai 38 euro) mangiamo antipasto misto fritto, fusilli allo zafferano e cernia e un super fritto di paranza (due caffè, acqua e vino compresi e tre coperti!).
OTRANTO
La domenica decidiamo di testare la costa adriatica, e partiamo quindi alla volta della Spiaggia Alimini, che abbiamo letto essere ben attrezzata e baby friendly. Questa spiaggia era al ballottaggio con un’altra meravigliosa e tanto decantata spiaggia li vicino, ovvero Torre dell’Orso, ma abbiamo preferito optare per la prima visto che sembrava una spiaggia più lunga e ampia.
Scegliamo anche in questo caso uno stabilimento balneare della zona (per 12 euro prendiamo due sdraio e ombrellone), e ci dedichiamo (questa volta tutta la giornata) alla vita di mare: nuotate e bagni castelli, formine…
Anche in questo caso, spiaggia pienamente promossa, così come pure la bellezza del mare! Questa spiaggia ci da inoltre la possibilità di effettuare una passeggiata sul bagnasciuga, essendo piuttosto lunga e tutta caratterizzata dalla presenza di una pineta che divide la spiaggia dai parcheggi.
Al tramonto ci dirigiamo verso Otranto e dopo aver parcheggiato (3 euro anche qui) ci incamminiamo verso la passeggiata sul mare. Il colpo di occhio è da subito fenomenale: Otranto ci presenta come una città fatta edifici tutti bianchi, di viuzze e scalini che poi si aprono in un enorme piazzale, ampio e di ampie vedute, a ridosso del mare dove era in corso una fiera dei Sapori. Prendiamo un cono di taralli giganti (di tutti i gusti, in Salento ne producono di una sessantina di gusti diversi, tra dolci e salati) al prezzo di 1 euro e continuiamo la passeggiata lungo mare per poi addentrarci nelle inerpicate vie del centro.
Raggiungiamo la piazza del Duomo, che conserva uno dei pavimenti più belli e preziosi mai conservati; continuiamo la visita all’interno del Borgo Storico, dove sfrecciano dei simpatici Ape che portano in giro i turisti, fino ad arrivare al castello aragonese, che sta quasi chiudendo.
Saliamo gli ampi scaloni alla sinistra del castello fino ad arrivare al bellissimo belvedere sopra la città, che permette di ammirare da una parte il mare azzurro costellato di barche (Otranto è uno dei pochi porti d’Italia dove l’acqua è così blu e pulita!), dall’altra le alte pareti di mattoni bianche degli edifici.
Continuiamo il giro per le viuzze e ci rechiamo poi presso il ristorante Terra Nostra, che avevamo notato su Tripadvisor nel pomeriggio: mangiamo un’ottima grigliata di pesce, orecchiette alle cime di rapa e palline di pasta di pizza fritta! Tutto, sempre condito da 2 caffè, vino a e acqua e 3 coperti (6 euro solo quelli), per circa 35 euro!
Riprendiamo le vie del Borgo Storico, e ora che è calata la sera l’atmosfera è ancora molto suggestiva.
GALLIPOLI
Per l’ultima giornata di mare cerchiamo di partire presto per Porto Cesareo. Siamo un po’indecisi su quale tra le bellissime spiagge della zona scegliere (Torre Lapillo, Punta Prosciutto, Porto Cesareo stesso…), ma su Tripadvisor leggiamo ottime recensioni sul Togo Bay, uno stabilimento balneare ben attrezzato, dotato di bellissimi lettini e ombrelloni in stile etnico pitturati a legno (ma anche di ampie zone familiari dotate di triclini, divanetti, ovviamente più costosi).
Con 15 euro (ma solo perché era infrasettimanale e in bassa stagione, altrimenti i prezzi si alzano) prendiamo due lettini e un ombrellone e iniziamo la nostra ultima giornata di mare.
Anche qui il mare è bellissimo e anche la spiaggia, talmente invitante che la mia bimba non vuole mai uscire dall’acqua! Verso l’ora di pranzo ci dirigiamo al bellissimo e grande gazebo (anche questo, tutto di legno, molto caratteristico) per consumare un gelato e passare così nella piacevole ombra un po’di tempo, visto che le temperature a quest’ora del giorno sono piuttosto alte. Dedichiamo al mare anche il pomeriggio mentre in serata partiamo per Gallipoli, bellissima cittadina fortificata del Salento. Anche questa città presenta un comodossimo parcheggio a inizio città (2 euro tutto il giorno in bassa stagione, 6 in alta stagione) e iniziamo a percorrere tutte le mura delle città che dividono il paese dal mare. Ci addentriamo poi verso il centro, attraverso stradine strette e puntellate di attività commerciali, fino a raggiungere la piazza della Cattedrale, grandissima ma decisamente schiacciata all’interno della piazza dove è contenuta. Proseguendo, arriviamo fino al Castello Angioino, dove non entriamo a causa dell’ora tarda: sembra comunque meraviglioso, perfettamente conservato, circondato per tre lati dal mare.
Andiamo a mangiare alla Grotta Marinara, dove consumiamo un attimo antipasto di mare, un primo formato da gnocchetti di patate ai gamberetti e un ultimo bel fritto misto! Il tutto, con 3 coperti, due caffè, acqua e vino sempre 36 euro circa.
ALBEROBELLO ED OSTUNI
L’ultima giornata, prima di prendere l’aereo in serata, la trascorriamo tra Alberobello ed Ostuni.
Quale migliore occasione per una gita ai meravigliosi trulli di Alberobello, dichiarati patrimonio dell’Unesco? giungiamo a destinazione in 1 ora e mezzo da Lecce e ci armiamo di passeggino in quanto la bimba si è addormentata in macchina; sicuramente il modo migliore per visitare i trulli con i bambini è semplicemente a piedi o, per i più piccoli, con il marsupio.
I trulli sono infatti dislocati, in due aree principali dette Rione Monti e Rione Aia Piccola, lungo stradine gradinate in continui saliscendi. I trulli del rione Monti sono ora adibiti prettamente ad attività commerciali per la vendita di souvenir, e ognuno di loro rivendicherà una particolarità per la quale ovviamente si è invitati ad entrare: il trullo con il plastico della cittadina, il trullo con il più bel belvedere della città, il trullo con l’alcova, il trullo chiesa, il trullo siamese, il trullo abitato…
La nostra bimba si è divertita molto a dare la caccia ai trulli che hanno disegnati sui tetti dei simboli (che hanno un proprio significato), e ovviamente a guardare e curiosare tutte le cose messe in vendita. Fa molto caldo, cerchiamo di raggiungere le porzioni del paese meno battute dai turisti per riuscire a cogliere gli squarci più pittoreschi di questi rioni.
Noi abbiamo iniziato dal Rione Monti, sicuramente il più famoso e il più frequentato, ma devo dire che invece i trulli disclocati lungo il Rione Aia Piccolo (quello che si trova nei pressi del Belvedere, verso la stazione dei treni) sono davvero magici: pochissimi turisti e atmosfera più vera, dal momento che nessuno di questi trulli espone mercanzia da vendere, proprio una suggestione autentica!
Ci fermiamo in ultimo al Belvedere, un bellissimo balcone da cui si riesce ad immortalare una bellissima foto con sullo sfondo tutti i trulli in saliscendi del Rione Monti, e poi riprendiamo l’auto.
Iniziamo a dirigerci verso l’aeroporto e decidiamo di fermarci a vedere Ostuni, anche questo un borgo molto caratteristico. Facciamo qualche foto e poi ci fermiamo in un modernissimo centro commerciale a 5 minuti dall’aeroporto di Brindisi, dove approfittiamo per andare in bagno, consumare una lauta merenda che ci servirà anche da cena, per poi riprendere l’aereo che ci riporterà a Bergamo.
La nostra esperienza in Salento è stata bellissima, abbiamo avuto modo di intervallare visite, passeggiate, vita di mare, ottime esperienze enogastronomiche il tutto a un’ora di volo da casa!
Flavia
{testi e fotografie di Flavia Tomasi}
{foto di copertina Kite_rin via Shutterstock}
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