Visitare il deserto è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Parola di mamma globetrotter Valentina che in questo post ci racconta il suo tour di 4 giorni nel deserto del Marocco, durante il quale la sua bimba Eva, 3 anni, ha imparato ad andare in snowboard!
[VIAGGIO 2019]
Eccoci qua a raccontare il nostro viaggio in Marocco.
Partecipanti: io, mio marito e la piccola Eva di 3 anni, 9 giorni di viaggio a disposizione suddivisi tra Marrakech e tour del deserto.
Viaggio in Marocco con bimba: come ci siamo organizzati
Volo Venezia-Marrakech con Ryanair, prenotato a ottobre per fine maggio: prezzo 80 euro a persona con opzione priority inclusa.
Per quanto riguarda il tour in Marcocco avevo contattato varie agenzie locali, dopo una lunga ricerca e ho deciso di affidarmi a Nomade-Lif. Contattati già dall’Italia, mi avevano fatto un’ottima impressione, sempre disponibili e super esaustivi per ogni mia singola richiesta.
Arriviamo a Marrakech alle 23, in ritardo di ben 3 ore. Ad aspettarci Ali, colui che ci accompagnerà al nostro riad, e all’indomani darà il via al nostro tour.
La prima notte a Marrakech, l’abbiamo trascorsa in un riad super basic, il RIad Espagne, nel pieno del quartiere ebraico, 26 euro per una tripla, camere piccoline ma pulitissime e colazione super abbondante: per le poche ore che avevamo a disposizione era più che sufficiente. Una nota più che positiva alla ragazza tuttofare del riad, di una dolcezza e gentilezza infinita.
Alla mattina sveglia presto, pronti per questa nuova avventura.
Tour nel deserto del Marocco con bambini: le nostre tappe
La strada per arrivare nel deserto è lunga: sono circa 650km, quindi andata e ritorno sono 1300km da fare in 4 giorni.
La strada è quasi tutta in buono stato, a parte il primo pezzo, proprio salendo verso l’alto Atlante, dove sono in corso lavori di ristrutturazione e allargamento della carreggiata, il tutto accompagnato da una marea di tornanti.
Ali parla un ottimo inglese, ci ha intrattenuto lungo tutto il viaggio, raccontando la storia del suo popolo, le varie usanze del popolo Marocchino e delle varie culture e religioni, conversazioni molto interessanti, ma aveva anche la prontezza di capire quando avevamo voglia di riposare o soltanto guardare fuori dal finestrino per godere ogni attimo dello scenario spettacolare. Il tour di partenza aveva delle tappe prestabilite, ma Ali ci ha permesso in corso d’opera di modificarlo a piacere in base alle nostre esigenza.
Il primo giorno prevede circa 350km quindi, dopo la colazione, la partenza è prevista alle ore 8.30, ad attenderci puntuale nella hall, Ali’. Inizia finalmente il tour che ci porterà nel deserto.
Partiamo in direzione Alto Atlante attraversando il passo del tishin-t-tizka. Salendo si arriva ad un altezza di 2260Mt sul livello del mare, lungo la strada si possono vedere un sacco di villaggi locali, cascate e la varietà e diversità di colori delle montagne circostanti.
Prima tappa di questa giornata, la Kasbah di Ait Benhaddou, dichiarata patrimonio mondiale dall’UNESCO , scenario delle riprese di film come Il Gladiatore, Il legionario e molti altri.
Pranzo in una bellissima terrazza e via verso Ourzazate, passando e visitando la famosissima Valle delle Rose, arrivando in serata alla valle del Dades, in tempo per vedere il tramonto tra tra le gole.
La nostra sistemazione per la notte si chiama Kasba Didis (https://www.kasba-didis.com/), una bellissima Kasba posizionata sulla cima di una montagna, con vita a 360 gradi sulla valle, non vi dico lo spettacolo. La struttura è bellissima ci hanno assegnato la suite con vista vallata, da tutte le finestre si poteva ammirare uno spettacolo mozzafiato.
La mattina seguente dopo un’abbondante colazione, siamo pronti per ripartire, oggi i km saranno 300.
Di buon ora ci mettiamo in macchina e percorriamo la strada delle 1000 kasbe, attraversando il villaggio di Tineghier e la kasba ebraica, per arrivare presto alle spettacolari gole del TODRA, tempo di ammirare il panorama e fare una passeggiata, prima di prendere la strada che ci porterà al tanto atteso deserto di Merzouga.
In questa giornata Ali aveva programmato altre tappe lungo il tragitto, ma la voglia di arrivare nel deserto era tanta, quindi non abbiamo nemmeno pranzato e abbiamo tirato dritto fino alla meta, arrivando con ben 3 ore di anticipo.
Finalmente dopo tante ore di macchina, ecco in lontananza apparire le prime dune, woooow non vi dico l’emozione.
Salutiamo Ali e montiamo a dorso del dromedario: dopo più un’ora e con tanto di tempesta di sabbia, arriviamo finalmente nell’accampamento tra le dune dell’Erg Chebbi.
Veniamo subito accolti con thè alla menta e pasticcini, tempo di vedere la nostra tenda, e via a correre e rotolare tra le dune. Per qualche ora abbiamo staccato veramente la spina, ritornando per un attimo bambini, ritrovando quel senso di libertà e spensieratezza, che spesso la vita di tutti i giorni ti fa mettere da parte.
Alla sera ci hanno offerto una tipica cena Marocchina, dove ho mangiato il più buon Tajin di tutta la vacanza, accompagnata dal suono dei tamburi e delle canzoni berbere. La tenda dove passeremo la notte è veramente bellissima, spaziosa, pulitissima, una grande doccia con acqua calda, nulla da invidiare a una stanza di hotel.
Alla mattina sveglia all’alba, ore 4.45, risaliamo la grande duna alta 300 mt, e da lì ci accomodiamo per vedere lo spettacolo del sorgere del sole tra le dune del deserto, emozioni che porteremo nel cuore per tutta la vita. In mattinata dopo la colazione, ancora qualche ora tra le dune, dove mia figlia ha imparato ad andare sullo snowboard.
Verso l’ora di pranzo il nostro cammelliere ci riaccompagna verso il punto di ritrovo con Ali. Con il senno di poi, ci volevano almeno 2 notti nel deserto, ma sarà una buona occasione per ripetere questa spettacolare avventura.
Ripresa la jeep, tempo di fare un po’ di fuori strada tra le dune, ed é già ora di riprendere il viaggio di ritorno.
Questo terzo giorno macineremo circa 300 km sulla strada che ci porta da Merzouga a Ourzazate, partiti alla volta di Rissani, antica capitale economica del Marocco, dove si svolge il mercato per il baratto degli asini e di medicinali Berberi. Dopo l’acquisto di datteri, spezie ed erbe medicinali ci rimettiamo in cammino.
Lungo la strada le tappe di quest’oggi sono state Tazarine, AGdz (dove abbiamo consumato il pranzo, se così si può chiamare), Tizi n’ tini Fifth, per poi arrivare nel pomeriggio a Ouarzazate.
La notte la passeremo al Riad Bouchedor, molto carino, stanze belle grandi e molto pulite, ha anche una bella piscina dove abbiamo approfittato per rinfrescarci e rilassarci dopo il lungo viaggio in macchina.
Il quarto giorno la sveglia suona presto, dopo un un’abbondante colazione alle ore 8 siamo già in macchina, ci aspettano gli ultimi 250km. Riprendiamo la strada del Tizin-n-tichka, che ci riporta a Marrakech. Tempo per qualche piccola sosta a Tisselday, Agouim e sul passo Tizin-n-tichka, in qualche ora arriviamo a destinazione.
È stata un’esperienza veramente intensa, una di quelle esperienze che andrebbero provate almeno una volta nella vita.
Valentina
{testi e fotografie di Valentina Grisonich}
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