L’isola di Reunion, territorio francese d’oltremare, si trova nell’Oceano Indiano e offre tantissime opportunità di passeggiate e trekking nella natura, tra vulcani, cascate e foreste tropicali. Ecco i consigli di Alessia che ci racconta le escursioni da fare a Reunion con bambini (lei ci è andata con Lorenzo e Bianca che all’epoca avevano 5 e 2 anni).
[VIAGGIO 2019]
Ho già raccontato nel precedente articolo > come organizzare un viaggio a La Reunion con bambini < quindi oggi mi dedicherò alle escursioni che si possono fare sull’isola.
La Réunion è un’isola di origine vulcanica che nasconde, nel suo interno, panorami mozzafiato che costituiscono la vera perla d’interesse dell’isola.
La natura rigogliosa, il verde, le cascate, le cime laviche, i vulcani sono una gioia per gli occhi degli amanti dei trekking.
Il soggiorno a La Réunion non è una vacanza rilassante: per godere delle bellezze dell’isola bisogna alzarsi molto presto al mattino (verso le 5) perché si ha una finestra di tempo massimo di 2/3 ore, dopodiché le cime vengono ricoperte da una coltre di nubi e vapore acqueo verso le 9 del mattino, quando le temperature iniziano a scaldarsi. Ma non ve ne pentirete, i paesaggi giurassici dell’interno dell’isola vi ripagheranno di tutta la fatica fatta per ammirarli.
ATTENZIONE: le strade sono in ottimo stato ma per salire verso l’interno dell’isola i tornanti si rincorrono. Se soffrite la macchina è quasi impensabile portare a termine l’escursione sulla route 400 virages (curve) al Cirque CIlaos e quella del Piton Maido.
Réunion presenta 2 vulcani: il Piton des Neiges (3000 m), inattivo a nord, e il Piton de la Fournaise (2632 m), attivo, a sud dell’isola. L’ultima eruzione risale a marzo 2019 e le colate laviche sono ben visibili [aggiornamento: ultima eruzione durante il 2022].
Oltre alle sue prime donne l’isola presenta 3 cirques (Salazie, Mafate e Cilaos), degli “avvallamenti” nati in seguito al collassamento del Piton des Neiges su se stesso durante le antiche eruzioni, modellati dal vento e dall’erosione delle acque con paesaggi unici e tanti percorsi per visitarli (ci vogliono giorni interi). Sono spettacolari. Mafate non è raggiungibile in auto, solamente a piedi, mentre gli altri due sono raggiungibili in auto e dalle cittadine omonime partono le escursioni. Salazie è più verde e presenta più cascate, Cilaos è più brullo e la strada per raggiungerlo impegnativa.
Escursioni a Reunion: quali sono quelle imperdibili?
Dopo la doverosa premessa ecco quello che abbiamo fatto e visto noi, le escursioni, a mio parere, imperdibili:
Piton de la Fournaise
Sveglia alle 5 e due ore d’auto per raggiungere Pas-de-Bellecombe belvedere sul cratere Formica Leo e sul Cratere Dolomieu.
Visto che i trekking che partono da qui sono troppo impegnativi per una bimba di due anni, ci siamo fermati a fare colazione al belvedere e a giocare sulla Plaine-des-Sables (sembra di essere su Marte). Alle 8.30 il cielo ha iniziato a coprirsi quindi siamo rientrati fermandoci in un paio di belvedere e abbiamo passato il resto della giornata in spiaggia. L’ultimo tratto di strada è sterrato e si balla. Va bene l’utilitaria per arrivare fin qui, ma attenzione alle buche profonde.
Route du laves (Grand Brûle)
È la strada panoramica a sud dell’isola che passa sotto il vulcano. La zona é inabitata perché ad ogni eruzione per la conformazione del terreno la lava « cola » da questa parte dell’isola.
Sono indicate e ben visibili le colate degli ultimi anni, famose quella del 1986 e quella del 2007 che ha aggiunto ben 35 ettari di terreno all’isola. Da qui andate fino ad Anse des Cascades (ansa sul mare non balneabile, sempre causa squali, ma con bellissime cascate che vi si gettano dentro) e Notre Dame de Laves chiesa circondata da lava ma che non ha miracolosamente subito danni. Tutto ciò l’abbiamo fatto il primo giorno dopo la visita a due spiagge, abbiamo circumnavigato l’isola durante un pisolino di Bianca.
Piton Maido
Atra levataccia alle 5 e un’ora di macchina per essere in cima prima delle 8 del mattino. Vista spettacolare sul Cirque de Mafate e sul vulcano Piton des Neiges. Assolutamente imperdibile. Uno dei ricordi più belli della vacanza. Essendo un’escursione presa di mira dai turisti vi consiglio di essere in loco verso le 7.30 del mattino per evitare la bolgia e godervi il belvedere e il suo circondario in assoluto silenzio. Merita, fidatevi.
Kelonia: osservatorio/ospedale delle tartarughe marine.
Qui vengono portate le tartarughe ferite da squali o pescatori, curate e liberate. Quelle menomate rimangono in struttura perché non sopravviverebbero in natura. Ai bambini è piaciuto molto. Interessante anche la zona del museo che sensibilizza i turisti, e non solo, sul problema della plastica presente nell’ecosistema marino.
Cirque Salazie
Avete presente il film Avatar? Ecco il paesaggio ricorda molto il film, oppure vi sembrerà di essere catapultati nella preistoria. Giurassico e magnifico. Qui potete raggiungere facilmente le cascate Chute Blanche e Voile de la mariée. Se i ragni non vi piacciono state lontani da Hell-Bourg il paesino caratteristico in stile creolo, ma ormai finto e troppo turistico per i miei gusti, è sormontato da una tela di ragno che funge da zanzariera naturale e brulica di ragni enormi. (Efficace ma fa effetto).
Cascate
Avete solo l’imbarazzo della scelta. Io consiglio la cascata di Grand Galet, sul fiume Langevin, a sud dell’isola, difficile da raggiungere (c’è un percorso scivoloso e ripido nella foresta) ma con bacino balneabile. (La scema qui aveva i sandali quel giorno, voi evitate). Durante il cammino abbiamo avuto la fortuna di incontrare un camaleonte pantera, specie protetta.
Anche la cascata « Niagara » presenta un bacino balneabile ma è meno affascinante e presa d’assalto dai turisti perché la più vicina a un centro abitato (S.Suzanne, a nord-est).
Personalmente non torno mai in un luogo che ho già visitato, ma a La Réunion vorrei tornare veramente, con più calma, per completare le esperienze che mi mancano.
Alessia
{testi e fotografie di Alessia Pesce}
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