Un viaggio in Sardegna con bambini non è necessariamente solo mare e tuffi: a partire da Cagliari le attività da fare con tutta la famiglia sono tantissime e oggi ve ne racconto alcune particolari.
Abbiamo già avuto diverse occasioni per visitare attrazioni non scontate della Sardegna, alla scoperta di importanti aree verdi o di centri archeologici perfetti per far avvicinare anche i più piccoli al mestiere del paleontologo o dell’archeologo. Ne abbiamo parlato in questi articoli:
10 cose da fare a Cagliari: itinerario nella città più verde d’Italia
Cagliari con bambini: 5 visite culturali in centro città
Musei per bambini in Sardegna: vi presento il PARC Genoni (Sud Sardegna)
Oggi invece vi voglio raccontare un piccolo ma significativo itinerario culturale (ed enogastronomico) che si snoda tra Cagliari e due piccoli paesi in provincia di Oristano, Allai e Samugheo, che ho avuto l’occasione di conoscere durante un Press Tour di fine estate nella “Regione dei 4 Mori” con la guida del giornalista Giuseppe Murru (*).
Lo sapevate, per esempio, che qui possiamo fare un viaggio attraverso l’arte del Siam o conoscere una tessitrice che crea tappeti per famosi stilisti in tutto il mondo?
Alla scoperta dei Musei di Cagliari: un itinerario a piedi attraverso la città
Cagliari è suddivisa in diversi quartieri, di cui 4 storici, ognuno dei quali offre peculiarità diverse a chi si addentra tra le loro strade. In questo articolo racconto alcune tappe che attraversano i 4 quartieri storici.
Quartiere Villanova
Villanova è il più “recente” tra i quartieri storici di Cagliari. Una passeggiata in città può iniziare ai piedi dell’imponente Bastione di Saint Remy, dopo una colazione in uno dei bar storici della zona: l’Antico Caffè (ex Caffè Genovese) in Piazza Costituzione, oppure il Caffè Tramer 1857, che pare fosse il bar frequentato da Antonio Gramsci.
Da qui si può partire per una passeggiata lungo i vicoletti di Villanova, per arrivare alla bella Piazzetta San Domenico, tra panchine, grandi alberi e localini più o meno eleganti dove cenare.
Se avete la fortuna di trovare aperte le porte del Convento dei Domenicani, affacciatevi per ammirare il Chiostro di San Domenico in stile gotico-aragonese e, se avrete la fortuna di incontrare Padre Alberto, potrete scoprire la storia dell’edificio e anche tante curiosità, come gli animali scolpiti nelle colonne in tufo che reggono gli archi del porticato: io ho potuto avvistare un leviatano e un topolino a testa in giù!
Sempre nel quartiere Villanova si trova il Centro Comunale d’Arte e Cultura EXMA, all’interno di quello che era nato come primo macello pubblico della città. Ora è un centro culturale e di aggregazione per eventi, pranzi, incontri… ed è anche la sede di Radio X, la prima web radio in Europa!
Proprio di fronte a Exma si trova l’Albero di Nelson, il più antico albero della città.
Una zona che consiglio assolutamente di visitare soprattutto se si viaggia con i bambini è quella dei Giardini pubblici di Cagliari: non a caso si tratta della città più verde d’Italia e anche questa bella area lo dimostra, con i suoi imponenti alberi di Jacaranda e Ficus (tra cui un meraviglioso esemplare monumentale), dove i bambini possono giocare in tutta libertà.
Sui giardini si affaccia la Galleria Comunale d’Arte, all’interno della quale vengono organizzati anche eventi culturali per i più piccoli, oltre alle colazioni letterarie e ai circoli di lettura. Nata come Polveriera e acquisita poi dal Comune nel 1873, è stata tra i primi musei civici della Sardegna e dal 1999 espone le opere della collezione privata Ingrao. > Galleria Comunale d’Arte
Tra le oltre 500 opere della collezione, di cui sono esposte meno della metà, sono presenti pezzi di arte sacra, dipinti, statue…Tutte opere realizzate da uomini tranne quelle di Deiva De Angelis. Alcune curiosità: “Ritratto di bambina” di Gennaro Maldarelli è l’opera più antica della collezione (1840); l’opera preferita di Ingrao è “Ritratto di Ines” di Boccioni; qui sono esposte anche opere di Giorgio Morandi e meravigliose sculture realizzate da Francesco Ciusa, il più importante scultore sardo, vissuto tra il 1883 e il 1949 (tra queste: “La madre dell’ucciso” che ricevette un riconoscimento alla biennale di Venezia del 1907, e “Il Bacio” – che ho adorato).
Terminata la passeggiata per il quartiere Villanova, si può proseguire e arrivare al Castello.
Quartiere Castello
Gli abitanti di Cagliari sono detti anche “Casteddaius” (castellani) proprio dal nome del quartiere storico di Castello, tappa imperdibile per gli amanti dei musei.
Qui infatti si trova la Cittadella dei Musei, proprio all’interno della fortificazione, che negli anni Ottanta è stata restaurata per farne un polo culturale all’interno del quale trovano spazio diverse realtà museali.
Si va da un “tradizionale” Museo Archeologico, dove è possibile vedere anche bronzetti nuragici realizzati 3500 anni fa, a realtà più “particolari” come il Museo Civico di Arte Siamese “Stefano Cardu”, un vero e proprio angolo di Asia nel cuore di Cagliari.
Stefano Cardu, impresario edile e grande viaggiatore, arrivò a Bangkok durante il regno di Rama V per poi visitare diversi paesi asiatici (non solo nel Siam, attuale Thailandia) collezionando opere da ogni viaggio. Nel 1914 donò la sua collezione al Comune di Cagliari, che le dedicò uno dei primi Musei Civici della Città nel 1918. Si tratta della più grande collezione d’arte siamese conservata in Europa: sono presenti oggetti religiosi, ma anche di uso domestico e di alto livello artigianale. Un grande rilievo hanno le armi (spade cerimoniali giapponesi e siamesi, pugnali, coltelli…) ma anche varie rappresentazioni del Buddha, porcellane cinesi, bronzi indiani, ori giapponesi, ceramiche indonesiane e thailandesi, originali manoscritti di medicina, astrologia e rituali brahamanici…
Una parete raccoglie alcune tempere che rappresentano scene mitologiche, con ambientazioni di cruente battaglie combattute da divinità, uomini e animali: immagini che sapranno catturare l’attenzione anche dei più piccoli (e che costituiscono il più importante esempio di pittura mobile thai custodito in Italia). > Museo Civico di Arte Siamese “Stefano Cardu”
Usciti dalla Cittadella dei Musei, si può continuare la passeggiata nel quartiere Castello.
Una curiosità: proprio qui si trova il “Palazzo della Massoneria” che apre le sue porte al pubblico in occasione della manifestazione “Cagliari Monumenti Aperti”, con visite guidate al suo interno.
Poco più avanti, nei pressi della Prefettura, si trovano la bella Cattedrale di Cagliari e il Palazzo di Città che ospita il Museo Comunale. Ai tempi della mia visita era allestita una bellissima mostra dedicata alle foto di Robert Capa > Palazzo di Città
Si può poi procedere nella passeggiata, passare a fianco di edifici che ancora riportano i danni dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e arrivare in zona Marina.
Quartiere Marina
Qui è dove la cittadina inizia ad essere pervasa dal profumo e dallo spirito del mare: dopo un pomeriggio dedicato alla cultura, si può decidere di sorseggiare una buona birra o un fresco cocktail. La scelta tra i locali è molto ampia: si trovano tra l’altro in un’area pedonale che la rende ideale anche per chi ha bambini piccoli, che possono muoversi liberamente.
Se dovete portare a casa qualche ottimo souvenir enogastronomico, vi consiglio una sosta da “Io sono Sardissimo“: non solo la scelta dei prodotti è davvero ampia, ma sarà facile incrociare sorrisi e scambiare quattro chiacchiere con le persone che vi lavorano, e questo per me resta sempre un valore aggiunto.
Quartiere Stampace
Anche nel quartiere storico Stampace la scelta di locali è molto ampia, e non è certo l’unica attività che vi consiglio di fare da queste parti, ma avendo avuto la possibilità di testare due cucine decisamente speciali, non posso che consigliarvi di provarle.
Il primo consiglio è il ristorante Vitanova di Laura Sechi: la location è semplice ed elegante al tempo stesso, con la cucina a vista che consente di ammirare le bravissime cuoche all’opera. I piatti, curati nei minimi dettagli, usano ingredienti locali di alta qualità, mixando con maestria la cucina tradizionale con tocchi di modernità e abbinamenti unici. Aperto anche per pranzo con la possibilità di scegliere menù fisso.
Il secondo consiglio è la pizzeria Framento dello chef Pierluigi Fais (che a Cagliari dirige anche l’ottimo ristorante “Josto”). Framento deriva dal sardo “su frammentu” che significa lievito madre: farine integrali macinate a pietra, ingredienti di qualità e abbinamenti creativi per un’esperienza indimenticabile, alla portata di grandi e bambini.
Il mio tour di Cagliari si è concluso così, non senza tre tappe consigliatissime.
La prima è un tuffo nel mare del Poetto, a 2 passi dalla città: la spiaggia dove si riversano gli abitanti di Cagliari per vivere giornate o anche solo poche ore di relax allo iodio.
Dal mare alla collina, il secondo consiglio è il Castello di San Michele: un viaggio indietro nel tempo, in uno dei punti più panoramici della città: da quassù, dove l’aria è più fresca anche in estate, si può ammirare la città a 360 gradi.
La terza e ultima tappa, invece, è una visita ai musei cui vi accennavo nell’introduzione: vi porto nel Barigadu, ad Allai (si pronuncia con l’accento sulla prima A) e Samugheo, patria di reperti nuragici e di tessitrici che hanno fatto la storia della tradizione sarda dei tappeti artigianali. A presto con il nuovo racconto
Milena
[(*) Articolo scritto in collaborazione con Orientare srl che si occupa della gestione dei Musei Civici e ha prodotto il press tour “Tra Cagliari e il Barigadu”, settembre 2024]
Iscriviti alla newsletter di Bimbi e Viaggi per rimanere sempre aggiornato sulle novità!
Per altre informazioni sui viaggi con bambini, leggi la nostra guida: “Bimbi e Viaggi: la guida completa per viaggiare sereni con i bambini“
Per saperne di più, clicca qui: Cos’è Bimbieviaggi Blog di Viaggi e Vacanze con bambini
Se ti piace il blog, seguici anche su FACEBOOK, INSTAGRAM, X