Dopo il safari nel Kruger Liliana e famiglia si sono spostati in una regione meno visitata da noi italiani del Sudafrica: i territori della North-West Province. Ecco il suo racconto alla scoperta di tanti animali e numerose attività perfette per chi viaggiacon bambini.
[VIAGGIO 2018]
Ho raccontato in questi due articoli le prime tappe del nostro viaggio in Sudafrica con Alberto, 4 anni, durante l’estate del 2018 (fine agosto – inizio settembre):
Viaggio in Sudafrica con un bimbo: informazioni e consigli pratici
Il Kruger con bambini: come organizzare un safari in autonomia
Ci eravamo lasciati appena usciti dal Kruger, per dirigerci verso i territori della North-West Province.
Il trasferimento è lungo, quindi abbiamo optato per una notte di riposo a Middelburg in una guesthouse.
North-West Province: le ultime tappe del nostro viaggio in Sudafrica
Lungo la strada ci siamo fermati alle Sudwala Caves, posto molto bello e suggestivo, con delle grotte da visitare e un parco dei dinosauri. La deviazione per raggiungere questo posto è breve ma piuttosto brutta, soprattutto l’ultimo tratto dove la strada è molto ripida. Il posto è piccolo e si visita velocemente, inoltre regala una vista splendida dall’alto. Abbiamo mangiato qualcosa e poi ci siamo rimessi in viaggio.
Segnalo poi una particolare stazione di servizio Alzu a 35 km da Middelburg, lungo l’autostrada direzione Johannesburg, dove il proprietario ha ricreato un mini parco di animali con tanto di pozza d’acqua e alcuni rinoceronti, tutti animali salvati da bracconaggio o malati, che quindi non sopravvivrebbero allo stato selvatico.
Tutti i rinoceronti erano purtroppo con il corno parzialmente o completamente asportato, ma avevano uno sguardo dolce e coccoloso! La sosta è gettonatissima e il posto è molto affollato, ma lo spazio è grande e ben organizzato, quindi noi abbiamo trovato un angolo con vista pozza e abbiamo approfittato per cenare in uno dei fast food locali presenti (alle 17.00 :-D).
Dopo una notte di riposo siamo ripartiti alla volta di Hartbeespoort, località sull’omonimo lago nella regione nel North-West che si trova appunto a nord ovest di Pretoria. Regione molto turistica per i sudafricani, ma dove gli stranieri e soprattutto gli italiani non vanno. Non chiedetemi perchè, dal momento che la zona è molto bella, ricca di cose da vedere e molto autentica.
Abbiamo prenotato in un mega resort, all’interno di un campo da golf enorme, il Magalies Park, ad un prezzaccio (che ancora mi chiedo se non abbia beccato un errore di prezzo, ma comunque era tutto a posto!). Il resort si trova sul lago, da cui partono delle minicrociere private solo per gli ospiti, ha tutti i servizi di animazione, un negozietto, due ristoranti, baby sitter, parco acquatico, piscine, tutta roba che ovviamente non abbiamo minimamente utilizzato perchè non siamo interessati.
Ogni famiglia ha una casetta nel bosco, con parcheggio privato, super bella e con tutti i comfort. Inoltre nel parco ci sono parecchi animali che scorazzano in libertà: abbiamo visto scimmiette di vari tipi, due manguste, alcuni tipi di antilopi, impala e coloratissimi uccelli. Oltre ad un esercito di gatti cicciotti e coccoloni 🙂
Questa zona è più fredda rispetto alla zona orientale, soprattutto alla sera servono felpa e giacca.
Il giorno dopo lo abbiamo dedicato alla visita della Cradle of Humankind o Culla dell’Umanità, uno dei siti archeologici più importanti del Sudafrica.
Il posto è diviso in due zone differenti: Maropeng, con il museo vero e proprio, e Sterkfontein Caves, le grotte dove sono stati rinvenuti i resti di questi ominidi che hanno confermato che l’essere umano in quanto tale si è sviluppato in Africa per poi conquistare il resto delle terre emerse.
Alla biglietteria di Maropeng è possibile acquistare un biglietto combinato per entrambi i posti. Non c’è minimamente fila, il posto è bellissimo e tranquillo, il museo è stupendo. Tutto interattivo, addirittura hanno fatto una ricostruzione di come era la terra prima dell’arrivo dell’uomo, e si passa nelle varie ere con una barchetta sull’acqua. Super suggestivo e grandi emozioni per tutti!
Dopo di che ci sono varie sale da visitare, tutte con qualcosa di interattivo da sperimentare: addirittura c’è una sala dedicata proprio ai bambini con spiegazioni tramite brevi cartoni animati e esperimenti con microscopi. Alberto se l’è goduta un sacco, il posto è molto bello, super moderno all’interno e estremamente integrato con l’ambiente all’esterno. Abbiamo approfittato dell’ora per pranzare al bar del museo (prezzi super economici) per poi andare a visitare le grotte.
A Sterkfontein (15 minuti di auto) le visite guidate con lo speleologo sono ogni ora, nel frattempo ci sono dei pannelli che raccontano la storia del sito e sono esposti dei reperti. Arrivato il momento, la guida ci ha fatto indossare il caschetto protettivo e ci siamo diretti all’imbocco delle grotte. Purtroppo è andato solo mio marito, in quanto io ho dovuto accompagnare di corsa Alberto in bagno, perché l’aria fresca del giretto serale precedente ha colpito!
Abbiamo così trascorso mezz’ora in bagno (come sempre pulitissimo) e mezz’ora seduti in macchina in tranquillità, con il povero Alberto che continuava a chiedermi se la guida ci avrebbe aspettato o avrebbe fatto il giro senza di noi. In ogni caso mio marito mi ha detto che il giro è semplice, non lungo, il pavimento è gommato per non scivolare e i cunicoli non sono particolarmente stretti. Unico divieto che ci hanno comunicato era per le persone fortemente asmatiche.
Il giorno dopo saremmo dovuti andare andare al Pilanesberg Park, distante 2 ore, ma a causa di un grosso incendio dei giorni precedenti nel parco (per cui una parte era chiusa al transito) e il recente mal di pancia di Alberto, abbiamo optato per una meta più tranquilla e vicina, visto che la scelta nei dintorni non manca.
Abbiamo deciso di andare a visitare un Lion Safari Park, dopo una attenta valutazione dovuta sempre al problema caccia grossa. Dalle informazioni che ho reperito online e confermate dalla reception del resort in questo parco ci sono solo animali provenienti da sequestri e da strutture di cura che hanno ritenuto che l’animale una volta guarito non poteva tornare in libertà (e che comunque poi si sono riprodotti, quindi ci sono cuccioli nati in cattività).
Diciamo che dopo aver fatto 5 giorni nel Kruger questo è quasi uno zoo, per quanto con spazi grandi, ma almeno così gli animali li abbiamo visti tutti davvero da vicino. Divertente è stato dare da mangiare ad una giraffa, che ci ha riempito di bava 😀
Al nostro rientro abbiamo fatto la mini crociera sul lago al tramonto, proposta dal nostro resort, e ne abbiamo approfittato per rilassarci e goderci il panorama davvero notevole!
Il nostro ultimo giorno in Sudafrica prevedeva l’aereo alle 19, quindi ci siamo alzati e preparati con calma, siamo andati a visitare un mercato di artigianato locale (dove ho speso gli ultimi contanti, con mille contrattazioni) e poi diretti verso Johannesburg, che dista un paio di ore.
Finisce qui la nostra avventura sudafricana, con un viaggio che ha di gran lunga superato tutte le nostre aspettative e ci ha lasciato nel cuore un po’ di quel “mal d’Africa” di cui tutti parlano!
Trovi tutte le tappe del nostro viaggio a questo link: Sudafrica by Liliana
Cliccando qui leggi tutti i racconti di viaggio in Sudafrica con bambini
Liliana
{testi e fotografie di Liliana Cofano}
Iscriviti alla newsletter di Bimbi e Viaggi per rimanere sempre aggiornato sulle novità!
Per altre informazioni sui viaggi con bambini, leggi la nostra guida: “Bimbi e Viaggi: la guida completa per viaggiare sereni con i bambini“
Per saperne di più, clicca qui: Cos’è Bimbieviaggi Blog di Viaggi e Vacanze con bambini
Se ti piace il blog, seguici anche su FACEBOOK, INSTAGRAM, TWITTER
