Abbiamo trascorso una bella vacanza di 5 giorni sui Pirenei: in questo articolo condivido le informazioni pratiche per organizzare un viaggio ad Andorra in inverno con i bambini (ma anche senza 😉 ).
All’inizio di febbraio 2020 siamo stati invitati dall’Ente turistico di Andorra a scoprire questo territorio poco conosciuto dalle nostre parti.
In Italia non siamo molto abituati a prenderla in considerazione per una vacanza sulla neve, visto che abbiamo meravigliose montagne a portata di auto. Ma se avete voglia di vivere un’esperienza diversa dal solito, magari abbinando Andorra ad altre zone della Francia o della Catalogna, oggi condivido con voi tutte le informazioni utili per una vacanza ad Andorra durante l’inverno.
Generalmente in questa stagione l’intero territorio è ricoperto di neve, ma il mite inverno 2020 ha fatto sì che durante la nostra permanenza la neve fosse solo in quota, mentre nelle vallate le temperature si aggiravano sui 5-13 gradi. Non ci siamo quindi gustati i meravigliosi paesaggi innevati o quelli verdi intensi tipici delle altre stagioni, ma il panorama era comunque suggestivo e ideale per gli amanti della montagna.
Ecco tante informazioni e consigli per chi volesse trascorrere una settimana bianca ad Andorra con tutta la famiglia, per chi ama sciare e per chi cerca esperienze alternative da vivere sulla neve o in città.
Principato di Andorra: qualche informazione generale
Andorra è un piccolo Stato indipendente situato sui Pirenei, lungo il confine tra Spagna e Francia.
Copre una superficie di 468 km quadrati e conta circa 65-70 mila abitanti, ma solo 15 mila sono originari di qui, mentre la maggior parte si è trasferita per lo più da altri Paesi europei. È composta da 7 municipalità, ed è un Principato con due reggenze, spagnola e francese.
La sua capitale, Andorra La Vella, si trova a poco più di 1000 metri di altitudine ed è la più alta capitale europea. Nel paese sono presenti vari parchi naturali, oltre 70 laghi e 72 vette: la più elevata del Paese raggiunge i 2940 metri, mentre le altre si aggirano sui 2000-2300. Si tratta quindi di altitudini adatte anche ai bambini più piccoli.
Qui siamo geograficamente in Europa, ma fuori dall’Unione Europea. Per esempio il sistema di tassazione è diverso e l’IVA applicata è molto più bassa della nostra: avrete probabilmente sentito parlare di Andorra per lo shopping conveniente, soprattutto sui prodotti tecnologici e l’abbigliamento di lusso.
In realtà i motivi per cui vale la pena visitarla sono molteplici (e non a caso l’avevo citata anche nel mio primo libro, 3 anni fa, per la possibilità di dormire all’interno di veri e propri igloo, che oggi sono stati sostituiti con particolari “dome”).
Pirenei con bambini: come organizzare il viaggio ad Andorra
Come arrivare ad Andorra
Per raggiungere Andorra dall’Italia abbiamo preso un volo per Barcellona (Vueling da Bologna) e, da lì, un pullman per Andorra La Vella.
Esistono due compagnie che percorrono il tragitto Barcellona-Andorra: Direct Bus e Andbus, quella che abbiamo usato noi: entrambe utilizzano pullman di diverse dimensioni, con sedili leggermente reclinabili. Non abbiamo visto seggiolini per i bambini piccoli, quindi consiglio vivamente di richiederli in fase di prenotazione.
Il tempo di percorrenza dall’aeroporto di Barcellona al capolinea di Andorra La Vella è di circa 3 ore con Andbus (all’andata abbiamo notato che Direct Bus ha impiegato più tempo, probabilmente perché effettua una sosta durante il tragitto). Durante i fine settimana o i periodi festivi, il traffico potrebbe rallentare il trasferimento, quindi è bene prestare attenzione se al ritorno si deve prendere un aereo.
I pullman si trovano proprio fuori dal terminal, a fianco della corsia taxi, quindi bisogna uscire dall’aeroporto seguendo l’indicazione per i taxi.
Il costo è 50-60 adulto a/r (prezzo ridotto per i bambini).
In alternativa, se si arriva dalla Francia, l’aeroporto più comodo è quello di Tolosa ma ha meno collegamenti con Andorra.
Come spostarsi ad Andorra
Il modo più comodo per muoversi ad Andorra è quello di noleggiare un auto, che consente di raggiungere liberamente tutti i luoghi che interessano.
Si può decidere di noleggiarla all’aeroporto (evitando quindi anche il viaggio in pullman) oppure direttamente ad Andorra.
Gli autobus pubblici ci sono e collegano le principali località turistiche, ma alcuni punti d’interesse restano distanti dalle fermate dell’autobus, quindi se si vuole flessibilità è meglio muoversi in autonomia.
Dove dormire ad Andorra
In occasione del nostro blog tour, abbiamo testato due alloggi.
Il primo è il Centric Atiram Hotel un bel 4 stelle che si trova ad Andorra La Vella, nel cuore dello shopping: il Centric si affaccia infatti sulla via pedonale su cui si trovano locali, ristoranti e negozi (abbigliamento, tecnologia e profumeria in primis).
Ottimo hotel, elegante, dotato di ogni comfort, incluse piscina, sauna e palestra… e anche un buon ristorante dove abbiamo consumato la mezza pensione. Le camere sono molto spaziose, ben arredate e silenziose.
Una sera abbiamo poi dormito in un alloggio decisamente speciale: si tratta di una “borda” (Borda Puntal), un’abitazione tradizionale, situata sulle montagne, in mezzo al nulla. Una sistemazione molto particolare, in roccia e legno, ricavata dagli antichi ripari dei pastori. Ne parlerò più approfonditamente nel prossimo articolo, perché credo che alloggiare qui sia in realtà una delle ESPERIENZE per cui vale la pena visitare Andorra.
Dove mangiare ad Andorra
Durante la nostra permanenza ad Andorra abbiamo usufruito della mezza pensione presso l’Hotel Centric (tranne durante il pernottamento nella Borda Puntal, in cui i pasti sono stati in autogestione).
La città è comunque piena di locali e ristoranti tra cui è possibile scegliere.
Un giorno per esempio abbiamo pranzato all’“Orange Goat”, un locale in pieno centro che prepara hamburger e altre stuzzicherie con ingredienti particolari, vegetariani ma non solo, ottimi e abbondanti dolci e squisiti succhi di frutta
Gli altri pranzi invece li abbiamo gustati direttamente sulle piste innevate: anche qui, presso le diverse stazioni, la scelta è in genere ampia, tra bar e veri e propri ristoranti con menu completi.
Nel comprensorio di Vallnord Pal Arinsal abbiamo pranzato al Ristorante Coll de la Botella: si trova in un edificio costruito pochi anni fa, molto bello e luminoso (ovviamente ci sono anche tanti spazi all’aperto).
Abbiamo scelto portate tipiche catalane, dall’antipasto di formaggi e salumi alla zuppa con verdure e carne (si chiama Escudella, piatto tradizionalmente preparato il 17 gennaio in occasione della festa di Saint Anthoni), per finire ovviamente con la crema catalana. Tutto molto buono!
Nel comprensorio di Grandvalira, stazione di Grau Roig, abbiamo pranzato al Ristorante 3 Estanys (3 laghi): praticamente un ristorante italiano, nel quale abbiamo preso il cibo che ci sembrasse più local possibile: la pizza andorrana! E, vi dirò, era molto buona! Sottile e croccante, un pranzo perfetto sotto il sole e davanti alla neve di Andorra.
Andorra: qualche informazione pratica
Ad Andorra l’Iva sugli acquisti è al 4% e, soprattutto in periodi di saldi, è possibile fare buoni affari sui prodotti tecnologici, di bellezza e abbigliamento di marca. Occhio però che non si possono esportare più di 500 euro di prodotti a testa.
Andorra è inoltre un cosiddetto “paradiso fiscale” quindi la regolamentazione e i controlli sui contatti ammessi sono molto rigidi. Verificate sempre prima della partenza, se avete intenzione di fare shopping.
I negozi in città sono aperti tutti i giorni a partire dalle 9.30-10 fino alle 19-21 (a seconda dei negozi e delle giornate).
Andorra non aderisce agli accordi sul roaming europeo, quindi le compagnie telefoniche italiane applicano le tariffe del roaming internazionale (il messaggino ricevuto da vodafone mentre eravamo là recitava 15 euro al minuto per le chiamate in uscita!).
Valutate se sia necessario comprare una sim sul posto, ma sappiate che quasi tutti gli hotel, i ristoranti e anche molti luoghi pubblici (spesso anche all’aperto) sono dotati di wifi libero.
Andorra è un paese pulito, ordinato, tranquillo. Nonostante la città sia grande e anche “trafficata” nelle ore di punta, si respira l’atmosfera tipica di un piccolo paese, dove si possono lasciare gli oggetti di valore in auto e le chiavi inserite nelle serrature, senza rischiare furti.
In città e nei pressi degli impianti di risalita sono presenti tanti parcheggi coperti dove poter lasciare l’auto.
Pirenei in inverno: cosa fare sulle montagne di Andorra
I principali comprensori sciistici (ski resorts) di Andorra sono Grandvalira e Vallnord Pal-Arinsal, cui si aggiungono Ordino Arcalis e Naturlandia: un totale di oltre 300 km di piste meravigliosamente manutenute e tantissime attività da fare sulla neve anche per i più piccoli o per chi non ama sciare.
Anche nelle cittadine non ci si annoia: piccoli Musei sparsi nel territorio, oltre 40 Chiese romaniche e un importante santuario moderno, oltre ai famosi impianti termali di Caldea sono alcune delle attrazioni che è possibile visitare ad Andorra.
Nei prossimi articoli vi racconterò tutto quello che abbiamo fatto noi nei 5 giorni di viaggio, dividendo il racconto in due zone:
- Cosa fare a Vallnord Pal-Arinsal e dintorni
- Cosa fare a Grandvalira e dintorni
Tutte le informazioni aggiornate su Andorra sono sul sito > VisitAndorra
Milly
{testi e fotografie di Milena Marchioni}
{collaborazione con l’Ente turistico Andorra}
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Per altre informazioni sui viaggi con bambini, leggi la nostra guida: “Bimbi e Viaggi: la guida completa per viaggiare sereni con i bambini”
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