Il tour giapponese di Elvy e della sua famiglia tocca principalmente la regione di Tohoku, nel nord del paese, molto poco turistica. Oggi però ci racconta la prima tappa del loro viaggio nella famosa Tokyo, dove torneranno prima di rientrare a casa…
Durante il nostro viaggio in Giappone abbiamo esplorato principalmente il nord, la zona del Tohoku, una zona meno conosciuta e sicuramente poco turistica (non abbiamo visto occidentali e, solo ad Aomori, qualche cinese). Qui la gente è molto cordiale e non parla nemmeno mezza parola di inglese! Sono molto soddisfatta perché avevo bisogno di vedere quel Giappone che negli ultimi anni si è un po’ perso nelle città più famose.
La zona meno insolita che abbiamo visitato è stata Tokyo, utilizzata come svago e relax, anche se abbiamo macinato un sacco di km ogni giorno. Quindi partirei con il racconto proprio da qui, per poi concentrarci sul Giappone insolito.
Tour di Tokyo con bambini:
le nostre tappe
Noi siamo arrivati ad Haneda la sera dopo un volo notturno, quindi abbiamo cenato nella zona di Shimbashi, dove avevamo l’appartamento. Zona comodissima se si atterra in questo aeroporto perché ci si arriva in 15 minuti di treno diretto o monorotaia per pochi euro, è centrale e dista altre 2 fermate dalla stazione centrale di Tokyo.
A Tokyo, dopo aver attivato il jrpass e spedito i bagagli verso Aomori, abbiamo cercato subito le location degli anime di Makoto Shinkai: la maggior parte sono situatI intorno alla zona di Shinjuku.
Poi ci siamo diretti in un quartiere più periferico che non avevamo mai visitato e che ho adorato: Shimokitazawa. Un quartiere allegro e vivace, pieno di mercatini e negozi vintage, che convivono con un sacco di negozi indipendenti alla moda e caffè deliziosi e ben curati. Sta a pochi minuti dalla stazione di Shibuya e ci si arriva con un treno di una compagnia privata (la Keio Line), quindi si paga un biglietto a parte (150 yen) se avete un giornaliero o un jrpass attivo. Abbiamo approfittato per fare merenda nel meraviglioso Cream Puff Factory che serve le mitiche puffs di Totoro (se non ho capito male il posto è tipo del cugino di Miyazaki, per questo può usare Totoro a suo piacimento). Andate in un Neko Bar e mangiate il ramen in uno dei negozietti sulla via principale.
Il giorno seguente siamo partiti per il nostro tour del Giappone del nord di cui vi parlerò nei prossimi articoli.
Siamo poi rientrati a Tokyo al termine del nostro viaggio. Gli ultimi giorni in Giappone abbiamo alloggiato nella zona sud, Asakusa, fermata metro della Toei Line: Kuramae. Anche questa è una posizione fantastica, ottima per tornare ad Haneda, perché la metro è sotto casa ed è la stessa che “diventa” il treno per l’aeroporto. Quindi basta stare sul treno e in 20/25 minuti siete ad Haneda (prezzo 570 yen).
Negli ultimi giorni a Tokyo, abbiamo usato l’ultimo Jrpass per andare alla Chureito Pagoda. Da casa nostra un film, un po’ perché eravamo dal lato opposto rispetto a Shinjuku, un po’ perché abbiamo beccato tutti i treni in ritardo e continuavamo a perdere le coincidenze per pochi minuti e quindi a girare come trottole (può capitare anche in Giappone) perché non volevamo fare troppo tardi (visto che al ritorno dovevamo fermarci a cena da amici). Ma ne è valsa la pena! Lo spettacolo del Fuji è sempre un piacere, la giornata era stupenda e abbiamo beccato pure il trenino di Thomas che ha fatto felicissimi i bambini!
Il giorno dopo avevamo prenotato il Teams Planet Lab, scegliendo la mostra temporanea, ma vicino c’è anche la permanente che spero di fare prossima volta. Luci, colori, suoni… Un percorso fantastico. Se scegliete la mostra temporanea andate vestiti di conseguenza, in alcune stanze l’acqua arriva al ginocchio, quindi meglio avere dei pantaloncini dietro (ci sono gli spogliatoi per cambiarsi), sconsigliano la gonna perché molte stanze hanno il pavimento di specchi!
Visto che eravamo a Odaiba, ne abbiamo approfittato per salutare il nuovo Gundam e poi, essendo Halloween, ci siamo dedicati a mangiare cose dolci ad Harajuku. Abbiamo provato i famosi pancake fluffy al The Happy Pancake (Omotesando), lo zucchero filato di Totti Candy e qualche piatto dal Pompompurin café: sono quasi tutti nel Takeshita Dori o a pochi passi. Serata nerd ad Akihabara.
Il giorno dopo siamo stati (io e mio marito ci eravamo già stati) ad esplorare Yanaka, altro quartiere meno noto rispetto ai soliti. Subito a nord di Ueno, è famoso per i gatti. La via principale è piena di souvenir a tema gatto e ogni negozio ha le sue mascotte gattose. Abbiamo visitato il famoso cimitero alla ricerca della tomba dell’ultimo Tokugawa, il santuario di Nezu e appunto la via principale dei negozietti.
Nel pomeriggio abbiamo fatto una passeggiatina a Ueno, dove abbiamo lasciato sfogare i bambini al parchetto. A Senso-ji ci siamo recati per comprare un paio di souvenirs che ci mancavano (la via del Senso-ji per me rimane la migliore per fare compere, anche se odio il suo caos).
Nell’ultimo giorno intero dedicato a Tokyo, abbiamo recuperato il parco che era chiuso la settimana prima: Shinjuku Gyoen National Garden, oltre agli amanti di Shinkai, assolutamente un bel parco per staccare un po’ dal caos della grande città. Abbiamo potuto stenderci sul prato e goderci il sole e il caldo.
Dopo un pranzo con un’amica, nel pomeriggio siamo andati di nuovo allo Skytree per i negozi dei Pokemon, di Kirby, di Rilakkuma.
Con queste ultime tappe “dolci” e rilassanti, abbiamo salutoato Tokyo e siamo ripartiti per l’Europa con la solita voglia di tornare presto in Giappone…
Ma adesso vi racconto tutte le tappe del nostro Giappone Insolito… ecco le prime: Giappone insolito con bambini: Yamadera e Hirosaki, nella regione di Tohoku
Potrete trovare tutte le tappe del nostro viaggio a questo link: Giappone by Elvy
Elvy
{testi e fotografie di Elvy Lena}
{foto di copertina di ESB Professional via Shutterstock}
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