Viaggio in Israele e Palestina con bambini 2019

Viaggio in Israele e Palestina con bambini: mamma Francesca ci racconta il suo viaggio itinerante con la famiglia alla scoperta di una terra che l’ha emozionata tantissimo. Era l’anno 2019

Di rientro da 9 giorni di road trip tra Israele e Palestina, a cui abbiamo partecipato io, mio marito, nostra figlia Elisa di 8 anni e i nonni, vi lascio le nostre impressioni su questo viaggio tra cultura e religione, tra credenze e usanze…

[AGGIORNAMENTO 2024: il racconto è di gennaio del 2019. Lo lascio esattamente come è nato. Ovviamente molti consigli risulteranno obsoleti, ma mi piace pensare per un attimo di viaggiare con Francesca proprio in quella terra che non vedrò mai…Milena]

 

Il nostro viaggio in Palestina e Israele con bambini: cosa abbiamo visto

Abbiamo volato da Roma a Tel Aviv con Ryanair.

Appena atterrati abbiamo noleggiato un’auto (con Eldan– a parità di prezzo offriva il drop off con serbatoio vuoto) e siamo partiti direzione Haifa. La città è davvero carina anche se abbiamo visto praticamente solo la zona del Monte Carmelo. Vale il viaggio la visita del Baha’i Garden World Center che è un sito Patrimonio Unesco). Noi lo abbiamo percorso a piedi in autonomia ma è possibile prenotare delle visite guidate, in inglese, con partenza dall’ingresso superiore.

 

NAZARETH

Siamo poi partiti alla volta di Nazareth che, pur essendo una grossa città, ha il suo fulcro chiaramente nella zona della Basilica dell’Annunciazione. Devo dire che tutto ciò che abbiamo visitato partendo da qui, e per i successivi due giorni, ripercorrendo un percorso storico-religioso è stato particolarmente emozionante. Abbiamo visitato Cana, e siamo arrivati a Tiberiade in pieno Shabbat.
Il lungolago è davvero molto bello e arricchito con locali e negozi, ci sono installazioni di artisti Israeliani ma soprattutto una meravigliosa vista.
Abbiamo proseguito per Tabgha (dove sono avvenute moltiplicazione dei pani e dei pesci e il cammino sulle acque, per intenderci). Non poteva mancare una sosta dove inizia il fiume Giordano, qui ci siamo immersi nelle sue gelide acque.

 

IL MAR MORTO

Dopo questa full immersion di spiritualità siamo partiti alla volta del Mar Morto. Questa tappa di due giorni è stata fantastica. Abbiamo scelto di dormire a Einbokek, che si trova a circa 15 km a sud della più blasonata Ein Gedi. Il paese è molto accogliente, con un bellissimo lungo mare pieno di locali e negozi. Abbiamo fatto il bagno nel Mar Morto usufruendo gratuitamente di una delle bellissime spiagge attrezzate con docce e spogliatoi. Inutile dire che eravamo tutti eccitati dall’esperienza unica nel suo genere.

 


Nei due giorni abbiamo visitato lo scibile tra Ein Gedi e Masada naturalmente (noi siamo arrivati in cima prendendo la funicolare ma volendo si può raggiungere con una passeggiata di un paio d’ore attraverso un sentiero panoramico).

 

GERUSALEMME

La tappa successiva è stata Gerusalemme. In quattro giorni abbiamo percorso a piedi 40 km di salite e discese. Abbiamo visitato praticamente tutto. Abbiamo avuto la fortuna di poter sguinzagliare delle conoscenze e già dall’Italia abbiamo avuto il permesso di entrare all’interno della Moschea della Roccia con un delegato, luogo generalmente inaccessibile internamente. E’ stata un’esperienza unica nel suo genere.


Siamo riusciti ad andare anche al Museo dell’Olocausto… sulle prime sembrava non volessero farci entrare, per via della bambina “piccola”, ma sono riuscita però a convincerli a fare uno strappo alla regola -lo scorso anno eravamo già stati al museo dell’Olocausto a Berlino, l’anno prima Al Memorial a New York- (alcune immagini ho evitato che le vedesse).


A Gerusalemme abbiamo alloggiato in un appartamento prenotato su air B&B fantastico, con due camere matrimoniali, soggiorno, cucina attrezzata (lavastoviglie, lavatrice, asciugatrice), situato in un condominio super moderno a cinque minuti a piedi dalla porta di Damasco.
In generale confermo che sono tutti molto gentili con i bambini.

 

BETLEMME E TELAVIV

Abbiamo poi trascorso una mattinata a Betlemme, arrivandoci direttamente dalla porta di Damasco in autobus (alla fermata dei bus di fronte alla Porta di Damasco abbiamo chiesto esplicitamente dell’autobus che porta all’interno della città, perché ce n’è un altro, ma lascia poco prima del check point e bisognerebbe attraversare la dogana a piedi e poi prendere un taxi per arrivare in centro).


L’ultimo giorno lo abbiamo dedicato a TelAviv dove abbiamo fatto una lunghissima passeggiata sul lungomare, sulla spiaggia e poi siamo andati a visitare la Old town. Purtroppo il tempo a disposizione da dedicare a questa città è stato davvero poco.
Ritorneremo sicuramente in questi luoghi magici perché alcune cose le vorrei rivedere, altre scoprire e poi immergermi tanto da approfondire la loro cultura e religione. Avevo studiato abbastanza ma a volte mi sono resa conto di quanto vaste siano le loro usanze, credenze e senso civico.

 

Francesca

{testi e fotografie di Francesca Gerardi}

 

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L'autrice: *Redazione*

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