Weekend a Olbia: la Gallura tra mare, musei e trekking

La Sardegna non è solo mare: anche la Costa Smeralda, come il resto dell’isola, è ricca di luoghi da esplorare nell’entroterra. Ecco il mio weekend a Olbia e dintorni, all’insegna del trekking, dei musei e anche un po’ di mare. Cosa fare, dove andare, come organizzare e tutte le informazioni utili.

Se ti dico “Sardegna” quale immagine ti viene in mente?

Sono certa che la maggior parte delle persone che stanno leggendo hanno subito visualizzato una bellissima spiaggia di sabbia bianca, lambita da un mare cristallino, tanto sole, un giro in barca, la voglia di relax e magari una cena a base di porceddu e mirto.

Eppure la Sardegna è molto di più, anzi oserei dire che l’entroterra offre ricchezze, bellezze e avventure ancora più inaspettate, anche fuori stagione.

 

Weekend a Olbia fuori stagione

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Mimosa a Golfo Aranci

Non smetterò mai di ringraziare Ryanair che mi consente di viaggiare low cost e organizzare viaggi anche all’ultimo momento in destinazioni non scontate. Ho trascorso un fine settimana di fine marzo a Olbia, con partenza il venerdì mattina da Bologna e rientro domenica sera.

Praticamente 3 giornate piene in cui sono riuscita a visitare un museo etnografico, a vedere ulivi millenari, a fare un bellissimo trekking e anche un giro in barca per avvistare i delfini.

Ero in viaggio con Yara, una cara amica, ma le esperienze che racconto sono perfette anche per chi viaggia in famiglia.

 

Weekend a Olbia: come organizzarsi

IL VOLO

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Guardarsi negli occhi

Come già detto, ho volato con Ryanair, scegliendo la meta non solo in base al costo ma in base all’ottimizzazione degli orari, con partenza la mattina del venerdì e ritorno la sera della domenica, in modo da sfruttare al massimo i 3 giorni di vacanza. Per fare la ricerca ho usato l’opzione di Ryanair “qualsiasi destinazione” (per ora presente solo da desktop e non da mobile) e ho scelto una delle prime mete uscite nei risultati, perché né io né Yara ci eravamo mai state, se non per un rapido passaggio in arrivo al porto per poi spostarci in altre zone della Sardegna.

 

L’ALLOGGIO

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Sea & Country Rooms Golfo Aranci

Per scegliere la zona in cui alloggiare, abbiamo prima pensato alle attività che ci interessavano maggiormente (escursione in mare per avvistare i delfini e trekking) quindi abbiamo optato per Golfo Aranci, in modo da essere più vicine ai punti di partenza delle attività. La scelta è ricaduta su una bella struttura in campagna, silenziosa, circondata dal verde, gestita dalla gentilissima Rossana che ci ha coccolate ed è sempre stata disponibilissima a fornirci informazioni e supporto. La struttura, prenotata su Booking, si chiama Sea & Country Rooms.

NOLEGGIO AUTO

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Per muoverci liberamente abbiamo noleggiato un’auto presso l’aeroporto. Come faccio da qualche anno a questa parte, prenoto l’autonoleggio tramite il portale Discovercars, che mi consente di trovare la soluzione più comoda per le mie esigenze (come ho già raccontato in questo articolo – CLICCA QUI

Per trovare un autonoleggio puoi andare direttamente sul sito e cercare quello che fa per te: noleggio auto con discovercars 

 

Alla scoperta della Gallura: cosa fare nei dintorni di Olbia

Scegliere una meta mai esplorata e studiare ciò che il territorio offre è una delle attività più gratificanti per me. Organizzare e vivere questa vacanza assieme alla mia amica è stato molto divertente perché abbiamo scoperto cose che non conoscevamo, abbiamo vissuto emozioni inattese, siamo state esploratrici di una terra che ha tanto da offrire, anche – direi soprattutto – lontano dalle patinate mete della Costa Smeralda. Viaggiare fuori stagione ci ha consentito di goderci ogni destinazione quasi esclusivamente per noi e soprattutto ha facilitato il dialogo con le persone che abbiamo incontrato (che, altrimenti, in alta stagione non avrebbero avuto il tempo materiale di fermarsi a parlare con noi). 

weekend a olbia gallura fuori stagione Cala Moresca
Io e Yara a Cala Moresca

Rossana (la proprietaria di casa), Andrea (il giovane skipper che ci ha portato per mare), Ottavio (l’esuberante cameriere che ci ha intrattenuto durante la cena davanti al camino), Pier Giacomo (il proprietario del museo, tutto per noi), Alessio (il barman in riva al mare, che ha messo nel bicchiere una quantità di gin mai vista dalle mie parti), ma anche i signori davanti al bar che ci hanno fatto parcheggiare, il cassiere del market che ci ha servito senza fretta, o il proprietario del ristorante sul porto, appassionato di Celentano… questi incontri, e le parole che ne sono seguite, sono stati possibili soprattutto grazie al tempo che la bassa stagione ci ha donato.

Per quanto riguarda le attività da fare, ovviamente quella che segue è una lista limitata (avevamo solo 3 giorni, il meteo non è stato il massimo, e inoltre abbiamo trascorso tanto tempo a chiacchierare a tavola durante i pasti) ma sono sicura che sapranno ispirarti a cercare attività analoghe nei paraggi.

 

ESCURSIONE IN BARCA PER AVVISTARE I DELFINI 

Al largo di Golfo Aranci si trova un impianto per l’allevamento dei pesci. Visto che questi pesci vengono nutriti durante il giorno, i delfini sanno che potranno trovare in zona cibo anche per loro quindi amano nuotare nei pressi dell’impianto. Le escursioni in barca consentono quindi di avvistarli non lontani da riva.

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Al largo di Golfo Aranci

Noi abbiamo organizzato l’escursione con il Centro Immersioni Figarolo: siamo partite in gommone dalla Marina di Baia Caddinas, siamo passate dall’impianto, abbiamo fiancheggiato l’isola di Figarolo e la costa della penisola fino a Capo Figari. Purtroppo non siamo riuscite a vedere i delfini (solo lo skipper ha visto le loro pinne per due volte) ma il giro è stato stupendo e mi azzarderei a dire imperdibile. Abbiamo visto gli aironi e altri uccelli, abbiamo visto da vicino le rocce calcaree di questo tratto di costa che non è in granito come il resto della zona. Abbiamo visto grotte, insenature, spaccature, rocce a forma di viso.. Non ci siamo fatte il bagno soprattutto perché il vento di Maestrale rendeva l’aria fredda, ma avremmo potuto tuffarci con le mute messe a disposizione dal diving (che ovviamente organizza immersioni nei vari siti presenti in zona).

Grotta della Madonnina, Capo Caccia

 

CONOSCERE LA STORIA DELL’AGABBADORA (o ACCABADORA) A LURAS

Io, come tante altre persone, ho sentito parlare dell’Accabadora leggendo il romanzo di Michela Murgia. Questo viaggio mi ha dato l’opportunità di conoscere da vicino la storia di questa figura che fa parte della tradizione sarda e non solo, ma di cui spesso non si parla soprattutto per tabù. 

A Luras, a circa 1 ora di auto da Golfo Aranci, si trova GALLURAS (unione di Gallura e Luras), il Museo Etnografico della Femina Agabbadora, di proprietà di Pier Giacomo Pala, un appassionato che ha dedicato oltre 40 anni della sua vita a realizzare il più importante studio dedicato alla figura dell’Agabbadora. Nella tradizione Sarda, si tratta della donna che veniva convocata dalla famiglia di una persona malata terminale per porre fine alle sue sofferenze. Fino a poco tempo fa (e qualcuno ancora oggi) si credeva che questa figura non fosse realmente esistita, ma le prove della sua esistenza sono numerose e certe (non solo in Sardegna ma anche in altre zone d’Italia ed Europa). Tra le tante prove, è stato anche rinvenuto un martello usato da un’Agabbadora di Luras. Non voglio raccontarvi tutto perché vale la pena visitare il museo (che è una casa tradizionale gallurese, piena di reperti e oggetti di varie epoche) e farsi raccontare tutto dalla guida o dal proprietario.

Galluras, camera da letto della casa gallurese

Dai un’occhiata al sito e organizzate una visita per entrare davvero nel cuore della cultura sarda: www.galluras.it

 

PARTECIPARE ALLE ATTIVITÁ DI SARDEGNA TURISTICA A OLBIA E NON SOLO

Prima di visitare il museo di Luras, abbiamo partecipato a un interessante convegno dedicato all’Agabbadora, organizzato a Olbia proprio in collaborazione con il Museo Galluras. Questo evento è stata per noi l’occasione di conoscere il proprietario del Museo, parlare con alcune persone di Olbia e scoprire le attività organizzate da Sardegna Turistica TV che si occupa di valorizzare il turismo archeologico e il turismo lento in Sardegna. Hanno un gruppo whatsapp in cui promuovono eventi, passeggiate e iniziative e sono disponibili a organizzare anche attività ad hoc se contattati in anticipo. Sul loro canale youtube sarà inoltre caricato anche il video dell’evento sull’Agabbadora, a cui hanno partecipato anche tante persone che abitano a Olbia.

 

VEDERE ALBERI MILLENARI A LURAS

Se dovessi scegliere un unico motivo per cui vale la pena fare questa vacanza, eccolo qui: a Luras è possibile vedere un Olivastro (s’ozastru in sardo) che ha 4 MILA ANNI.

QUATTROMILA. Io ancora adesso non riesco a crederci. Ho visto da vicino un essere vivente che da 4 mila anni assiste al sorgere e al tramontare del sole, vede l’erba seccarsi per il caldo, sente la pioggia cadergli addosso, ascolta le persone parlare, ridere, piangere. Emozionarsi per la sua presenza. Si chiama Patriarca Verde è alto 14 metri, ha una circonferenza di oltre 18 metri e la sua imponente chioma verde ha una superficie di 600 mq. Da lassù vede sicuramente il bellissimo Lago del Liscia, su cui è possibile organizzare un’escursione in barca (durante la stagione estiva).

weekend in gallura fuori stagione
Olivastri millenari a Luras, il Patriarca Verde

Non lontano dal Patriarca Verde c’è un altro olivastro di 2mila anni, alto 8 metri e sotto al quale è possibile passeggiare. Poco più un là, un altro giovinetto di “soli” 500 anni.
In questo luogo si respira un’energia pazzesca. Consiglio di visitarlo in silenzio e ossequioso rispetto. 

Olivastri millenari a Luras

Visita il sito: S’ozastru de Santu Baltolu di Karana

Se sei da queste parti, ricordati di visitare anche i DOLMEN, antichi monumenti funerari. Noi purtroppo non abbiamo avuto tempo, quindi li abbiamo tenuti nella nostra wish list per un prossimo viaggio qui.

 

VISITARE SAN PANTALEO

Dal sacro passo al profano: a soli 20 minuti da Olbia si trova San Pantaleo, il “borgo degli artisti”: piccole case in pietra, opere d’arte sparse alle pareti qua e là, una piazza “centrale” su cui si affacciano alcuni negozi, la Chiesetta e il bel Caffè Nina.

San Pantaleo
La piazza di San Pantaleo

San Pantaleo mantiene un’aria distaccata rispetto alle “luci della ribalta” della costa Smeralda, ma sicuramente in alta stagione la situazione cambia (e lo si intuiva dal tipo di negozietti chic). A fine marzo le uniche turiste eravamo noi, c’era aria di “preparativi per inizio stagione”, ma ancora si riusciva a parlare con persone del posto sui dipinti esposti in Chiesa.
Insomma, io voto per il viaggio fuori stagione!

VISITARE OLBIA

Abbiamo avuto poco tempo per visitare il centro di Olbia, ma le cose da fare e da vedere non mancano. Di sera la grande ruota panoramica che affaccia sul mare si fa notare da lontano perché i suoi 36 metri sono illuminati da led coloratissimi. 

Proprio ai suoi piedi si trova il Museo Archeologico, costruito su un isolotto che si raggiunge a piedi tramite una passerella. Lo segnalo non solo per l’importanza dei reperti conservati al suo interno ma anche per la sua architettura molto particolare: realizzato dall’Architetto Maciocco, ha la forma di una nave ormeggiata, in completa armonia con il luogo in cui è stato edificato. Sul sito trovi tutte le informazioni per vistarlo museo-archeologico-olbia/ 

Una chicca da non perdere: la cupola policroma della Chiesa di San Paolo che anche di sera si mostra in tutta la sua bellezza.

Chiesa di San Paolo a Olbia
Chiesa di San Paolo a Olbia

 

FARE TREKKING A CAPO FIGARI FINO ALLA STAZIONE MARCONI

Nella zona di Olbia, Golfo Aranci e dintorni si possono organizzare diverse passeggiate, più o meno impegnative. Noi abbiamo scelto di fare un percorso semplice ma con un tratto impegnativo, che parte da Golfo Aranci, arriva fino alla vetta di Capo Figari, per poi scendere fino a Cala Moresca (totale circa 10 km, + 360m, -430m). Per un percorso più semplice, tutto battuto e ampio, percorribile anche dai bambini, consiglio di partire da Cala Moresca, arrivare in cima e tornare indietro (circa 3 ore in totale tra andata e ritorno). Oppure di seguire il nostro itinerario (descritto in questo articolo) evitando il sentiero arcobaleno. È comunque fondamentale usare un’applicazione con una traccia perché dal lato di Golfo Aranci non c’è segnaletica.

Anche nel tratto più impegnativo il sentiero è stato a dir poco gratificante, immerse nella vegetazione, con un panorama sempre più suggestivo man mano che ci avvicinavamo alla cima.

E lassù, finalmente, abbiamo raggiunto la postazione da cui Guglielmo Marconi fece i suoi primi esperimenti di trasmissione delle onde radio: è stato strano vedere in Sardegna un pannello esplicativo con la foto della casa di Marconi, che si trova a pochi km da casa mia.

Purtroppo ciò che resta di quel luogo è abbandonato, a tratti pericolante. Un vero peccato non valorizzare un posto con una storia così importante per l’intera umanità. Se vuoi leggere la storia della Stazione Marconi, ex semaforo della Marina Militare, clicca qui.

Da lassù però si gode un panorama unico sulla costa, sull’isola di Figarolo, sulla Sardegna, sul mare, sui riflessi che il sole dona all’acqua.

Capo figari stazione marconi
Sulla cima di Capo Figari Stazione Marconi

Quell’acqua che abbiamo poi raggiunto in circa 1 ora e 30 di discesa, arrivando a mettere i piedi a bagno nelle limpide acque di Cala Moresca. Se avessimo avuto il costume con noi forse avremmo azzardato un bagno perché l’acqua era fredda ma fuori c’era un bel sole che ci avrebbe scaldato in fretta. 

DOVE MANGIARE A OLBIA E DINTORNI

dove mangiare a olbia e dintorni

Anche in questo caso, lascio un paio di consigli sicuramente non esaustivi sul tema, ma limitati alla nostra esperienza, raccontandovi i locali dove abbiamo mangiato meglio.

 

AGRITURISMO CANDELA (Località Candela, Arzachena)

In cima alla lista del nostro gradimento c’è sicuramente l’Agriturismo Candela. Non è stato facile trovare un agriturismo “vero” perché molti erano ancora chiusi. Dopo qualche ricerca incrociata tra google maps e tripadvisor siamo finite in questo posto fatto di accoglienza e calore. Riscaldate dal fuoco del camino e coccolate dal gentilissimo cameriere Ottavio abbiamo gustato la cucina sarda a km zero, dai salumi ai formaggi, dalla zuppa gallurese alla carne allevata in loco, per chiudere ovviamente con un goccio di mirto.

 

BISTROT DI MARE (Golfo Aranci)

Dalla cucina di terra a quella di mare, di cui avevamo tanta voglia. Abbiamo apprezzato molto la cucina e il servizio del Bistrot di Mare, sul porto di Golfo Aranci. Con una bella veranda decorata in modo semplice e in stile marinaro, con tanti sorrisi e bella musica in sottofondo, abbiamo mangiato ottimo pesce fresco e abbiamo pure speso poco!

 

OFFICINA DEL GUSTO (Olbia)

Se capiti in centro a Olbia e hai voglia di una buona cucina locale ma con un tocco di creatività, l’Officina del Gusto è un luogo elegante, ma che accoglie tranquillamente anche persone vestite da trekking (come noi!). Sicuramente non è economico, ma abbiamo gustato ottime pietanze a base di pesce, inclusa una buonissima Fregola, la pasta tipica gallurese.

 

ACADEMY BAR GELATERIA (Golfo Aranci)

Questo bar sul lungomare di Golfo Aranci ci ha coccolato al termine del nostro trekking con un apericena vista porticciolo al tramonto. Non si tratta di un posto dove mangiare sardo, ma di un bel locale dove gustare buoni cocktail, mangiare ottimi dolci e rilassarsi, a due passi dal borgo dei pescatori di Golfo Aranci.

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Come già detto, questo è solo un assaggio di ciò che offre la Gallura. Consiglio vivamente di visitarla anche fuori stagione per poter apprezzare al meglio il territorio e le persone che vi abitano. Ovviamente è sempre opportuno contattare preventivamente le attrazioni che si vogliono visitare per verificare giorni e orari di apertura.

Noi ci siamo ripromesse di tornare a Olbia in autunno per rifare l’escursione in barca e vedere i delfini, e per tornare a mangiare a Candela…oltre che per scoprire tanti nuovi angoli di Gallura che non abbiamo ancora esplorato.

 

Milly

[testi e foto di Milena Marchioni
I link di booking e discovercars sono affiliati]

 

 

 

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L'autrice: * Milly Marchioni *

Mamma di Amanda, classe 2007. Viaggiatrice indipendente, adoro i vulcani, il mare e le isole tropicali ma anche la montagna e in generale i viaggi a contatto con la natura, passando per le città, i piccoli borghi, i castelli, le sagre di paese... Scoprire il mondo con gli occhi di mia figlia mi sta aiutando a crescere come viaggiatrice ma soprattutto come persona.

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