Eleonora ha trascorso un bellissimo weekend primaverile a Vilnius, la capitale della Lituania, col suo bimbo di 3 anni. La città deliziosa l’ha fatta letteralmente innamorare: come darle torto? Ecco tutte le informazioni utili.
Ma quanto è bella Vilnius!
Siamo stati a Vilnius l’ultimo weekend di Aprile cogliendo l’occasione per far visita ad una coppia di amici lituani che ci hanno guidato alla scoperta di questa città. Fortuna ha voluto che ci fossero circa 25° di sole e in alcuni momenti faceva anche troppo caldo!
Weekend a Vilnius: qualche informazione pratica
Siamo partiti da Copenaghen, dove viviamo, il venerdì mattina con Ryanair e arrivati all’aeroporto di Kaunas, seconda città della Lituania, che dista circa 1 ora e un quarto dalla capitale.
Il transfer dall’aeroporto alla città e viceversa lo abbiamo fatto con la compagnia di bus Ollex , prenotato online anticipatamente sul loro sito.
Abbiamo soggiornato in un piccolo appartamento molto carino e pulito nei pressi della Old Town, costo per tre notti €120: prenotato su Booking, si chiama Apartamentai 555.
Per le nostre colazioni abbiamo optato per un bar italiano, Italala, che ci aveva ispirato già dal nostro arrivo. Sappiamo che quando si va all’estero si dovrebbero abbracciare le tradizioni culinarie del luogo ma, non vivendo più in Italia, appena vediamo un cappuccino e cornetto decenti non possiamo tirarci indietro… e questi erano davvero buoni!
Weekend a Vilnius con bimbi: cosa abbiamo visto
La prima sera abbiamo fatto un giro veloce della Old Town (tutto il centro storico di Vilnius è nella lista dei siti patrimonio Unesco), poi cena in un ristorante di cucina tipica lituana Etno Dvaras su Pilies Street.
Qui, su consiglio dei nostri amici, abbiamo ordinato:
- “Kepta duona”, bastoncini di pane di segale fritti e serviti con una salsa cremosa al formaggio (solitamente accompagna la birra ed è talmente gustoso che lo abbiamo ordinato per tre giorni di consecutivi);
- “Saltibarsciai” una zuppa fredda di barbabietola rossa e kefir accompagnato da patate e altri piatti a base di patate.
Dopo cena ci siamo persi per le vie del centro e non ci aspettavamo assolutamente che Vilnius potesse avere una vita notturna così vivace. Ristoranti, pub, bar, locali con tavolini all’aperto, grandi vie illuminate e tanta bella gente in giro.
Il sabato mattina ci siamo diretti sulla collina Bleak Hill per visitare il monumento delle Tre Croci. Per raggiungere la cima bisogna attraversare un boschetto e salire una scalinata in legno piuttosto ripida ma la vista sulla città ripaga della fatica.
Verso l’ora di pranzo ci siamo recati in macchina a Trakai, una delle più antiche città del Granducato di Lituania, che sorge sul lago che fa da cornice all’omonimo castello. Qui abbiamo passeggiato sul lungolago tra bancarelle di souvenir e ambra, e mangiato i “Kibinai”, pasticci fatti di sfoglia farcita di carne, verdure o formaggi, in uno dei tanti ristorantini caratteristici che regalano una vista fantastica su questo fiabesco castello. Trakai dista circa un’ora di auto da Vilnius ma è comunque raggiungibilissima con bus e treni.
Rientrati a Vilnius, volevamo recarci allo Skybar del Radisson Blu Hotel ma purtroppo dopo le 8 di sera i bambini non sono ammessi;, noi ovviamente siamo arrivati alle 8 in punto quindi non ci siamo potuti accomodare ma abbiamo comunque potuto godere di una splendida vista sulla città.
Per “rifarci” della delusione i nostri amici ci hanno portati a visitare Belmontas, un sobborgo alle porte di Vilnius, su una collina immersa in un bosco sulla riva destra del fiume Vilnia.
Tutta l’area è stupenda in particolare una grande tenuta, il Belmontas, con cascata, mulino e piccolo playground vintage a ridosso del corso d’acqua. Qui abbiamo cenato con piatti tipici lituani, soprattutto carne alla brace, e una splendida area bambini ci ha permesso di mangiare tranquillamente mentre loro si divertivano.
La domenica l’abbiamo dedicata interamente a visitare il centro città.
L’ultima domenica del mese l’entrata ai musei comunali è gratuita e noi ne abbiamo approfittato per visitare la Torre di Gediminas (volendo si può usare la funicolare per salire se, come noi, si è con due passeggini al seguito) e il Palazzo dei Granduchi di Lituania che è molto interessante per conoscere la storia del paese.
Ad ogni angolo della città ci sono stupende chiese di diversi credi, nonostante la religione di Stato sia quella cattolica. Proprio quella domenica cadeva la Pasqua Russa e le chiese erano piene di fedeli, e in generale c’era un atmosfera molto sentita.
La Porta dell’Aurora, l’unica rimanente delle nove porte della città, è sicuramente uno dei più importanti punti turistici e anche luogo di pellegrinaggio, ci sono fedeli che pregano e si inginocchiano in strada davanti alla porta dove si trova il balcone con l’effige della Vergine Maria. Siamo rimasti molto colpiti da quanto questo popolo sia profondamente legato alla religione.
Tra le chiese più importanti ci sono la Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao, bianca, imponente e con il campanile staccato dall’edificio, e la maestosa Chiesa di Sant’Anna, una grande chiesa gotica in mattoni rossi.
Anche la domenica non ci siamo fatti mancare una tappa gastronomica, con un pranzo al Busi Trecias, il più antico mini birrificio della città: qui la birra è preparata nel seminterrato, una piccola gemma nascosta che consigliamo tantissimo. L’atmosfera è pazzesca, la birra eccezionale e hanno una vasta selezione di piatti tipici lituani.
Con il sole ancora alto, abbiamo concluso la domenica perdendoci per le vie del centro, passando per il Ghetto Ebraico e l’Uzupis, il quartiere degli artisti, con tutti i localini e un atmosfera incredibile che sinceramente mai e poi mai ci saremmo aspettati da questa città.
Bella atmosfera, buon cibo e ottima birra ci hanno fatto davvero amare molto questa piccola capitale baltica.
Eleonora
{testi e fotografie di Eleonora Di Carlo}
{foto di copertina Stock Photos from Oleg Voronische/Shutterstock}
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